I giovani, certo, ma anche la vecchia guardia. Quelli che hanno vinto. Quelli che sanno come si fa. Giocatori che Mazzarri considera il presente su cui fondare il futuro e De Laurentiis dei punti cardine del club: gente come Morgan De Sanctis e Hugo Campagnaro. Portiere e difensore. Il numero uno e il numero due dell’elenco della formazione che, sin da quando è cominciato il quadriennio del tecnico toscano, hanno regolarmente cadenzato le giornate di calcio azzurro. Uomini d’esperienza, insomma, nazionali (italiano e argentino) con il contratto in scadenza: giugno 2013, per la precisione. Mica lontano. Cosa fare? Beh, rinnovare è la parola d’ordine: trattative lunghe e discorsi che durano da un po’; situazioni in divenire ma anche storie destinate a concludersi con il lieto fine. Fumata azzurra in vista: parola di Napoli.
SI RIPARTE – E allora, pronti a ricominciare. A riprendere il filo dei discorsi interrotti a ridosso della fine del mercato estivo, così da completare la squadra almeno per la prima fase del campionato, per poi concentrarsi sul futuro. Un progetto basato sugli investimenti a lungo termine, quello di De Laurentiis, come hanno confermato il rinnovo di Insigne fino al 2017 e gli ingaggi di El Kaddouri e Uvini, ma anche sul mix con l’esperienza: ecco perché la società, in maniera informale, esclude che le questioni relative a De Sanctis e Campagnaro possano archiviarsi negativamente.
LE FORMULE – Insomma, rinnoveranno. Per quanti anni? Le intenzioni raccontano di altre due stagioni per il portiere della Nazionale, e di un’altra per il difensore della Seleccion, magari con la formula della seconda automatica ma basata sulle presenze. Sulla collezione di partite. Le formule sono importanti, certo, ma è il risultato l’aspetto che fa la differenza: se il Napoli non ha ceduto i due giocatori a un passo dalla scadenza, il consequenziale motivo è che punta dritto su di loro.
FONDAMENTALE – Del resto, avere in rosa un portiere della classe e del carisma di De Sanctis, uno dei pilastri del ciclo vincente del Napoli nonché del rinnovamento post Europeo di Prandelli nonostante i 35 anni, è un lusso: ne sono consapevoli anche Mazzarri e la società, e non un caso che di fronte alla corte dell’Inter, che l’avrebbe voluto portare a Milano come Gargano, la risposta sia stata picche. Secca, senza repliche.
IL JOLLY – Come importante è poter contare su uno come Campagnaro, 32 anni e la polivalenza del jolly difensivo tecnicamente dotato che sa anche attaccare. «Non ci sono problemi per il rinnovo di Hugo: presto ci siederemo al tavolo con i dirigenti del Napoli e troveremo l’accordo». Parlava così, Alejandro Mazzoni detto Junior, il suo manager nonché quello di Lavezzi, proprio alla fine della sessione estiva del mercato. Parole di circostanza? No, realtà.
IL CICLO – I prossimi rinnovi di De Sanctis e Campagnaro andranno a concludere il ciclo della vecchia guardia: oltre a Insigne, che è il nuovo che avanza, hanno prolungato il contratto qualche giorno o mese fa anche Cavani (2017), Hamsik (2016), Maggio (2015), Aronica (2013 più rinnovo automatico di un’altra stagione legato alle presenze) e Grava (2013). Più datato, ma comunque recente, è anche il rinnovo di capitan Cannavaro (2015). La vecchia guardia del futuro.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.