A seguito degli episodi di violenza avvenuti a Liverpool e dell’articolo di Ciro Troise pubblicato su Iamnaples.it il 5 Novembre sui due effetti mediatici diversi degli eventi avvenuti il 20 e 21 Ottobre a Napoli e quelli del 4 Novembre in Inghilterra, (clicca qui per leggerlo) mettiamo in risalto uno speciale d’approfondimento e analisi sul modo in cui la stampa italiana ed inglese hanno trattato le varie vicende:
GLI INGLESI CI CONDANNANO, GLI ITALIANI PURE: “GOD SAVE NAPLES”!
La stampa inglese condanna gli Ultras, quella italiana condanna gli Ultras napoletani, i tifosi napoletani condannano la stampa. E ci risiamo!! Gira e rigira, la giostra ruota sempre nello stesso senso. Dopo la gara tra Liverpool e Napoli ci sono stati alcuni disordini che hanno portato la polizia ad un più elevato stato di allerta. Sette gli arresti in tutto tra cui un napoletano. Tante le dichiarazioni e le immagini che girano su internet e che mostrano un gruppetto di napoletani scortati da quelli che Totò avrebbe chiamato “bersaglieri a cavallo”. Ma chi ha pubblicato queste foto? La stampa inglese. Perché quella italiana non lo ha fatto? Forse perché non eravamo in Italia, forse perché non sono state ritenute immagini rilevanti o forse perché l’efficienza della “police” quando si parla di tifosi è stata ritenuta troppo superiore a quella nostrana, quindi meglio nasconderla. Sono ipotesi, supposizioni, leggete con cautela! Molti tifosi azzurri, in occasione del match di andata, si sono chiesti il perché quella “maneca ‘e gente” ha dovuto infangare la grandiosità del popolo napoletano assalendo con brutalità alcuni incolpevoli inglesi. Ci sentiamo di condannare questi gesti ma se vogliamo risalire alla causa, a cosa ha scatenato questa violenza, ci spostiamo al match di ritorno tra il Napoli e i Reds nel mitico stadio dell’Anfield Road. Tre striscioni, in italiano, che citavano rispettivamente “Napoli merda”, “Usate acqua e sapone” e “Ciao Napoli” con una pattumiera dai tratti umani che salutava. È stato confermato da esponenti dell’FC Liverpool che a offrire quegli striscioni sono stati i tifosi interisti. Di recente, infatti, si è creato un legame tra le tifoserie (l’Inter ha Benitez, ex allenatore dei Reds ed in Champions League affronta il Tottenham i rivali della capitale Londra (definita la Napoli inglese). Il gemellaggio tra le due tifoserie si è consumato proprio alla vigilia del match di andata Napoli – Liverpool, alcuni ritengono sia avvenuto nella stessa Napoli. Fatto è che il razzismo antimeridionale, condannato da moltissime associazioni locali, grazie ai milanesi arriva in Inghilterra (150 anni fa lo fecero già i torinesi ma…let’s go on!). E questo qualche napoletano l’ha saputo, la voce si è estesa, altrimenti perché cantare “Odio Liverpool” e “Fuck Liverpool”? Chi li ha mai incontrati questi? Grazie all’Italia (perché l’Inter è italiana giusto?) i napoletani si sono fatti nuovi nemici e la stampa italiana ed inglese non ha perso tempo a condannare gli episodi di violenza nella città della munnezza! Fronte unico, in Italia ed Inghilterra, tutti a sentirsi italiani e gridare vergogna, oltre La Manica tutti a pensare “Ah questi italiani, quanto è pericolosa Napoli”. La stampa italiana non si è nemmeno degnata di accennare alle aggressioni verso giornalisti italiani (tra cui quelli di Calcionapoli24 e Tuttonapoli), non ha accennato agli striscioni offensivi né tantomeno si è alzato un polverone sul fatto che tali striscioni siano arrivati freschi freschi da Milano, sponda Inter. Ricordando agli inglesi, ma agli interisti prima di tutto, che l’acqua corrente nelle case ed il bidet sono stati inventati a Napoli e che lo Stato Italiano ha effettuato una spesa in conto capitale dal 2000 al 2006 tre volte inferiore al Sud rispetto al Nord per il ciclo rifiuti (tanto basta per spiegare l’emergenza munnezza) ci sentiamo di condannare, quale organo di informazione sportiva (e quindi anche sociale), ogni atto di violenza ma anche ogni tentativo italiano e straniero di denigrare un popolo ed una tifoseria che agli occhi del mondo hanno una sola colpa: essere napoletani! Se ci hanno lasciati soli allora è il caso di pregare: “God save Naples”!!
Salvatore Frammosa di Calcionapoli24.it
1 – PENSIERO AZZURRO
ORDINE PUBBLICO
Liverpool, Polizia locale: “Tutto sotto controllo”
di Roberto Russo, pubblicato il 04/11/2010 alle ore 15:34
La polizia inglese riferisce che finora l’arrivo dei tifosi del Napoli a Liverpool, non ha creato particolari problemi. Le leggi inglesi sono molto più pesanti di quelle nostrane, formando un deterrente che si aggiunge all’organizzazione delle forze dell’ordine affichè non vi siano incidenti prima e dopo l’importante partita contro il Napoli. Sono attesi in tutto 7000 tifosi azzurri nella città dei Beatles, una cifra che potrebbe ulteriormente lievitare dato che in molti raggiungeranno Liverpool con mezzi propri e tra questi vi saranno tante persone sprovviste di biglietto, bersagli più facili di eventuali aggressioni isolate. Alcuni ragazzi della Curva B ci hanno fatto sapere che si respira un’aria strana in Inghilterra: tutto tranquillo, ma con la sensazione che possa succedere qualcosa da un momento all’altro. Come già riportato in precedenti aggiornamenti, il console Italiano a Liverpool, ha consigliato di non frequentare pub inglesi con i tifosi Reds, è preferibile guardare la partita in locali italiani.
Da segnalare un tentativo di aggressione verso alcuni colleghi e verso alcune persone che portavano vessilli del Napoli. L’aggressione è stata prontamente sventata dalla polizia locale
2 – NAPOLI TODAY
Lewis (Capo Polizia Liverpool): “Episodi isolati di violenza”
Le autorità inglesi minimizzano l’accaduto e ritengono di aver fatto il miglior lavoro possibile
di Mario Parisi – 05/11/2010
Il capo della Polizia di Liverpool Dave Lewis ha rilasciato alcune dichiarazioni nel post-partita di Liverpool-Napoli, riportate da LiverpoolEcho. Ecco quanto tradotto ed evidenziato da Napoli Today: “La grande maggioranza dei tifosi si è comportata in modo corretto e responsabile, godendosi lo spettacolo del campo. Solo qualche minoranza di entambe le tifoserie, ha dato luogo a problemi. Si è tratto di scontri isolati tra gruppi rivali, che gli agenti presenti hanno cercato di sedare immediatamente. Qualcuno è stato arrestato e adesso dovrà risponderne davanti al giudice. Purtroppo quando ci sono eventi che coinvolgono 40000 persone, può capitare che ci sia qualche problema. Io ci tengo a ringraziare tutti gli appassionati che si sono comportati in maniera impeccabile, pensando solo a godersi la partita. Sarebbe un peccato rovinare una grande serata di calcio per via di azioni insensate da parte di una minoranza di fomentatori di disordini“.
3 – LIVERPOOLECHO.CO.UK
Merseyside police chief Dave Lewis blames Liverpool FC v Napoli trouble on ticketing fiasco
THE POLICE chief responsible for overseeing last night’s Liverpool FC v Napoli tie today hit out at a ticketing fiasco he blamed for allowing violence to erupt. Hundreds of Italians turned up at Anfield with tickets for parts of the ground designated for Reds fans – apparently bought from tour operators, rather than touts. Some were ejected from the stadium and others were turned away. But police were unable to keep them away from the minority of LFC fans who, Chief Superintendent Dave Lewis said, were intent on causing violence.
Around 40 Napoli supporters, some armed with sticks and with leather belts wrapped tightly around their knuckles, attacked a group of hooded Liverpool youths after the match. The major flashpoint came on Walton Lane – outside Everton FC’s Goodison Park. Police vans, officers on horseback and on foot swooped to contain the chaos, eventually rounding up the Italians to stop them roaming the streets around Stanley Park. The Walton Lane incident happened at around 11pm, shortly after the Italians with proper tickets were herded from Anfield to their coaches on Priory Road.
Ecco la traduzione:
Il capo della polizia, responsabile della supervisione per la gara Napoli-Liverpool, è stato accusato di aver permesso che esplodesse la violenza. Centinaia di italiani hanno girato per Anfield con biglietti di settori destinati ai tifosi del Liverpool, comprati apparentemente da tour operator. Circa 40 tifosi del Napoli, alcuni armati di bastoni e con cinghie di cuoio avvolta strettamente intorno le nocche, hanno attaccato un gruppo di giovani incappucciati Liverpool dopo la partita. Il punto di infiammabilità maggiore è venuto a Walton Lane – al di fuori dell’ Everton FC Goodison Park. Furgoni della polizia, ufficiali a cavallo e a piedi sono piombati per contenere il caos, girando intorno agli italiani per impedire loro di girare intorno a Stanley Park. L’incidente a Walton Lane è successo intorno alle 11, subito dopo gli italiani con i propri biglietti si erano ammassati per andare proprio da Anfield al Priory Road.
4 – NAPOLICALCIOMERCATO
Secondo la stampa inglese sarebbero in totale, di cui 6 inglesi e 1 napoletano, il bilancio del pre e post-partita di Liverpool-Napoli. A riferirlo è LiverpoolEcho, che punta il dito contro un gruppo di ultras partenopei, rei di aver seminato il panico tra le strade della città inglesi, incappucciati e con cinte e bastoni fra le mani. A sostenerlo è un fotografo di LiverpoolEcho, dichiarando di essere stato minacciato da una banda di ultras del Napoli , che non volevano che si diffondessero scene di violenza da loro commessi.
5 – FOOTYLATEST.COM
Napoli hooligans attacked Liverpool fans after last nights match
The Italians are becoming notorious as the most violent fans in Europe, and they proved it yet again last night on the streets around Anfield. Liverpool had triumphed 3-1 thanks to a hat-trick from Steven Gerrard, but their was a surprise waiting for the fans when they left the ground. A heavy police presence escorted the Napoli fans away from Anfield but there was a gang of “Ultras” that were refused entry to the ground lurking in wait. They had armed themselves with sticks and belts wrapped around their knuckles and attacked a large group of Liverpool fans in Walton Lane. An eye-witness said: “They’ve got their belts wrapped round their hands with the buckles hanging down ready to swing and get people. “They look organised, with their faces covered and hoods up, like they’ve done this kind of thing before.” There was violence at the reverse fixture in Italy and the police were expecting a repeat this time around, but they couldn’t stop three Liverpool supporters getting stabbed during the melee. A police spokesman, Chief Superintendent Dave Lewis from Merseyside, said: “While the vast majority of fans enjoyed tonight’s game behaving safely and responsibly, sadly some from both sides let themselves and their club down. “Policing a game of this nature, with a 40,000-plus crowd, inevitably brings certain challenges and officers outside the ground tonight were required to break up intermittent, isolated confrontations between rival groups. “Large numbers of officers were on hand to take swift action against those intent on causing trouble and those who are suspected of offences will be put before the courts. “I would like to thank all the genuine fans who attended the game purely for footballing reasons and behaved impeccably throughout the evening. “It would be a shame if the mindless actions of a minority or trouble-makers was allowed to overshadow a great night of football for Liverpool.” If the Italian “fans” keep acting like this then UEFA will have to act in the end. Perhaps they should be banned from all away games in Europe?
Ecco la traduzione:
Gli italiani si stanno dimostrando come i tifosi più violenti in Europa, e lo hanno dimostrato ancora una volta la scorsa notte per le strade intorno a Anfield. Il Liverpool aveva vinto per 3-1 grazie una tripletta di Steven Gerrard, ma per i tifosi del Napoli è stata una sorpresa aspettare per andare via dallo stadio. Una presenza pesante della polizia ha scortato i tifosi del Napoli lontano da Anfield, ma c’era una banda di “Ultras”, che ha rifiutato la scorta, guardandosi in attesa. Si erano armati di bastoni e cinghie avvolte intorno alle loro nocche e hanno attaccato un folto gruppo di tifosi del Liverpool a Walton Lane. Un testimone oculare ha detto: “Hanno le loro cinture avvolte nelle mani con le fibbie penzoloni, pronti ad oscillare e convincere la gente. “Sembrano organizzati, con il volto coperto, come se avessero già fatto questo genere di cose prima.”C’erano stati atti di violenza all’andata in Italia e la polizia si aspettava che si ripetessero, ma non ha potuto evitare che tre tifosi del Liverpool fossero accoltellati in una mischia. Un portavoce della polizia, il sovrintendente capo Dave Lewis da Merseyside, ha dichiarato: “Mentre la stragrande maggioranza dei tifosi ha goduto di gioco di questa sera comportarsi in modo sicuro e responsabile, purtroppo alcuni di entrambe le parti si sono lasciati e il loro club in giù. “Un gioco di questo tipo, con una folla di più di 40000 persone, porta inevitabilmente alcune tensioni e gli ufficiali stasera erano tenuti a spezzare gli scontri isolati tra gruppi rivali. “Un gran numero di agenti sono stati a disposizione per agire rapidamente nei confronti di coloro intenti a creare problemi e coloro che sono sospettati di reati saranno portati dinanzi ai giudici. “Vorrei ringraziare tutti i tifosi che hanno assistito alla partita puramente per motivi calcistici e si è comportato in maniera impeccabile per tutta la serata. Sarebbe un peccato se alle azioni insensate di una minoranza, di fomentatori di disordini fosse permesso di mettere in secondo piano una grande notte del calcio di Liverpool.” Se il tifoso italiano continua ad agire così allora l’UEFA dovrà agire. Forse gli dovrebbero essere vietate tutte le trasferte in Europa?
Riportiamo le dichiarazioni di Luca Cirillo, inviato di Tuttonapoli.net a Liverpool, sulle vili aggressioni e sulla disparità di atteggiamento mediatico tra i media napoletani e quelli inglesi. “Siamo usciti dallo stadio circa mezz’ora dopo la fine della partita. Con noi alcuni colleghi di Mediaset, tra cui Bruno Giordano, e Manuel Parlato di Sky. Io, Salvio Passante, Antonio Gaito e Vincenzo Balzano – dice Luca Cirillo – siamo usciti alla ricerca di un taxi che ci riportasse all’aeroporto. Era evidente tirasse una brutta aria: uno di noi ha subito uno schiaffetto alle spalle. D’improvviso la situazione è degenerata quando un gruppetto di facinorosi è partito all’assalto. Abbiamo provato a fermare molti taxi, ma sembrava ci fosse un accordo tacito tra Polizia e tassisti di lasciare i napoletani, senza distinzioni, alla mercé dei violenti. Una trappola, insomma. Ci siamo sparpagliati ed io ho subìto un pugno di striscio all’orecchio e un calcio a mo’ di sgambetto. Il tutto tra l’indifferenza generale. A Napoli, un pizzaiolo che si è intromesso è stato picchiato e la Polizia ha fatto il suo dovere. Una volta caduto ho temuto il peggio, ma per fortuna non si sono accaniti. Poi ho ritrovato il collega Balzano e con lui siamo riusciti a prendere un taxi che ci ha lasciato entrare solo perchè l’autista era tifoso dell’Everton. E’ stato davvero gentile e ha condannato la violenza, ma mi chiedo cosa sarebbe potuto succedere se anche lui fosse stato un tifoso del Liverpool. Abbiamo poi sentito gli altri via telefono e abbiamo appreso che alcuni del nostro gruppo avevano avuto la peggio tra punteruoli in testa, bottiglie di vetro rotte sul viso e zigomi spaccati. A me è andata bene, ma colpirne uno è come aver colpito tutti e da parte mia tutta la vicinanza e solidarietà agli sfortunati. A loro una pronta guarigione. Dispiace che la stampa italiana, pur sollecitata ed informata, non abbia dato eccessivo risalto a ciò che è accaduto. Ho la sensazione che Napoli, ‘grazie’ a campagne mediatiche denigratorie a livello nazionale, finisca per influenzare anche il resto del mondo. Siamo stati i primi a criticare pesantemente gli aggressori napoletani dei tifosi del Liverpool, ci siamo vergognati per l’accaduto e i club Napoli di Londra hanno chiesto scusa, ed è brutto dover sottolineare che non abbiamo letto su nessun giornale inglese la stigmatizzazione di questi atti di violenza, anzi, hanno fatto ulteriore fronte unico addossando la colpa ai partenopei. E’ una battuta, amara e forse eccessiva, ma sembra davvero che ci sia Napoli da un lato e una lega nord mondiale dall’altro che prova ad annientarla in tutti i modi”.
Ciro Troise Iamnaples.it
Salvatore Frammosa Calcionapoli24.it
Luca Cirillo Tuttonapoli.net
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