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Siena misterioso, Napoli determinato

Sannino si nasconde, il Napoli deve ritrovare la concretezza delle scorse settimane

A una sola settimana di distanza, il mercoledì infrasettimanale propone un altro match di ritorno per il Napoli, dopo l’eliminazione in Champions League ad opera del Chelsea. Stavolta però le parti sono invertite: saranno gli Azzurri a dover recuperare lo svantaggio, con la possibilità di avvalersi del tifo di casa per riuscire nella rimonta. I fatti degli ultimi anni hanno fin qui mostrato che il Napoli di Mazzarri è più bravo a inseguire che a conservare: le premesse per il passaggio del turno sembrano dunque esserci tutte. Tanto più se il Siena viene da un netto calo di risultati in campionato, e per dichiarazione di Sannino la salvezza in Serie A conta molto più di una finale in Coppa Italia, che pure varrebbe l’incredibile accesso in Europa League per i toscani.

ATTENZIONE AL SIENA – Ma c’è poco da fidarsi di Sannino, che anche all’andata aveva dichiarato di tenere meno alla coppa. In effetti mise in campo un Siena-B, ma il Napoli di allora era in un periodo storto e fu capace di andare sotto 2-0 prima di rimettere in gioco la qualificazione dimezzando lo svantaggio. Sannino ci mise del suo, correggendo lievemente il suo assetto tattico, ma in modo decisivo: optò per una difesa con tre marcatori, rinunciando al suo tipico 4-4-2 e chiedendo più sforzo alle ali, con un 5-3-2 basso che in fase d’attacco si trasformava in 3-5-2. Insomma, vie centrali più affollate e solo due elementi sulle fasce, contrapposti ai due laterali del Napoli. Ci sarebbe da credere che l’allenatore senese possa riproporre questa soluzione per arginare l’offensiva azzurra, giocando con un baricentro basso e puntando sul contropiede. Per ripartire potrebbe sfruttare proprio le uscite dai folti reparti centrali, quindi sarà bene che il Napoli tenga sempre almeno due o tre elementi in copertura: non subire reti sarà la prima regola per gli uomini di Mazzarri, ai quali basterebbe l’1-0 per passare il turno.

ATTENZIONE AGLI ERRORI – Non subire reti e farne almeno una: non sarà facile segnare perché se c’è una cosa che il Siena sa fare bene è chiudersi. Il Napoli post-Chelsea sembra un po’ imbambolato e tanto a Stamford Bridge quanto nel primo tempo di Udine, l’allarme più preoccupante è stato il ritorno di un grave difetto già visto e mai davvero corretto: l’imprecisione nei passaggi. Se il Barcellona è il Barcellona è soprattutto per l’abilità di far girare bene il pallone. Certo, nel Napoli non ci sono Xavi, Iniesta e compagnia bella, ma è anche vero che non è agevole vincere sbagliando la maggior parte di lanci e appoggi facili, cross e passaggi filtranti. Concentrazione e precisione sono da migliorare, magari lavorandoci in allenamento. Ma a Udine si è vista anche un po’ di carenza di mordente, forse anche per un calo fisico: in undici contro dieci il Napoli non aggrediva bene gli spazi, avanzava insicuro, non trovava sbocchi contro una squadra chiusa nella propria area. Atteggiamento che potrebbe attuare anche il Siena, se segnasse un gol o se lo 0-0 si protraesse fin verso la fine dell’incontro. Concentrazione, aggressività e precisione nei passaggi: qualità che il Napoli deve ritrovare.

LE SQUADRE IN CAMPO – Il vero rebus resta la formazione che Sannino sceglierà per il San Paolo. Il mister del Siena ha deliberatamente mantenuto il velo del dubbio sulla composizione e sulla morfologia della squadra che mercoledì deciderà di schierare. Ha lasciato credere che ci saranno le seconde linee ma non è così scontato che stavolta non punti sui titolari. Ci saranno comunque defezioni (su tutti D’Agostino e Destro) e il modulo potrebbe essere quello visto già all’andata, efficace contro il 3-4-2-1 di Mazzarri, che invece senza dubbio schiererà la formazione tipo, grazie anche al recupero di Maggio e Lavezzi. Queste le probabili formazioni:

In mancanza di riferimenti sullo schieramento avversario, il Napoli dovrà pensare a se stesso. Per questo sarà fondamentale ritrovare il proprio gioco ed esprimerlo al meglio e con il giusto piglio: in tal caso la differenza di tasso tecnico e valori si tradurrebbe in risultato. Il rientro di Lavezzi sarà utile allo scopo, così come quello di Maggio. Contro una squadra che si chiude l’unica via è la sorpresa: una soluzione sarebbe proprio quella di puntare sulle accelerazioni improvvise di Maggio e Lavezzi, facendo girare il pallone con calma e poi alzando il ritmo nella tre quarti del Siena. Velocità, ritmo e sorpresa sarebbero ottime armi per affondare il Siena. Il Napoli crede nella finale e vorrebbe un trofeo: le motivazioni aiuteranno gli Azzurri a ritrovare concentrazione e vigore.

Lorenzo Licciardi

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I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
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