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Serie A, i temi della 34a giornata

Per Napoli e Inter l'imperativo è ripartire. Il Brescia può fare il

Lo scudetto sembrerebbe non dover cambiare città, fermatosi nella nebbia padana di Milano. Per quest’anno al sole del Vesuvio dovrebbe invece arrivare la qualificazione Champions. Poi c’è l’altra Milano, quella nerazzurra, impegnata a non perdere il prezioso terzo posto. Poco dietro le romane e l’Udinese si contendono l’ultima piazza utile per la Coppa dalle grandi orecchie. Infine uno sguardo anche nei bassifondi,  dove ben 6 squadre rischiano di dire arrivederci alla Serie A. Tutto questo come preludio ad una interessantissima quintultima giornata di campionato che, come accade ogni Venerdì, verrà analizzata dalla rubrica di Iamnaples “I Temi della Serie A”: 

Roma – Chievo : Scossa dall’inaspettata sconfitta casalinga contro il Palermo e dal K.O. di coppa contro l’Inter, la Roma cerca contro il già salvo Chievo punti preziosi per mantenere vivo il lumicino di speranze Champions. In attesa di magnati d’oltreoceano Montella dovrà far i conti con il malumore che serpeggia tra tifoseria ed alcuni giocatori. Fantasmi dell’era Ranieri che rischiano di far sprofondare i giallorossi. Un punto a favore sta però nell’arrendevolezza del Chievo in questo momento. I clivensi infatti si sono dimostrati avversari comodi nel finale di stagione. Se a ciò aggiungiamo che solo una volta nella storia il Chievo è riuscito a sbancare Roma, contro le 4 vittorie romane ( 3 i pareggi), allora sulle sponde giallorosse del Tevere possono ben sperare.

Bari – Sampdoria : La sconfitta di Milano ha rovinato ancor di più, se era possibile, la Samp. Ormai in caduta libera i blucerchiati fanno visita ad un Bari che, anche se virtualmente già retrocesso, vuole onorare come si deve gli ultimi scampoli di campionato. Inoltre, come a piovere sul bagnato, i blucerchiati non vincono al San Nicola dal ‘97-‘98 ( 6 le vittorie totali, 5 i pareggi, 7 quelle del Bari). Aggiungiamo anche che un ulteriore passo falso, il sesto dell’era Cavasin, non verrà tollerato da un ambiente già esasperato al limite.

Bologna – Cesena : Contro il Bologna visto nelle ultime gare non dovrebbe essere impresa ardua per il Cesena prelevare da sotto la Torre degli Asinelli tre punti vitali. Ci sono quindi tutte le possibilità per i romagnoli di bissare l’unica vittoria finora a Bologna, datata 1990.

Cagliari – Fiorentina : Si certo giochiamo pure, tanto comunque vada a finire sarà una stagione “senza infamia e senza lode”. La partita infatti si presenta come uno scontro tra due compagini che il loro campionato l’hanno già archiviato. Se per il Cagliari si tratta dell’ennesima salvezza tranquilla, lo stesso non si può dire per i viola. Le ambizioni europee si sono presto scontrate con gli infortuni e la precarietà tattica. Per la Fiorentina potrebbe essere comunque l’occasione per centrare la terza vittoria in terra sarda. Troppo poche infatti le due sole affermazione targate 1965 e 2006 a fronte delle ben 14 vittorie sarde, così come i pareggi.

Genoa – Lecce: Se su Google cercate “Onorare il campionato fino alla fine” troverete le immagini della vittoria del Genoa sul Brescia di domenica scorsa. Il Lecce lo sa bene, il Grifone non regala nulla. Aggiungiamoci inoltre che in 4 incontri al Marassi per ben 3 volte ha esultato il Genoa , mentre l’unico pareggio uscì ben 20 anni fa. Che per il Lecce sia giunto il momento della “prima volta”?

Inter – Lazio : Come perdere tutto in 15 giorni? Chiedete al signor Leonardo. Prima la Champions, poi lo scudetto. Dal sogno del triplete bis alla paura per il terzo posto. Già perché la Lazio è a soli tre punti, nonostante tutto, ed uno scontro diretto, come quest’oggi, potrebbe addirittura far sprofondare i nerazzurri fuori dalla Champions diretta. A consolare Leonardo, oltre alla vittoria in settimana contro l’altra romana, ci sono però i precedenti. È dal rocambolesco 3-5 targato 1998 che la Lazio non riesce ad imporsi al Meazza. In totale ben 35 volte (42 se contiamo anche le Coppe) ha prevalso l’Inter, 23 i pareggi e solo 7 le vittorie biancocelesti. Aggrapparsi alla storia per esorcizzare i fantasmi.

Palermo – Napoli : Metà paese ci aveva sperato, l’altra metà l’aveva temuto. Questo calcio però non sembra fatto per i sognatori. Napoli, è quasi addio al tricolore, ma c’è una Champions meritata da difendere con le unghie e con i denti, a partire dal Barbera, dal derby delle Due Sicilie, la sfida tra le gloriose capitali del Sud. Sarà però un incontro da temere anche perché la Sicilia ultimamente non porta bene al Napoli. Le 6 vittorie totali del Palermo sono infatti arrivate negli ultimi 7 incontri ( 9 i pareggi, 3 i successi partenopei). Inoltre i rosanero saranno galvanizzati dalla bella prova di Coppa, mentre nel Napoli mancheranno gli squalificati Cannavaro e Lavezzi. A proposito di Lavezzi non tutti i mali vengono per nuocere. Toccherà infatti  a Giuseppe Mascara sostituirlo. Uno che, per dirla breve, ha nei rosanero la sua vittima preferita.

Udinese – Parma : Dopo aver consegnato nelle mani rossonere lo Scudetto l’Udinese riceve il Parma sperando di sfilare da altre mani la Champions. Per puntare all’agognato quarto posto gli uomini di Guidolin non dovranno far altro che imitare il trend recente che le ha viste , dal 2001, ottenere sempre un risultato positivo contro i ducali. Parma che invece, per ottenere la salvezza, dovrà rimpinguare il bottino nelle terre friulane che lo vede fermo a soli 3 successi a fronte di 7 vittorie dei bianconeri e 6 pareggi.

Brescia – Milan : A quanto pare il Tricolore rimarrà nella fredda Milano, cambiando soltanto sponda del Naviglio. Siamo sicuri? Solo il Brescia potrebbe regalare un finale diverso a questo campionato. La sicurezza, quasi presunzione, del team berlusconiano dovrà vedersela con la coriacea resistenza delle rondinelle, quanto mai bisognose di punti.  L’incontro infatti si presenta tutto sommato equilibrato. Le 9 vittorie rossonere non sono poi molte se le confrontiamo con le 7 delle rondinelle e con i 6 pareggi. Quindi Brescia ricorda: gioca per salvare te stessa e il campionato.

Juventus – Catania : La remuntada dei poveri per un impossibile approdo Champions è fallita. La stagione bianconera, a meno di clamorosi miracoli, sarà un ennesimo fallimento. Con tanti saluti ai proclami estivi che dicevano Scudetto, Europa League e, se abbiamo voglia, vinciamo anche la Coppa Italia. Il Catania invece di sterili proclami non ne ha mai fatti, lotta ogni anno per la salvezza ed anche quest’anno è a un passo dal suo piccolo Scudetto. Una manciata di punti per la matematica, che li ottengano proprio nella decaduta Torino? Da tener conto inoltre che l’ultima affermazione bianconera, nonostante dal confronto risulti una sfida senza storia ( 7 vittorie, 3 pareggi, 2 sconfitte ), risale al lontano ’83-’84, un 2-0 firmato Gaetano Scirea. Ma quelli erano altri tempi  e quella era un’altra Juve.

Servizio a cura di Giancarlo Di Stadio

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