Sette partite per decidere una stagione. Sette incontri per continuare ad inseguire un sogno, salvare una stagione o evitare il baratro. Venti squadre, venti realtà diverse, per dieci incontri che promettono emozioni e spettacolo. Come ogni settimana Iamnaples.it vi mostrerà curiosità, temi e precedenti attraverso l’ormai consueto appuntamento con la rubrica “I Temi della Serie A”. Andiamo dunque ad analizzare con la lente di ingrandimento le dieci sfide che il week-end calcistico ci propone:
Inter – Chievo: Avevano accarezzato il sogno del sorpasso sui cugini rossoneri, avevano investito speranze ed energie nel derby. Ed ora? Ed ora bisognerà ripartire. Bisognerà ricominciare a correre, a giocare, a segnare, come fatto fino a sabato scorso. Certo che la batosta rimediata a domicilio dallo Schalke non ha fatto altro che peggiorare le cose, disperdendo anche le ultime sicurezze del post-derby. Fortuna quindi che il Chievo è tutt’altro che un avversario ostico, con tre quarti di salvezza già in tasca. Una sola vittoria a San Siro, datata 2001, vorrà pur dire qualcosa. I nerazzurri vorranno quindi ricalcare la storia delle ultime 4 stagioni, nelle quali hanno sempre battuto i clivensi. Sperando sempre che Pellissier non decida di fare il Raùl della situazione.
Udinese – Roma: La Champions passa per Udine. Friulani e giallorossi hanno in mente lo stesso obbiettivo, lo stesso traguardo. Reduci entrambi da un sonoro K.O. per 2-0 che ha ridimensionato più le loro convinzioni che la classifica, cercano in questo match la spinta necessaria per agguantare la coppa dalle grandi orecchie. Di Natale e compagni, appena riportati sulla Terra dal Lecce, vogliono conservare il distacco di 6 punti dai giallorossi, allungando, se possibile, con un occhio sempre vigile all’altra romana, la Lazio. La Roma invece ha oggi l’ultima vera occasione per agguantare il quarto posto. Perdere significherebbe un -9 difficile da recuperare. Una partita che promette dunque emozione e spettacolo, anche buttando un occhio alle statistiche. Infatti ,sebbene il pareggio manchi al “Friuli” da ben 5 stagioni, lo score totale è in perfetta parità con 13 vittorie a testa e 10 pareggi complessivi. Chi la spunterà, per la storia e per la Champions?
Juventus – Genoa: Ecco ci risiamo, la Juve sembra tornata. Usiamo il “sembra” perché lo abbiamo detto già tante,troppe volte per poi essere puntualmente smentiti. Milan, Inter, ora Roma e poi? E poi di nuovo i soliti problemi ed i soliti scivoloni contro le provinciali. Che contro il Genoa sia la volta buona, che finalmente Del Neri trovi un po’ di continuità?. Sta al campo dirlo. Anche se la storia parla bianconero ( 41 vittorie, a fronte di 10 pareggi e solo 6 vittorie del Genoa) siamo certi che il Grifone farà di tutto per rovinare la domenica di Del Piero e compagni.
Bari – Catania: L’avevamo detto settimana scorsa, il Bari non muore mai. Dopo aver rallentato la corsa scudetto del Milan, i galletti hanno rovinato i piani salvezza del Parma. Di certo ora ,dalle parti dell’Etna, chi pesava a tre comodi punti da prelevare al San Nicola dovrà precipitosamente rifare i conti. Sarà partita vera. Una curiosità: nelle tre partite giocate in Serie A, al “San Nicola”, sono usciti ben due 0-0, l’unico gol infatti risale al lontano campionato 60/61 quando gli Etnei riuscirono a portare a casa i tre punti in palio.
Bologna – Napoli: C’è una città che non vuole smettere di sognare. C’è una parola che nessuno osa pronunciare. C’è un obbiettivo che un popolo intero vuole raggiungere. E tre punti da conquistare ogni domenica. Ora è Bologna che si para davanti, che cerca di fermare il sogno. Ma il diavolo rossonero è lì, nel mirino, a portata di mano. Sotto la torre degli Asinelli la squadra di Mazzarri, orfana dello squalificato Cavani, chiede dazio, tre punti ad un Bologna che ormai non ha più nulla da dire in questo campionato. Sembrerà inoltre di giocare a Napoli, vista la quantità di tifosi azzurri, soprattutto emigrati al Nord, che affolleranno le gradinate del “Dall’Ara”. Solo la storia è contro i partenopei. Ben 29 volte infatti Bologna non è stata una gita di piacere ( 12 le vittorie azzurre, così come i pareggi ). Siamo però certi che questa volta il vento è cambiato, anche Bologna, ormai, s’è tinta d’azzurro.
Cagliari – Brescia: La classica sfida tra una squadra con la testa già in vacanza ed un’altra il cui campionato è cominciato solo ora. Cagliari – Brescia si profila così come l’ennesima partita con risultato che sembrerebbe già scritto. Alla faccia dei precedenti che raccontano di ben 7 vittorie rossoblù, un segno X sconosciuto, ed una sola vittoria lombarda. Infatti se gli isolani abbandonassero definitivamente il folle sogno chiamato Europa ( 6 punti non sono poi così tanti ) per il Brescia questa diventerebbe una gara decisamente agevole. Resta il fatto che qualsiasi Cagliari le rondinelle avranno avanti, sia esso arrendevole o combattivo, urge una vittoria. La salvezza è a 2 soli punti, ma guai a prendere sotto gamba impegni come questo. Lecce e Cesena non ti aspettano.
Lazio – Parma: Il festival degli “arrabbiati”. Da un lato la Lazio ancora in vena di polemiche dopo la clamorosa rimonta subita al San Paolo, dall’altro il Parma, fresco di cambio in panchina, che ancora non si capacita di come il Bari, ultimissimo in classifica, sia riuscito a vincere al “Tardini”. C’è da scommettere che sarà battaglia vera. I biancocelesti per agguantare la Champions, i ducali nel tentativo di evitare una clamorosa retrocessione. Il tutto in un Olimpico che ha storicamente portato sempre più fortuna alla Lazio. Le sole 3 vittorie ducali ( 9 quelle biancocelesti, 7 i pareggi) non dovranno però essere un pensiero troppo pressante nella mente degli uomini di Colomba. La salvezza sta chiamando, Parma deve rispondere.
Palermo – Cesena: In attesa della prossima “Zamparinata” il Palermo si riaffida a Delio Rossi per uscire dal tunnel. Una sola vittoria, contro il Milan, e tre sconfitte nel breve interregno Cosmi hanno fatto sprofondare i siciliani al di fuori della zona europea. Con la sola Coppa Italia a disposizione per entrare in Europa League dalla porta di servizio, i rosanero cercano quanto meno di salvare la faccia dinanzi alla Serie A. In teoria i 5 punti di distacco dalla Juve non sono un abisso, ma urgerebbe quanto meno una vittoria per ridare slancio e morale. Di fronte però c’è l’avversario meno adatto, un Cesena arcigno, affamato di punti e voglioso di espugnare il Barbera nella prima sfida tra le due compagini in massima serie. In Romagna sperano di poter dire “Buona la prima” per evitare che l’anno prossimo non ci sia una seconda Palermo – Cesena, Serie A.
Sampdoria – Lecce: Non vogliamo ripeterci, non vogliamo dire sempre le stesse cose, ma … Samp – Lecce è uno scontro salvezza, chi se lo sarebbe mai aspettato. I blucerchiati, nonostante il cambio in panchina, continuano a non trovare la quadratura del cerchio, con Cavasin che non è riuscito a dare la scossa. E, come a piovere sul bagnato, arriva a fare visita l’avversario peggiore in questo momento: il Lecce. Infatti i salentini, dopo aver fermato i sogni di gloria dell’Udinese, sono lanciatissimi, per morale e risultati, verso la salvezza. Dunque due situazione diametralmente opposte che si sfidano in questo delicato incontro salvezza. Solo i precedenti sono a favore della Samp. In 10 incontri in massima serie infatti “Marassi” ha parlato blucerchiato per ben 7 volte, mentre l’unica volta che ai pugliesi è riuscito il colpaccio è stato nel 2005/06. Ma siamo pronti a scommettere che quest’anno sarà tutta un’altra storia.
Fiorentina – Milan: L’Italia avrà gli occhi su Firenze. Nelle mani viola c’è una buona fetta di campionato, il sogno del Napoli e le residue speranze dell’Inter. La Fiorentina però non dovrà e non potrà farsi questi problemi. Senza Mutu ( squalificato ) Gilardino e compagni dovranno reggere l’urto dei rossoneri, guidati dal loro fuoriclasse Ibra, fresco di sconto squalifica, e dal sempre più decisivo Pato. Se storicamente questo è stato un confronto abbastanza equilibrato ( 29 vittorie viole, 19 pareggi e 22 successi rossoneri ) è anche vero che nelle ultime 3 occasioni è stata una sfida che ha parlato solo rossonero. Ai viola l’arduo compito: invertire il trend, fermare la fuga rossonera e rimettere in discussione lo scudetto.
Servizio a cura di Giancarlo Di Stadio
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