Per vincere ci vogliono i campioni! Questo è il primo assioma da spiegare ad un novizio che vuole affacciarsi al calcio per la prima volta. E per avere campioni esistono due strade. O li compri, sceicchi docet, o te li crei in casa, vedi cantera del Barcellona. Esiste poi una sorta di terza via: il comprare potenziali campioni aspettando la loro esplosione. A Napoli ne sappiamo qualcosa, basta pensare ad Hamsik, ma anche alle vecchie fiamme Lavezzi e Cavani. Ma se c’è un campionato dove questa filosofia viene attuata spesso è senz’altro quello francese. Da Ronaldinho e Ribery sono molteplici gli esempi di giocatori acquistati prima da qualche big francese e poi rivenduti all’estero. Aggiungici inoltre che il duopolio Psg – Monaco ha un po’ sovvertito le gerarchie transalpine ed ecco che lo scovare potenziali campioni diventa l’unica strada per rimanere competitivi. Ed è quello che sta facendo il Marsiglia.
Memori di operazioni economicamente fortunate come quella del già citato Ribery o quella dell’ex campione d’Europa Drogba, i marsigliesi quest’estate hanno cercato di pescare il jolly con Florian Thauvin. Certo i 15 milioni spesi sono una bella cifra per uno che ancora deve compiere 21 anni, ma paragonati ai circa 60 spesi per Cavani o Falcao, portano a riconsiderare l’investimento. Un talento purissimo, dicono le cronache francesi. Nato a Orlèans, a pochi chilometri da Parigi ed esploso in Corsica, Thauvin si è subito fatto notare sia dentro che fuori dal campo. Agile, dotato di tecnica, sia trequartista che ala, rappresenta uno dei migliori prospetti del calcio francese. A tanta classe nel rettangolo di gioco corrisponde un’ altrettanta esuberanza fuori. Acquistato dal Lilla nel gennaio scorso resta a giocare col Bastia fino al termine della stagione. Quando tutto è pronto per il suo arrivo nell’ex club di Garcia e Gervinho, ecco che Thouvin comincia ad impuntarsi. Il motivo? Il Lille non fa le coppe. Comincia così un braccio di ferro tra lui e la dirigenza. Un tira e molla condito di allenamenti saltati, di multe, di dichiarazioni estemporanee. Ed ecco l’arrivo del Marsiglia. Il club biancazzurro, visto il mercato monopolizzato da Psg e Monaco, decide di puntare su di lui. 15 milioni richiesti non sembrano troppi al Marsiglia (anche se il Lille l’aveva pagato solo 3,5 milioni), considerando l’assoluta necessità di regalarsi un colpo per poter quantomeno limitare i danni rispetto alle due sopracitate corazzate. Il talentino francese paga però l’inizio non brillante dei suoi. Fino ad ora 6 presenze (solo una volta tutti e 90’ in campo) e un solo sigillo, mentre in Europa per lui solo 3 spezzoni di gara. Un bottino finora abbastanza magro per colui che a Marsiglia era stato accolto come la (per quanto possibile) risposta ai colpi di Psg e Monaco. Dalla sua parte però c’è la giovanissima età e la grande tecnica che chi segue abitualmente la Ligue 1 avrà certamente già apprezzato. Per lui l’appuntamento con la gloria sembra solamente essere rimandato. Questione di tempo, e poi la scommessa da 15 milioni certamente si rivelerà vincente.
Servizio a cura di Giancarlo Di Stadio
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