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Scopriamo il tallone d’Achille della Juventus!

Sfida d’altri tempi quella che si vedrà domani sera, quando sul verde campo dello stadio San Paolo scenderanno Napoli e Juventus, due squadre che non sono date certo per favorite nella ricorsa allo scudetto, ma che stanno facendo molto meglio di quanto attualmente si veda da altri club più quotate, come ad esempio l’Inter.

Si potrebbero rievocare campioni da ambo le parti, e la sensazione è che, almeno con un occhio al passato, la partita avrebbe senso unico per lo “squilibrio” creato dal numero 10 per eccellenza, Diego Armando Maradona. Oggi, però non c’è il Pibe de Oro, né Careca e tutti gli altri, e non si vedranno in campo i vari Platini con gli altri talenti che hanno scritto la storia della “vecchia signora”, ma ci saranno nomi che oggi provano, con il dovuto rispetto, a non farli rimpiangere, pur sapendo che “non si può afferrare una stella”, come dice Edoardo Bennato.

In casa Napoli si riparte dalla sconfitta contro i mostri del Bayern Monaco, per i quali sono state spese parole d’elogio dall’entourage azzurro, “con il Barcellona è la più forte d’Europa”, voci che sembrano dimenticare il timore reverenziale nei confronti della corazzata del Real Madrid, o degli uomini di sir Alex Ferguson, che va sempre dato. Il tecnico Walter Mazzarri si prepara per l’ennesima supersfida, forse anche ricordando che con una scelta diversa si sarebbe trovato dall’altra parte dello schieramento. L’intensità dell’ultimo periodo è stata di difficile tolleranza, con una sconfitta a Catania e poi un’altra a Monaco che ha decretato il sorpasso del Manchester City proprio ai danni dei partenopei, i quali ora si trovano al terzo posto nel girone. Ma torniamo alla Serie A: il campionato quasi sicuramente più bello al mondo avrà un main event dove almeno in chiave azzurra si parte con ottimismo, che deriva dal recupero di Salvatore Aronica. Il difensore potrebbe scendere in campo dal primo minuto, con Cannavaro e Campagnaro a dargli man forte, anche se Mazzarri potrebbe dare un’altra chance a Federico Fernandez: l’argentino che ha regalato una doppietta ai tifosi napoletani presenti all’Allianz Arena è stato uno tra i più positivi, e potrebbe aver lanciato una sfida, negli schemi del mister, per una maglia da titolare. A centrocampo ancora una volta non si hanno scelte, e quindi scenderanno Inler e Dzemaili per il solito centrocampo dalla proposizione e fisicità tutta svizzera. Sulle corsie si vedrà Maggio e il vincente del solito ballottaggio Zuniga-Dossena. Il primo potrebbe essere l’alter ego di Maggio sull’out opposto, capace di spingersi in avanti e di saltare l’uomo, cosa molto gradita, soprattutto perché dovrebbe avere come rivale diretto Lichtsteiner, abituato anche lui alla sovrapposizione e quindi a spingersi in avanti nella fase di possesso palla. E poi, come sempre, ci sono i “tre tenori”: Hamsik, uomo designato come il giocatore chiave, candidato come l’autentica minaccia del Napoli, si posizionerà sulla trequarti con Lavezzi, e non più come anello di congiunzione tra attacco e centrocampo, come si è visto con il Bayern. Punta centrale ancora una volta Edinson Cavani, che sfrutterà la capacità di alternare la posizione con Lavezzi: l’uruguaiano gioca spesso lontano dalla porta, posizionandosi sovente nella fetta di campo che ricopre nella nazionale dell’Uruguay, ma senza ottenere gli stessi risultati (in effetti l’Uruguay ha fatto bene anche senza il Matador, quando nella Coppa America l’ha perso per infortunio, e sfruttando il binomio Forlan- Suarez ha avuto il migliore dei risultati, la conquista del trofeo), e forse questa è una delle poche cose che potrebbero essere da rivedere negli schemi azzurri. Torna disponibile in Serie A Goran Pandev, che dopo la sua assenza vuole dimostrare quanto vale ai suoi tifosi. A parte il centrocampo, Mazzarri ha tutti i giocatori a sua disposizione, e quindi ha le chiavi di una grande prestazione, degna di quelle viste contro Inter e Milan.

La Juventus torna a farsi temere dopo gli ultimi “anni bui”, e ora si trova al comando del campionato. Per questa sfida Antonio Conte, allenatore che ha fatto la cosiddetta “gavetta”, allenando varie squadre piccole fino ad arrivare alla promozione in Serie A con il Siena l’anno scorso, ha perso il grande ex della serata, Fabio Quagliarella, non che sarebbe stato certo il suo utilizzo, visto che per il mister apparentemente è solo una riserva, di cui tra l’altro i rumours di mercato già ne parlano, accostandolo a Gennaio al Milan. Così, dall’iniziale 4-2-4 l’ex giocatore di questa squadra che oggi siede sulla panchina passerà ad un 4-2-3-1 più equilibrato, e capace di tener testa in maniera più adeguata alla fase di non possesso palla, poiché si temono molto i contropiedi azzurri. Davanti al portiere Buffon si sistemeranno Lichtsteiner e Chiellini sulle fasce, mentre Bonucci e Barzagli saranno i centrali. A centrocampo il faro sarà Andrea Pirlo, con l’ottimo Marchisio visto di recente al suo fianco. Sulla trequarti si punterà alla velocità ed alle incursioni nell’area di rigore con Pepe e Vucinic, con Vidal al centro. Il giocatore, uno dei tanti accostato al Napoli e poi finito in bianconero, è partito come mediano, ma Conte ha notato quasi da subito la sua propensione all’attacco ed il suo ottimo tiro dalla distanza, e lo ha tramutato in un temibile trequartista. Punta centrale sarà Matri, che completerà in sostanza uno schema che ricopia quello del Bayern Monaco: forse anche per questo il tecnico juventino ha optato per questo modulo, notando le tre reti tedesche nate tutte dall’estro dei fantasisti bavaresi.

Il Napoli con le grandi fa sempre bene, ma anche in casa propria la stanchezza si farà sentire, e contro ci sarà una squadra che non ha “distrazioni”, che deve badare solo a far bene in campionato, per poi godere dei turni di coppa in futuro. Il tallone d’Achille della Juventus può essere il lato sinistro della difesa, quello ricoperto da Giorgio Chiellini: contro la velocità di Maggio potrà sfruttare il proprio fisico, e potrebbe, quindi lasciarsi andare a qualche fallo di troppo. Lavezzi farà bene a dare man forte al numero 11 azzurro su quella corsia, dove probabilmente si giocherà la partita. Punto forte, insomma, saranno i contropiedi, poiché Marchisio e Pirlo spesso si trovano sulla trequarti, questo significherebbe lanciarsi all’attacco ed avere l’opportunità di sfruttare la propria velocità contro difensori più lenti o troppo stanchi, poiché stanno riprendendo le posizioni dopo la cavalcata offensiva. Sarà un grande match, dove ambedue potrebbero spuntarla, ma Napoli sa dare una mano ai propri beniamini, facendosi sentire e dando quella spinta contro la quale neanche le regine della Serie A hanno potuto nulla.

Arbitro del posticipo sarà il signor Paolo Tagliavento di Terni.

Napoli (3-4-2-1):

De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Dzemaili, Zuniga; Hamsik, Lavezzi; Cavani. 

A disposizione: Rosati, Fernandez, Fideleff, Dossena, Mascara, Pandev, Lucarelli.

All. Mazzarri

Juventus (4-2-3-1):

Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Pirlo, Marchisio; Pepe, Vidal, Vucinic; Matri.

 A disposizione: Storari, De Ceglie, Pazienza, Estigarribia, Elia, Krasic, Del Piero.

 All. Conte

 

Emanuele Romolo Criscuolo

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