Si torna allo stadio San Paolo per la quinta (calcolando anche la prima saltata) giornata di Serie A, e l’anticipo di domani sera vedrà il Napoli, reduce dalla sconfitta subita dal Chievo Verona, contro la Fiorentina che ha avuto la meglio sul Parma per ben tre reti a zero. Il turno infrasettimanale ha interrotto l’imbattibilità della squadra azzurra che dall’inizio del campionato aveva totalizzato sei punti in due partite, ma la squadra di Domenico Di Carlo, nonostante fosse orfana di Sergio Pellissier, è riuscita a non sbagliare dove anche i campioni in carica del Milan avevano clamorosamente fallito.
Gli ospiti si presenteranno al San Paolo con un’importantissima assenza, quella di Alberto Gilardino: anche se gli accertamenti hanno allontanato le ipotesi più negative, l’attaccante della Fiorentina e della Nazionale Italiana tornerà disponibile solo a novembre. In sua vece si potrebbe presentare un…”Tanque” sul terreno di gioco. No, non è l’ex azzurro German Denis (e forse è meglio così, visto le prestazioni che sta ottenendo con la sua Atalanta), ma il nuovo arrivato Santiago Silva, che vanta lo stesso soprannome dell’argentino. L’attaccante è deciso a fare bene, ed è anche sicuro di siglare una rete al San Paolo per poter così “esultare a modo suo”, ma la sua presenza dal primo minuto è messa in discussione dalla possibilità di vedere rivoluzionato l’attacco, con Vargas sulla sinistra, Cerci sulla destra e Jovetic nel ruolo di prima punta. Il tecnico Sinisa Mihajlovic potrà contare, infatti, sul talento dei due giovani attaccanti, uomini chiave della vittoria della squadra sul Parma. Jojo, come viene chiamato il montenegrino, ha regalato una prestazione davvero eccellente, ed andando anche in rete per ben due volte avrà sicuramente acceso le speranze dei tifosi di non assistere ad un altro campionato deludente (se non addirittura anonimo) come quello dello scorso anno. A centrocampo, invece, è tempo di vedere nello stadio azzurro uno dei possibili acquisti del futuro prossimo, anche se rumours di trasferimento sono stati percepiti nel mercato estivo: trattasi di Riccardo Montolivo, che per un periodo è stato accostato al Napoli e che sembra che già a gennaio debba sistemarsi in una nuova squadra, con le grandi della Serie A che gli fanno la corte. Accanto al faro di centrocampo anche della Nazionale si vedranno l’ex Lazio Behrami e un pupillo di Allegri, il quale lo voleva anche al Milan, Andrea Lazzari; da notare che uno dei due potrebbe cedere la maglia da titolare al giocatore ex Genoa ed Inter Kharja. La linea mediana sarà comunque di tutto rispetto, vantando giocatori dai piedi buoni capaci di provare tiri da lontano e di lanciare in profondità il reparto avanzato. La difesa sarà formata dal rientrante Cassani che rileva De Silvestri, con Pasqual sull’altra corsia e Gamberini e Natali che svolgeranno il ruolo di centrali, davanti al portiere Boruc. Per Cassani si preannuncia una sfida a distanza con il suo rivale in Nazionale: lui e Christian Maggio sono i due candidati al ruolo di terzino destro nello schieramento di Prandelli. Il numero 11 azzurro per ora è in netto vantaggio, avendo regalato diverse prestazioni più che convincenti al Commissario Tecnico, e magari un’altra domani sera potrebbe dare un’ulteriore spinta verso la conferma dell’attuale gerarchia nell’Italia. Ma è da valutare la sua condizione fisica.
Nessuno si aspettava un Napoli B (come è stato forse ingiustamente definito) perfettamente in grado di sostituire il talento di Cavani o Lavezzi, ma la prestazione, come ripetuto più volte dallo stesso Walter Mazzarri, non è per nulla dispiaciuta, salvo la fase terminale delle azioni offensive. E proprio Ignacio Fideleff, l’ultimo arrivato in casa azzurra dopo aver ceduto Victor Ruiz al Valencia, nonostante abbia regalato la palla del match point a Moscardelli, è stato uno dei migliori, intervenendo con una tempistica ed un’efficacia non da tutti, specie alla prima nel campionato italiano. Il mister potrebbe concedergli un’altra possibilità e schierarlo come titolare anche domani sera contro i toscani, oppure optare per la sua panchina in favore di Federico Fernandez, anche lui reduce da una prestazione non male con il Chievo. Accanto a uno di loro torneranno i “titolarissimi” Campagnaro e il capitano Paolo Cannavaro, davanti alla porta difesa dal solito Morgan De Sanctis. Il centrocampo vanterà Inler e Gargano (Dzemaili non rientra tra i convocati, e ciò rimanda alla sua sostituzione con il Chievo) centrali con Dossena, tornato a disposizione del mister dopo il recente lutto in famiglia, sulla sinistra e uno tra Maggio e Zuniga sulla destra. Per quanto sia affascinante la proposta di sfida a distanza tra il primo e Cassani, il mister tiene conto del fatto che il terzino, che Mazzarri ha avuto anche alla Sampdoria, è uscito malconcio dalla gara al Bentegodi, e potrebbe inserire il colombiano dal primo minuto, poiché vanta una forma fisica invidiabile e tanta voglia di fare bene. In attacco torneranno i tre tenori Hamsik, Lavezzi e Cavani, due dei quali hanno tentato la rimonta mercoledì scorso, trasformata poi in un nulla di fatto. L’inserimento di Pandev, tra le altre chiavi di lettura dell’ultima partita, non deve essere letto come un innesto sbagliato, ma come una posizione da correggere: il macedone deve avere una punta di riferimento, e la mancanza di Cavani non gli ha fatto bene. Sicuramente in una posizione più arretrata potrà fare grandi cose, come del resto il suo passato ci ricorda. Tutto sembra pronto per questa sfida che rimpiange uno scontro tra due delle punte più prolifiche di questa competizione: se da un lato, infatti, ci sarà il Matador, dall’altro non si ammirerà Gilardino, che pur generando sollievo nell’animo dei tifosi e del tecnico azzurro, certo impoverisce quella che con lui sarebbe stata una sfida ancora più spettacolare.
Tirando le somme, si può prevedere una bella sfida, dove il Napoli farà bene a portarsi in vantaggio quanto prima per non dare fondo alle proprie energie, dovendo fare fronte ad una settimana ricca di emozioni, dalla sfida europea con il Villareal alla gara contro la nuova Inter targata Ranieri. Il tallone d’Achille della Fiorentina potrebbe essere la condizione fisica, che se da un lato potrebbe essere un punto debole anche della squadra di casa, deve far riflettere sulla qualità dei cambi che i partenopei hanno, a parere dei più superiore a quelli che vanta Mihajlovic. Mandare in campo l’uomo giusto può farlo chiunque, ma va sottolineato che Mazzarri ha davvero l’imbarazzo della scelta, con giocatori come Pandev e l’ex di turno Mario Santana desiderosi di riscattare l’opaca prestazione dell’ultimo turno. Inoltre, la mancanza di Gilardino potrebbe spostare Jovetic come prima punta, ed è da valutare la capacità del giocatore di giocare in quel ruolo , facendo fronte alla marcatura del più robusto Cannavaro. Ed anche se entrasse Santiago Silva il tutto sarebbe da verificare. Del resto, se Mihajlovic non lo mandasse in campo dal primo minuto potrebbe anche essere in considerazione di quanto visto contro il Parma.
Dirigerà l’incontro il signor Paolo Valeri di Roma.
NAPOLI (3-4-2-1):
De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro Fideleff; Zuniga, Inler, Gargano, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani.
A disposizione: Rosati, Fernandez, Aronica, Maggio, Mascara, Santana, Pandev.
All. Mazzarri
FIORENTINA (4-3-3):
Boruc; Cassani, Gamberini, Natali, Pasqual; Behrami, Montolivo, Lazzari; Cerci, Jovetic, Vargas.
A disposizione: Neto, De Silvestri, Nastasic, Kharja, Munari, Ljajic, Silva.
All. Mihajlovic.
Emanuele Criscuolo
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