Sesta partita in appena diciassette giorni per un Napoli che dopo le grandi prestazioni con Manchester City e Milan ha perso punti importanti con Chievo Verona e, proprio lo scorso sabato, in casa con la Fiorentina. Ora è tempo di Champions League, e la vendetta potrebbe essersi raffreddata al punto giusto. I partenopei, infatti, scenderanno domani sera sul campo del San Paolo contro il Villareal.
La squadra di Juan Carlos Garrido non ha certo brillato nelle ultime due settimane, durante le quali tra impegni nazionali e non ha ottenuto una sola vittoria per 2-0 sul Mallorca. Le restanti tre partite delle quattro disputate riportano un pareggio contro l’Athletic Bilbao e due sconfitte contro il Bayer Monaco e il sicuramente più abbordabile Granada. Tuttavia non sono i risultati ad intimorire l’allenatore, bensì la lista degli indisponibili. Tra squalificati ed infortunati, infatti, rientrano non molti nomi, che però rivestono ruoli determinanti all’interno del loro organico. Partendo dall’unico squalificato, quel Borja Valero che ha stregato i tifosi e gli osservatori azzurri lo scorso anno nei due incontri di Europa League, che lascia un vuoto nel centrocampo difficilmente colmabile proprio per le sue qualità di tuttofare, si arriva alle assenze per infortunio di Angel, Marco Ruben malconcio dopo l’ultima incontro della Liga, e il nome di colui che, nonostante non al massimo della condizione è stato convocato ugualmente e sarà l’osservato speciale: Giuseppe Rossi. Si potrebbero scrivere pagine e pagine per raccontare la love story tra il “pepito” e la società di De Laurentiis, ma alla fine dei giochi, l’attaccante italiano fa parte ancora dei sottomarini gialli, e domani sera potrebbe invogliare ulteriormente il patron del Napoli ad acquistarlo, se non a gennaio, nella finestra di mercato del prossimo giugno. Stando così le cose, davanti al portiere Diego Lopez si predisporrà una difesa a quattro arricchita, quest’anno, da Cristian Zapata; l’ex Udinese che in questo inizio di stagione ha deluso le aspettative di tifosi e allenatore formerà il quartetto con Marchena (capace di fare anche il mediano), Musacchio e Oriol. A centrocampo in assenza dei sopra citati (e ricordiamo che uno di loro, Borja Valero, è stato a lungo trattato proprio dal Napoli) si posizioneranno Senna, Bruno e Perez affiancati dal nuovo acquisto De Guzman, che il Napoli ha avuto modo già di studiare nel trofeo “Ciutat” al quale ha partecipato proprio in terra iberica contro il Mallorca, lo scorso agosto. Più avanti, Garrido ha predisposto Cani come trequartista, dietro all’unica punta Nilmar, che non è al top della forma. Si tratta, ovviamente, di una formazione molto rimaneggiata, priva del proprio motore di centrocampo e con le due punte che non potranno rendere quanto vorrebbero, ma che potrà essere modificata, proprio nel settore offensivo, qualora i ripetuti controlli di condizione di Rossi dovessero dare l’ok per la sua discesa in campo dal primo minuto. Facile, nella situazione in cui si trovano gli avversari degli azzurri, immaginare quale sia il loro schema di gioco: muro difensivo per neutralizzare il gioco di Lavezzi e compagni, magari con un esperto Marchena a marcare Cavani, per poi tentare qualche sortita offensiva sulla base del contropiede. Il loro modulo dovrebbe parlare chiaro, a Napoli per non perdere, ottenere un pareggio senza i propri big sarebbe ottima cosa, per poi giocarsi le proprie carte al rientro degli attuali indisponibili.
Se da un lato il Villareal deve evitare altri passi falsi, dall’altro abbiamo un Napoli che ha già dimostrato di potersela giocare anche con contingenti sulla carta magari più forti. La partita con il Manchester City ha dimostrato che gli azzurri se la giocheranno fino all’ultimo con chiunque, siano gli avversari i Citizens di Mancini oppure gli spagnoli alle dipendenze di Garrido. Per il secondo turno di questo che a parere unanime è stato definito il gruppo più equilibrato e bello del sorteggio di Champions, anche il tecnico del Napoli dovrà fare a meno di qualche giocatore, uno su tutti Christian Maggio. Il terzino destro si è infortunato contro il Chievo, ed era stato lasciato a riposo con la Fiorentina proprio per averlo a disposizione domani sera, ma l’entità del problema è tale da costringerlo a stare lontano dal campo anche contro i sottomarini gialli. A questo punto è da sperare, come detto dal tecnico in conferenza stampa, che il calciatore possa essere disponibile per la gara di sabato contro l’Inter. Out anche Blerim Dzemaili per un problema alla caviglia, rimediato sempre nel match giocato al Bentegodi, cosa che indispettisce un Mazzarri che comunque è pronto a correre ai ripari. Con queste assenze, a centrocampo dovrebbero posizionarsi Zuniga e Dossena sulle fasce, con Gargano e Inler al centro, davanti alla difesa composta da De Sanctis in porta con Cannavaro, Aronica, e uno tra Federico Fernandez e Hugo Campagnaro. Quest’ultimo dubbio, più che per fattori tecnici, è dovuto alla vista del numero 14 azzurro malconcio dopo la sfida con la Fiorentina, e questo potrebbe vedere l’innesto del giovane argentino. Sull’altro lato non si rischia, invece: per quanto Ignacio Fideleff abbia disputato due partite convincenti (errore fatale contro il Chievo a parte), il mister del Napoli preferisce andare sul sicuro e schierare un uomo come Aronica, d’esperienza, che è riuscito già a tenere testa alle varie sortite offensive di Sergio Aguero e compagni, due settimane fa. Lì davanti i tre tenori dovranno svolgere il loro lavoro al meglio, per portare a casa una vittoria che saprebbe di vendetta. Spazio dunque al trio delle meraviglie Hamsik-Lavezzi-Cavani, che ha fatto sempre bene quando schierato in campo dal primo minuto. Sarà bene sfruttare più la velocità che il gioco aereo, conoscendo le capacità di Marchena e Zapata, e questo sarà sicuramente qualcosa di cui si occuperà il “pocho”: il numero 22, che ha tranquillizzato tutti sulle proprie condizioni, è apparso al fianco di Mazzarri in conferenza stampa con atteggiamento sereno, soprattutto alla domanda sui difetti del mister che ha generato la risposta “i suoi capelli”. Per l’argentino “E’ una rivincita? No. E’ una partita in più dove i tre punti serviranno per passare il turno, perchè è quello che vogliamo”. Nonostante anche lui sicuramente ricorderà quel 24 febbraio che ha distrutto i sogni europei della società azzurra, le parole di Lavezzi sottolineano quanto sia importante portare i tre punti a casa senza guardare al passato. Ora ha, con i suoi compagni, la possibilità di dare un bel “taglio” alle aspirazioni spagnole (e, tanto per restare in tema, se lui e i suoi compagni dovessero raggiungere traguardi importanti, potrebbe anche candidarsi come hair stylist di Mazzarri): difficile immaginare che non impiegheranno tutte le proprie energie.
Il Villareal non può sbagliare, servono punti per poter considerare i due ceffoni presi in casa dal Bayer un errore di percorso, ma il Napoli non deve lasciarsi sfuggire questa opportunità, probabilmente irripetibile: l’avversario è alla portata, ed il suo tallone d’Achille è l’impossibilità di non vantare i propri campioni o di averli al 50% della propria condizione. Vincere domani sera significherebbe andare a quattro punti, stando poi a vedere che risultato produrrà la supersfida tra i tedeschi e il Manchester City; inoltre, si lascerebbe il Villareal a quota zero, aumentando quindi le possibilità di continuare il percorso in una delle due competizioni (la terza classificata “scenderebbe” in Europa League, ma perché non puntare più in alto?) che farebbe della stagione azzurra l’ennesimo passo avanti per portare la squadra tra le grandi non solo d’Italia, ma di tutta Europa.
Arbitrerà l’incontro il signor Frank De Bleeckere, di nazionalità belga.
NAPOLI 3-4-2-1:
De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica – Zuniga, Inler, Gargano, Dossena -Hamsik, Lavezzi, Cavani.
In Panchina: Rosati, Fernandez, Fideleff, Santana, Dzemaili, Mascara, Pandev .
Allenatore: Walter Mazzarri.
VILLAREAL 4-4-1-1:
Diego Lopez, Zapata, Marchena , Musacchio, Oriol – De Guzman, Senna, Bruno, Pèrez – Cani, Nilmar.
In Panchina: Cèsar, Mario, Gonzalo, Català, Camunas, Wakaso, Rossi.
Allenatore: Juan Carlos Garrido.
Emanuele Criscuolo
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