Seconda prova del Napoli versione “boia”, che dopo essere stato giustiziere del Lecce, e nello specifico dell’allenatore Eusebio Di Francesco, poi esonerato, indosserà questi crudeli panni ancora una volta, contro il Villareal assai deludente. Ultimo round di questo appassionante girone, che ha visto una squadra imporsi sulle altre, il Bayern Monaco, ed altre due, i parteopei e il Manchester City, che fino all’ultimo faranno a pugni per aggiudicarsi il secondo pass per gli ottavi di finale.
Da Napoli parte una compagine che vuole disputare 90 minuti da grande squadra: imporsi su questi spagnoli che sicuramente non vorranno deludere completamente i propri tifosi, salutando questa edizione di Champions League a punteggio zero, potrebbe riportare qualche complicazione, e servirà la squadra migliore. Il tecnico Walter Mazzarri dovrebbe schierare i titolarissimi, ma mai come questa volta la scelta è difficile, viste le recenti prestazioni di diversi giocatori, uno su tutti Goran Pandev. Così, davanti ai pali difesi da Morgan De Sanctis, Cannavaro e Campagnaro recupereranno la maglia titolare ceduta a Fernandez e Fideleff, per essere al 100% in grado di inibire l’offensiva dei sottomarini gialli. A centrocampo tornano in scena Gargano e Inler, con uno dei protagonisti dell’ultimo incontro di Serie A, Blerim Dzemaili, che dovrà almeno per l’inizio della partita accomodarsi in panchina. La sua predisposizione alla fase offensiva potrebbe non essere necessaria nei primi minuti di gioco, in quanto rischierebbe di sbilanciare la formazione e creare spazi facili da aggredire per gli avversari. Padrone indiscusso della corsia destra azzurra sarà ancora una volta Christian Maggio, pronto a supportare la difesa nelle fasi passive di gioco e di spingersi fino a dove il campo consente per servire assist, a meno che, come è solito fare, non voglia addentrarsi di persona nell’area di rigore. Sull’out sinistro invece il tecnico toscano ha un dubbio da sciogliere: Zuniga e Dossena si giocano il posto tra gli undici che scenderanno in campo, e per ora il colombiano è favorito sull’italiano ex Liverpool. Avendo caratteristiche diverse, l’impiego di uno a discapito dell’altro potrebbe essere un chiaro messaggio su come Mazzarri intenda giocare questo match. Davanti Pandev dovrebbe pagare la fiducia che tutti, tecnico in primis, ripongono nei “tre tenori”, e così verrà dato spazio a Hamsik e Lavezzi dietro all’unica punta Edinson Cavani. Questi tre giocatori hanno dimostrato di poter scardinare qualunque difesa, sia per corsie centrali che esterne, ma la recente condizione del giocatore in prestito dall’Inter avrà sicuramente creato qualche grattacapo al mister azzurro, che comunque non dovrebbe escludere a priori un suo utilizzo qualora la partita si mettesse male o non si riuscisse a sbloccare. Non dimentichiamo che il Napoli deve si ottenere tre punti dall’incontro del Madrigal, ma deve anche dare un occhio a ciò che succederà a Manchester, con i padroni di casa che devono necessariamente vincere, per sperare nel miracolo, contro un Bayern Monaco che potrebbe anche dare vita facile ai suoi avversari, potendosi permettere di far riposare i propri assi in vista della trasferta con lo Stoccarda in Bundesliga.
Il Villareal non ha mantenuto le aspettative di questi tre mesi di Liga e di Champions League: doveva essere la terza forza di questo girone, e invece rischia di chiuderlo a zero punti, qualora il Napoli riesca nella sua “piratesca” impresa; doveva in campionato continuare quel percorso intrapreso negli ultimi anni, ma le cose son cambiate, la dea della fortuna ha smesso di assistere questa squadra che dopo aver perso per diverso tempo Nilmar e Borja Valero, ora ha recuperato questi due calciatori ma ha perso il suo più prezioso gioiello: Giuseppe Rossi, per il quale la stagione dovrebbe essere terminata. Ora i sottomarini gialli ricoprono la quindicesima posizione in campionato, con la media di un punto a gara in 14 partite. Il tecnico Garrido respira aria di esonero, ma non sarà quella di domani sera la sua ultima partita sulla panchina di questa squadra. Parte degli insuccessi ottenuti sino ad ora vanno attribuiti alle visite dei propri calciatori in infermeria, che hanno impoverito la rosa rendendola non competitiva quanto quella delle stagioni precedenti. Per il peggior momento del Villareal negli ultimi dieci anni, stando a quanto denunciano i giornali spagnoli, l’allenatore recupera i già citati Nilmar, Cani e Zapata. Di conseguenza, davanti al portiere Diego Lopez, i quattro difensori dovrebbero essere Angel e Oriol sugli esterni, con Gonzalo Rodriguez e Musacchio al centro. Sulla linea mediana Bruno e Marchena avranno il compito di dettare i tempi, in modo da servire i trequartisti Borja Valero, Cani e De Guzman, che si disporranno alle spalle dell’unica punta Nilmar. Questo modulo richiama quello schierato dal Bayern Monaco che ha sconfitto il Napoli e anche quello del Manchester City che invece da Napoli è tornato a casa a mani vuote. Questo è un esempio lampante di quanto conti, per un modulo del genere, l’efficienza della punta centrale: sulla carta i due contingenti vantano trequartisti di fama mondiale, ma Gomez è riuscito lì dove Dzeko invece ha fallito. Nilmar, tra le altre cose, non ha le caratteristiche dei due colossi, è più piccolo, più veloce e forse dotato di maggiore fantasia. Potrebbe creare spazi, giocare più da sponda che da finalizzatore, così da permettere ai compagni di reparto di inserirsi nelle brecce ottenute dai suoi movimenti. Garrido vorrà ottenere il “punto della bandiera”, anche se sul suo futuro non preme il risultato di domani, ma quello con il Real Sociedad nel prossimo incontro di Liga.
I bookmakers prevedono una vittoria scontata del Napoli, ma occhio all’orgoglio spagnolo, che rischia di rovinare la festa ai tifosi azzurri, in primis al presidente De Laurentiis. Il tallone d’Achille di questo Villareal sono le assenze, che hanno generato un iter nazionale ed europeo decisamente deludente, che ha relegato questa squadra in una posizione nella classifica del campionato che non le spetta; provando a fare un paragone forse azzardato, il Villareal di questo anno è sulla strada della Sampdoria della scorsa stagione, ma sarebbe esagerato prevedere un tracollo come quello dei blucerchiati. Vero è però che sarebbe una bella beffa assistere alla rinascita di questa squadra proprio domani sera, in una competizione che ormai non la riguarda più e contro un Napoli che, invece, nel’Europa che conta vuole metterci le radici.
Dirigerà l’incontro l’arbitro norvegese Svein Oddvar Moen.
Villarreal (4-2-3-1):
Diego Lopez; Angel, Musacchio, Gonzalo, Oriol; Bruno, Marchena; Borja Valero, Cani, De Guzman; Nilmar.
A disposizione: Cesar, Mario Gaspar, Zapata, Senna, Wakasu, Joselu, Marco Ruben.
Allenatore: Garrido.
Napoli (3-4-2-1):
De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Inler, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani.
A disposizione: Rosati, Fernandez, Zuniga, Dzemaili, Mascara, Santana, Pandev.
Allenatore: Mazzarri.
Emanuele Romolo Criscuolo
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