Avuto l’accesso agli Ottavi di Finale di Champions League, il Napoli corsaro in quel del Madrigal, che si è dato all’arrembaggio contro il Villareal imponendosi per due reti a zero, rendendo inutile il risultato che nel frattempo si sviluppava tra Manchester City e Bayern Monaco, cambia rotta, stavolta direzione Novara: da qui in poi ci si può dedicare esclusivamente al campionato, e si ha la possibilità di portare all’ombra del Vesuvio tutti i 9 punti in palio nelle prossime partite, che magari con qualche risultato favore da altri campi ridurrebbe la distanza dalla vetta.
Water Mazzarri, che mercoledì è stato protagonista di un brutto episodio che ha determinato anche la sua esplulsione, in conferenza stampa ha confermato i vari dubbi che ha nello schieramento di domani sera. Tutto sta nel valutare le condizioni dei calciatori che hanno dato il massimo contro gli spagnoli a metà settimana. Di conseguenza, con in porta De Sanctis, la difesa sarà composta da Cannavaro e Aronica, con uno tra Campagnaro e Federico Fernandez. Il numero 14 argentino potrebbe avere bisogno di rifiatare, e così è pronto a sostituirlo il giovane ragazzo che fino ad ora ha fatto vedere cose abbastanza interessanti in chiave futura. Da verificare saranno comunque le condizioni anche le condizioni dei suoi compagni di reparto. A centrocampo la coppia titolare composta da Gargano e Inler è colpita da influenza, e non essendo stato convocato Mario Santana, che in determinate occasioni ha ricoperto il ruolo di mediano, ma soprattutto con Donadel ancora non pervenuto, accanto a Dzemaili potrebbe schierarsi Marek Hamsik in versione mediano: occhio, in questo caso, cercare di non restare scoperti in quella fetta di campo, visto che sia lo svizzero che lo slovacco sono molto predisposti alle sortite offensive. Gli out azzurri verranno percorsi da Dossena sulla sinistra, che recupera il suo ruolo dopo il turno di Champions, e da uno tra Maggio e Zuniga sulla destra, che comunque dovrebbero dare vita ad una sorta di staffetta, con l’italiano ex Sampdoria prima e il colombiano poi. In quest’ottica si sarebbe liberato un posto sulla trequarti, posto che Goran Pandev ha ormai dimostrato di “poter” pretendere, viste le sue recenti prestazioni che hanno definitivamente oscurato sia Santana, quando disponibile, che Mascara, quando convocato. Accanto a lui si sistemerà Ezequiel Lavezzi, dietro al solito Edinson Cavani. Per la verità, quella di domani sera potrebbe essere la volta buona per l’ex gioiellino del Catania, che potrebbe sfruttare la stanchezza (più che giustificata) di uno tra il Pocho e il Matador: ottima opportunità, contro un avversario si ostico ma sulla carta non all’altezza di altri avversari, per questo ragazzo che ormai sembra quasi essere ai margini dei piani di Mazzarri.
Per il tecnico Attilio Tesser si profila una serata abbastanza dura, tesi avvalorata dall’assenza di un perno del reparto offensivo come Meggiorini (squalificato). Oltre a lui, mancherà di sicuro Paci, mentre le condizioni dell’altro difensore centrale, Centurioni, non lasciano ben sperare. L’ex difensore del Parma occupa un posto in infermeria, in compagnia di Morimoto e Lisuzzo, e quindi il consueto 4-3-2-1 potrebbe subire una trasformazione, mutando in un 5-3-2 che avrebbe un compito chiaro: bloccare gli esterni degli avversari. Con Ujkani in porta, la formazione avrà Morganella e Gemiti sugli esterni, e Coubronne (se Centurioni non dovesse farcela) in compagnia di Ludi. Nel caso in cui Tesser preferisse un uomo in più in difesa, si vedrebbe oltre ai già citati anche Dellafiore. A centrocampo i tre della linea mediana saranno Porcari, Radovanovic e Rigoni, che suggeriranno i trequartisti Pinardi e Mazzarani. L’unica punta dovrebbe essere Rubino. Certo è che questa squadra che ha sorpreso tutti quella sera che la vide imporsi su una disastrosa Inter per ben 3-1 ha perso molti elementi, tutti importantissimi per i propri schemi. Ciò potrebbe indurre la squadra a puntare al pareggio contro un avversario in questo momento molto temibile, poiché trascinato dall’entusiasmo di un’impresa storica, che ha portato questi ragazzi a risultati raggiunti dal dio Maradona.
Al Piola, in sostanza, si dovrebbe assistere ad un incontro totalmente gestito dal Napoli, dove il Novara attenderà e sfrutterà le ripartenze: con le assenze che tocca gestire ai padroni di casa, è davvero molto difficile pensare ad un match aperto. In più una qualità che avvalora questa chiave di lettura della partita di domani sera è la grande corsa che questa squadra è in grado di offrire: in termini pugilistici, quasi un montante (quello azzurro), veloce e potente, contro un jab parecchio difficile da schivare. Il tallone d’Achille del Novara sono le varie indisponibilità che capitano nel momento sbagliato, contro un Napoli che adesso è più che mai a caccia di punti: la squadra azzurra vuole ritornare ai vertici di questa competizione, forse neanche per giocarsi il primissimo posto, ma per poter dire la sua sulla qualificazione in Champions League. Quest’anno saranno tre le italiane che prepareranno le valigie per l’Europa che conta, e con così tante squadre a contendersi quei posti, la Serie A si può dire che non è mai stata così bella.
Dirigerà l’incontro il signor Andrea De Marco della sezione di Chiavari.
NOVARA (4-3-2-1):
Ujkani; Morganella, Ludi, Coubronne, Gemiti; Porcari, Radovanovic, M.Rigoni; Pinardi, Mazzarani; Rubino
A disposizione: Fontana, Centurioni, Dellafiore, Pesce, Marianini, Giorgi, Granoche, Jeda.
All. Tesser
NAPOLI (3-4-2-1):
De Sanctis; Fernandez, Cannavaro, Aronica; Maggio, Hamsik, Dzemaili, Dossena; Lavezzi, Pandev; Cavani.
A disposizione: Rosati, Campagnaro, Fideleff, Zuniga, Inler, Gargano, Mascara.
All. Mazzarri
Emanuele Romolo Criscuolo
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