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Scopriamo il tallone d’Achille del Manchester City!

Ventuno anni. Per tutto questo tempo Napoli ed il Napoli hanno guardato la televisione il martedì ed il mercoledì sera, magari hanno guardato gli anni del Real “galactico”, la vecchia Juve, l’era Milan o ancora il recente dominio blaugrana, per non parlare della stagione perfetta dell’Inter targata Mourinho. Dopo tutto questo tempo anche il Napoli avrà la possibilità di dire la sua nella competizione europea più importante, e lo farà partendo da una sfida che ha il sapore di un mercoledì da campioni: gli azzurri volano in Inghilterra, a caccia del Manchester City.
I Citizens vantano nel loro organico un giocatore considerato la promessa del calcio italiano, Mario Balotelli. Super Mario, tuttavia, nell’ultimo incontro internazionale del team ha rimediato una squalifica che dovrà scontare proprio contro la squadra italiana. L’ex attaccante dell’Inter non è il solo italiano nel City: Roberto Mancini, ex tecnico proprio dei nerazzurri, quest’anno ha tutte le carte in regola per portare la sua squadra ad ottenere qualcosa di importante, sia in campionato che su suolo internazionale.
Per la prima notte di Champions League Mancini dunque non avrà a disposizione Balotelli, ma oltre a lui potrebbe fare a meno anche di altri talenti, stavolta però per scelta del mister. In conferenza stampa ha ammesso che pur volendo centrare quanto prima gli ottavi di finale, lascerà a riposo i giocatori più utilizzati in queste prime settimane, quasi sicura la panchina, quindi, di Dzeko, Kolarov e di uno dei grandi acquisti di questa estate: Samir Nasri. Il francesino, come i suoi compagni potrebbe entrare in partita durante la seconda frazione di gara qualora ci fosse da sistemare qualcosa nella formazione. Non dimentichiamo che, proprio come il Napoli, il Manchester City aspetta da molto tempo di sentire l’ormai proverbiale musica della competizione che mette in palio il trofeo dalle grandi orecchie; l’unica differenza è che l’attesa è lunga il doppio di quella della squadra partenopea. Sono ben quarantadue, infatti, gli anni che separano questa società dalla sua ultima partecipazione, avvenuta nella stagione 1968-’69. Animi quanto più tranquilli è possibile, dunque, ma la tensione si farà certamente sentire. La formazione che scenderà in campo dovrebbe vedere il portierone Joe Hart, impaziente per questo debutto, con una difesa a quattro composta dal rapidissimo terzino Clichy a sinistra, da Micah Richards che sembra avere più possibilità di Zabaleta a destra, ed al centro dalla coppia Lescott-Kompany. A centrocampo il tandem sarà composto da Barry o De Jong ( ma è probabile anche una staffetta dei due che non sono al massimo della forma) e Yaya Tourè, dietro al terzetto, formato da Milner, Silva e Tevez che suggerirà proprio il connazionale di quest’ultimo: Sergio Aguero. Sicuramente il più importante colpo di questa squadra sfiderà dunque l’avversario Ezequiel Lavezzi in una sfida tutta argentina: il genero di Maradona ha regalato ai suoi la vittoria contro il Wigan realizzando una tripletta, mentre il numero 22 azzurro risponde con un gol al Cesena ed una prestazione niente male. Il Pocho contro il Kun: la sfida è aperta!

Se mettiamo a confronto questo Napoli con l’ultimo che si è visto in Champions League quel 7 novembre del 1990, durante il quale gli azzurri uscirono ai rigori contro lo Spartak Mosca, l’impazienza aumenta: niente Galli, Ferrara, Crippa o Zola, questo è vero, ma gli attuali giocatori non sembra vogliano far rimpiangere quei campioni. Mazzarri prima di partire per l’Inghilterra ha svolto la consueta seduta di allenamento, quasi promettendo segretezza sulla formazione. L’obiettivo resta comunque giocarsela con tutti, senza timore dell’avversario, sia esso il dispendioso Manchester City targato sceicco Mubarak o il nostro “killer” sportivo dello scorso anno, il Villareal del “pepito” Rossi, o sia ancora il temibile Bayern Monaco reduce da quella vittoria in Bundesliga per 7-0 che certo spaventa un po’ tutti. In chiave di esperimenti, la prova con il Cesena è tornata molto utile a Mazzarri, che ha apprezzato la prestazione della coppia svizzera di centrocampo e anche di Santana, per quanto l’innesto di Marek Hamsik abbia dato la svolta alla partita. Per la sfida all’Etihad Stadium il Napoli potrebbe presentarsi con De Sanctis in porta, il capitano Cannavaro, Hugo Campagnaro e uno tra Aronica e Fernandez a completare il terzetto: secondo chi scenderà in campo tra i due, il difensore andato in rete contro il Cesena si posizionerà a destra o a sinistra della difesa. A centrocampo la linea mediana vedrà Inler in coppia con uno tra Dzemaili e Gargano, vista l’indisponibilità di Donadel, fuori per infortunio. Sulle corsie esterne galopperanno Maggio e Dossena, anche se quest’ultimo è in ballottaggio con Zuniga. Il tridente offensivo è formato da quei tre che tanto piacciono a Mancini, che in una recente intervista ha ammesso che, se dipendesse da lui, porterebbe tutti e tre in Inghilterra: Lavezzi ed Hamsik si sistemeranno dietro all’unica punta, Edinson Cavani, a caccia di una prestazione migliore di quella effettuata nell’ultimo incontro di Serie A. L’uruguaiano non si è fermato un attimo quest’anno, avendo partecipato anche alla Coppa America e avendo rimediato un infortunio dal quale si è rimesso molto velocemente, e in quest’ottica si capisce che il Matador non può essere sempre impeccabile. E pensare che il nostro numero 7 avrebbe potuto avere un compagno di squadra tra quelli contro cui giocherà domani sera: stando a quanto rivelato da Giacomo Petralito, intermediario italiano di Eden Dzeko, il primo nel “bel paese” ad essersi interessato alla titanica punta centrale è stato proprio il patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis. Certo la sua presenza avrebbe richiesto un modulo di gioco differente, ma chi non lo avrebbe visto bene in maglia azzurra?

Insomma, grandi giocatori sul campo, personaggi di tutto rispetto ad assistere alla partita, dal sindaco di Napoli De Magistris ad arrivare al Commissario Tecnico della nazionale inglese, Fabio Capello. L’Europa che conta attira, ed è ora che anche il Napoli mostri le proprie qualità. Il tallone d’Achille di questo temibile avversario potrebbe sembrare difficile da trovare, ma la tensione del debutto in casa può giocare brutti scherzi, ed il Napoli farà molto bene a sfruttare qualsiasi errore dei citizens. Inoltre questa squadra non sempre è stata vista come un gruppo compatto, e diversi esperti hanno affermato quanto sia meno squadra del Napoli: lasciare tutto nelle mani del talento individuale non sempre ripaga, specie se l’asso in questione non becca la serata giusta. Infine si tenga presente che il Napoli scende con i titolarissimi, mentre Mancini ha deciso di risparmiare, almeno per l’inizio, diversi giocatori importanti del suo team. Questo potrebbe dare al Napoli il giusto tempo per imporre il suo gioco e magari sfruttare velocità del suo reparto offensivo, decisamente più veloce (Clichy a parte) della difesa inglese.

Il Napoli è a caccia di gloria in Inghilterra, tre punti in un girone del genere significano davvero tanto: riuscirà Lavezzi, giocatore al quale è stato dedicato lo stesso coro una volta appartenuto al leggendario numero 10 del Napoli, Diego Armando Maradona, a battere in questa sfida a distanza proprio il genero del Pibe de Oro?

Dirigerà l’incontro lo svedese Jonas Eriksson.

 

MANCHESTER CITY (4-2-3-1): Hart; Richards, Kompany, Lescott, Clichy; Barry, Yaya Tourè; Milner, Silva, Tevez; Aguero

A disposizione: Pantilimon, Zabaleta, Kolarov, De Jong, Johnson, Nasri, Dzeko.

All. Mancini

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Gargano, Dossena; Lavezzi, Hamsik; Cavani.

A disposizione: Rosati, Fernandez, Zuniga, Dzemaili, Santana, Mascara, Pandev.

All. Mazzarri

Emanuele Criscuolo

 

 

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