Un nuovo serale, stavolta in posticipo, vedrà il Napoli ospite a Novara. I piemontesi non navigano propriamente in buone acque, essendo terzultimi con 10 punti, eppure non erano partiti niente male al principio del campionato, infliggendo anche all’Inter un sonoro 3-1 nell’anticipo della 4 giornata. Poi sono sopraggiunte le difficoltà per questa neopromossa, tornata nella massima serie dopo 55 anni. E dire che questa “provinciale” ha annoverato tra le sue fila un nome prestigiosissimo: Silvio Piola, storico attaccante della Nazionale italiana di Vittorio Pozzo negli anni ’30, e che nel campionato 1951-52, all’età di 38 anni segnò con la maglia novarese ben 18 gol! Al centravanti padovano è intitolato lo stadio degli “Azzurri”, il cui terreno di gioco è in erba sintetica, sulla quale il Napoli ha già giocato alla prima giornata, in quel di Cesena.
Partita che capita in un momento senza dubbio delicato per l’undici piemontese, reduce da una pesante sconfitta all’Olimpico contro la Lazio, il Diesse Mauro Pederzoli lo dice a chiare lettere: “Preferirei incontrare un’altra squadra in questo momento”. Non ci sarà la punta Meggiorini, cui sono stati confermati i tre turni di squalifica da scontare, Lisuzzo è ancora infortunato e dovrebbe ritornare disponibile non prima di due mesi. Uno tra Radovanovic e Porcari potrebbe far spazio a Marianini nella corsia di interno destro, mentre non è esclusa la presenza di Morganella, l’elvetico, grazie al quale, il match avrà un po’ il sapore di un “derby svizzero”, la presenza di Pablo Granoche, invece, conferirà al confronto una coloritura uruguagia. Forti dubbi ancora permangono per Paci e Morimoto, anche se il test della partitella odierna a Novarello è stato soddisfacente.
E dunque gli azzurri di Piemonte, nonostante il divario con gli azzurri partenopei, sembra proprio non abbiano alcuna intenzione di recitare la parte del “materasso”. E’ il capitano Rubino a dar la scossa ai suoi: “Contro il Napoli puntiamo a rialzarci immediatamente, faremo la nostra parte”. “Speriamo che il Napoli festeggi ancora per qualche giorno così da lasciare qualche punto…” – è la replica di Moreno Ferrario, storico difensore del Napoli di Maradona, oggi osservatore novarese e grandissimo amico di Attilio Tesser da una trentina d’anni. Un’amicizia tra i due ex giocatori del Napoli, nata e consolidatasi quando entrambi erano schierati nella linea difensiva agli ordini di Luis Vinicio. Quel Napoli non conseguì buoni risultati a fine stagione e “‘O Lione” lasciò la guida tecnica anzitempo rassegnando le dimissioni, ma ebbe il grande merito di dare fiducia a quel ragazzo poco più che ventenne che diede prova delle sue doti notevoli di terzino fluidificante sinistro, vestendo in quell’anno anche l’azzurro della Nazionale italiana under 21. Timido e quasi spaurito allora, oggi il Mister del Novara è in maniera diametralmente opposta dotato di grinta da vendere; una grinta che sa infondere ai suoi ragazzi e che traspare dalle dichiarazioni rilasciate da lui in settimana: “Sarà una gara difficile ma dobbiamo dimostrare di aver carattere e se il Napoli è un avversario tonico noi certo non saremo da meno.” Le sue parole ricordano una legge dello sport: quella di rispettare gli avversari e non sottovalutarli mai, una legge che vale anche per questa sfida che sa di storia e che torna dopo un “ritardo” di 56 anni.
Servizio a cura di Maria Villani
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