Napoli, scopriamo il tallone d’Achille del Cesena!

Tempo di far rotolare il pallone della serie A, finalmente, dopo le vicende legate allo sciopero dell’A.I.C. che ci hanno negato la gioia della prima giornata di campionato. Tempo, dunque, di scoprire debolezze, tipologie di gioco e uomini da tenere d’occhio delle squadre avversarie del Napoli, a caccia di gloria in ogni dove. Insomma, è tempo di scoprire il tallone d’Achille, ed oggi, tocca al Cesena.

La squadra, affidata alle cure dell’allenatore Marco Giampaolo, dopo la conduzione, a mio avviso soddisfacente, del neo mister del Cagliari Massimo Ficcadenti, è pronta per iniziare una stagione dove si punta a raggiungere la tranquillità quanto prima. La rosa, che ha perso diversi assi come Giaccherini, Rosina e Jimenez, ma che è riuscita a mantenere (almeno per il momento) il centrocampista Marco Parolo, potrebbe anche vantare un bagaglio tecnico superiore a quello dello scorso anno, merito soprattutto della presenza dell’ex viola Adrian Mutu. Il rumeno è reduce da una stagione decisamente deludente ed è intenzionato a tornare quello di un tempo. Se la cessione dei vari giocatori ha lasciato spazi nella formazione, questi sono subito stati colmati dall’arrivo dei nuovi acquisti: da Candreva a Guana, passando per Ghezzal, Martinez (anche lui in cerca di riscatto dopo la stagione alla Juventus) e l’ex attaccante del Brescia Eder. Insomma, per la formazione bianco-nera Giampaolo potrebbe predisporre un 4-3-3, con Parolo, Colucci e Candreva pronti a contrastare gli avversari, e con tre attaccanti per avere la parità numerica con il reparto difensivo del Napoli, al quale faranno sicuramente comodo i disimpegni dei centrocampisti e degli esterni. Da segnalare in porta la presenza del giovane Nicola Ravaglia, che sostituisce il titolare, nonché molto più esperto, Francesco Antonioli, pronto a spegnere il 14 settembre la sua quarantaduesima candelina. Sarà lui con tutta probabilità il giocatore più vecchio della Serie A. Età che comunque ha donato al numero 1 parecchie soddisfazioni, dando l’idea di avere quattro decadi sulle spalle solo all’anagrafe.

Si chiude con una maglia bianconera, si inizia con un’altra: il Napoli di Walter Mazzarri ripartirà dai colori contro i quali si è battuta nell’ultima gara di campionato lo scorso maggio. Certo, i colori di allora appartenevano alla Juventus, questi al Cesena, ma ogni partita regala tre punti, con le grandi e con le piccole. Al Manuzzi non si vedrà Walter Gargano: il centrocampista uruguaiano non potrà sfoggiare il suo nuovo look, essendo squalificato. Il numero 23 azzurro si è visto in forte competizione con i nuovi colleghi di reparto, ed ora non ha più la certezza, come in passato, di una maglia da titolare, ma sicuramente avrà modo di far valere le sue qualità, viste le varie sfide, in Europa e non, che il Napoli è chiamato a disputare quest’anno. In realtà il reparto del centrocampo è quello messo peggio, in quanto è stato lasciato a casa anche Marco Donadel a causa di problemi fisici. Dunque, sembra scontato il tandem sulla linea mediana composto da Inler, nuovo idolo dei tifosi, e Dzemaili. La coppia svizzera farà valere le proprie ragioni sia in fase di possesso palla, sfruttando i piedi buoni, sia in fase passiva, mettendo in mostra la vena da incontrasti presente in ambedue i giocatori. Se qualcuno attendeva la discesa in campo di colui che è stato definito il “quarto tenore” resterà, ma ciò non è sicuro conoscendo Mazzarri, fortemente deluso: Goran Pandev, il colpo degli ultimi giorni di mercato, potrebbe restare in panchina, a disposizione del mister qualora la partita prenda una piega indesiderata. Certo, il fascino di vedere Hamsik, Lavezzi, Cavani e Pandev tutti assieme eccita i tifosi, ma va detto che il Napoli anche se non schiera il quarto tenore ha comunque un’orchestra di tutto rispetto, e non bisogna necessariamente rivolgersi solo ai tre davanti. Qualche esempio? Subito serviti. In porta la squadra azzurra vanterà il vice di Buffon nella nazionale italiana, la difesa ha perso un ottimo difensore quale Ruiz, passato al Valencia, ma ha acquistato un difensore argentino davvero niente male, Federico Fernandez. Il centrocampo, specie quello “made in Svizzera” di domani è un’ottima garanzia,  e del tridente offensivo forse è superfluo anche discuterne, viste le recenti dichiarazioni dei giocatori, uno su tutti Cavani a caccia di conferme. Ma se la formazione titolare offre spunti di riflessione, è la panchina il vero capolavoro di questo mercato estivo: Bigon ha fatto in modo che il Napoli possa avere si quei famosi “titolarissimi”, ma ha acquistato giocatori che non ne dovrebbero far rimpiangere la mancanza, qualora dovesse esserci. Ogni riferimento a calciatori come Donaldel, Santana, Britos, fermo per parecchio tempo ma che è stato preso dal Bologna per giocare da titolare, e quel portiere dal nome Antonio Rosati al quale è stata donata la coppa vinta contro il Mallorca, è puramente casuale. In sostanza, i presupposti per un anno di soddisfazioni ci sono.

Insomma, finalmente si gioca. Occhio alla partita che si giocherà sulle corsie esterne, dove Dossena e Maggio potranno esaltarsi tanto in attacco quanto in difesa, essendo il centrocampo avversario composto da tre centrali (potrebbe infatti essere questa la chiave della partita). Il tallone d’Achille del Cesena non è lo stadio, poiché gioca in casa, e forse neanche l’evidente divario tecnico, ma la differenza di entusiasmo: i romagnoli potranno sicuramente essere di pensiero positivo per l’inizio del campionato, ma vanno a misurarsi contro una squadra che finalmente dopo tanti anni torna a giocare la Champions League. Una squadra finita, per scherzo del destino, in un girone che la vede contro i vicecampioni di due anni fa del Bayern Monaco, con la squadra forse più promettente tra coloro che non sono le regine d’Europa, il Manchester City di Mancini, e la formazione che ha distrutto i sogni azzurri l’anno scorso, il Villareal di quel Giuseppe Rossi corteggiato ma mai arrivato all’ombra del Vesuvio. Voglia di mettersi in mostra ce n’è a volontà, unita all’entusiasmo e al talento di giocatori che, per un motivo o per un altro, hanno deciso di restare, e far vedere quanto grande può diventare questo Napoli.

Dirigerà l’incontro il signor Mauro Bergonzi di Genova.

CESENA (4-3-3): Ravaglia; Comotto, Von Bergen, Rossi, Lauro; Parolo, Guana, Candreva; Eder, Mutu, Ghezzal. A disposizione: Calderoni, Ceccarelli, Benalouane, Colucci, Malonga, Bogdani, Martinez. All. Giampaolo

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Dzemaili, Dossena; Hamsik, Lavezzi, Cavani. A disposizione: Rosati, Fideleff, Fernandez, Zuniga, Santana, Mascara, Pandev. All. Mazzarri

 

Servizio a cura di Emanuele Criscuolo

Vesux

I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo blog è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. - Tutti i diritti riservati Vietata la riproduzione parziale o totale dei contenuti di questo portale Tutti i contenuti di IamNaples possono essere utilizzati a patto di citare sempre IamNaples.it come fonte ed inserire un link o un collegamento visibile a www.iamnaples.it oppure al link dell'articolo.