Napoli-Milan, in casa dell’avversario

Secondo big match nell’arco di un mese; dopo la Juventus, stavolta al S. Paolo ed alle 20.45 ma sempre di sabato, tocca al Milan. È un’altra di quelle sfide storiche che attendono gli azzurri, che si presentano a questo appuntamento per la prima volta dopo molto tempo come i favoriti. La situazione in casa Milan non è tra le più facili: tredicesimo con 14 punti in classifica  e con un passivo di  ben 6 sconfitte, di cui proprio l’ultima, pesante, quella casalinga contro la Fiorentina, allenata dal sorprendente Montella che, proprio in questa settimana ha dichiarato di essere stato da bambino un milanista “convertitosi” poi  alla fede azzurra in età adulta. Rinnovata la fiducia ad Allegri (nel centrocampo agli ordini di Mutti-Mazzone-Galeone-Montefusco nello sfortunato anno 1997-98),  livornese di città, in contrapposizione al (quasi) concittadino di San Vincenzo, nonché avversario “al veleno”  Mazzarri,  la società rossonera  vuol tastare il polso al feeling tra la squadra ed il suo tecnico. E si incarica di far ciò il presidente Berlusconi in prima persona, atteso a Milanello alla vigilia dell’anticipo di sabato, dopo un anno di assenza. “Una visita che darà ulteriore motivazione in occasione di una partita dura” ricorda Montolivo. Il centrocampista ex viola prenderà il posto dello squalificato Ambrosini e sarà affiancato da uno tra De Jong e Nocerino. E tra i due chi sembra aver maggiormente convinto Allegri è proprio il napoletano, il quale ricorda che nel 2007 fu vicinissimo alla maglia azzurra della quale si professa sempre entusiasta.  In attacco ecco la “linea verde” formata dal duo Bojan, recuperato dopo le preoccupazioni di inizio settimana, ed El Shaarawy. L’italo-egiziano dotato anch’egli di cresta mohicana come Hamsik, autore di una bellissima rete con l’Italia  “…sarà un’autentica spina nel fianco”–  avverte Maggio, suo compagno in nazionale. Questi due giovani saranno supportati dall’esperienza di Pazzini il “Pazzo”, che fece la corte ai colori azzurri, manifestando palesemente questo  suo gradimento nel gennaio del 2009, per poi essere corteggiato dal Napoli la scorsa estate. Difficile l’impiego di Boateng dato il suo momento di scarsa forma, il che vale pure per Pato. Il Papero prova a scrollarsi di dosso l’errore del penalty sbagliato contro la Fiorentina dichiarando di non sentirsi affatto impaurito dall’eventualità di tirarne un altro al S. Paolo e di volere un Milan “cattivo” in vista di tre punti che vede alla portata dei suoi. L’attaccante brasiliano non smentisce la sua proverbiale grinta che lo portò ad  esordire a poco più di 18 anni nel 2008 proprio contro gli azzurri allora guidati da Reja; in settimana ha smentito di aver subito aggressioni mentre era alla guida della sua auto, ed ora incassa le lodi e la fiducia del compagno di squadra Acerbi: “Non ha nulla da invidiare a Cavani, anzi è proprio ai suoi livelli.” La situazione peggiore per i rossoneri è nel reparto difensivo dove il centrale Bonera, che rischia un lungo stop per via di  una lesione al bicipite femorale della coscia sinistra, si aggiunge ai nomi di Antonini ed Abate (chi lo ricorda sulla fascia destra nel neonato Napoli Soccer?) dal canto loro già in infermeria. Attesi per la giornata di domani, venerdì, i colombiani Zapata e Yepes, reduci dalla sfida internazionale nel New Jersey contro il Brasile. Lavoro tattico e partitella a campo ridotto (tranne che per i rientranti dagli impegni nazionali) nella giornata odierna agli ordini di Allegri, il quale pare orientato a  riproporre un modulo a quattro in difesa, avendo constatato il cattivo rendimento di uno schieramento a tre. Ed a proposito di difesa il difensore del Montpellier Yanga Mbiwa, ambito in estate anche dal Napoli,  ha rinnovato con il suo club per altri tre anni; la notizia è giunta proprio in serata, mentre fanno sapere dalla Spagna che sarebbe disponibile Carvalho del Real Madrid, ma a quanto pare non c’è ancora nessuna richiesta concreta da parte di Galliani. Almeno ufficialmente.