Il problema non è perdere…il problema è COME si perde!
Dall’inizio del campionato abbiamo assistito a brillanti prestazioni degli Azzurri,con le piccole, ma soprattutto con le grandi squadre. La stessa partita contro il Villareal, che ha portato poi all’eliminazione dall’Europa League, ha dimostrato quanto carattere possiede la squadra di Mazzarri, che fino all’ultimo minuto ha lottato per ottenere quella tanto sperata qualificazione.
Una squadra compatta, che, nonostante qualche ingenuità, è riuscita ad infiammare la tifoseria azzurra presente al Madrigal, e ad intimorire la squadra di casa, che in pochi minuti di fuoco ha capovolto un risultato fino al 41′ del primo tempo a favore del Napoli.
Un Napoli, in quell’occasione, sfortunato ma con una forte personalità!
La personalità. Ecco cosa è mancato alla squadra partenopea lunedì sera contro la capolista.
Sarà stata la squalifica di Lavezzi, sarà stata “l’ansia da prestazione”, sarà stata la convinzione che il risultato fosse già scritto,ma, lunedì, il Napoli non è sceso in campo!
Dopo un primo tempo al limite della sufficienza, e i soliti “errori” arbitrali, la partita è stata tutta in discesa.
Ma stavolta nessun piagnisteo. Bisognava giocarsela. Gli Azzurri non avevano niente da perdere…ma non hanno neanche provato ad intimorire l’avversario.
Non hanno avuto quella forza di volontà che li ha sempre contraddistinti durante questa stagione d’oro (ricordiamo anche le rimonte impossibili dal 3-0 al 3-3, o i gol al 90′,segno di una squadra che ci prova e ci crede fino alla fine).
È pur vero, però, che, a differenza del Milan, il Napoli ha avuto soltanto tre giorni per preparare la gara, e veniva da 4 gare giocate in due settimane.
Ma questo, ormai, appartiene al passato! Non dimentichiamoci che la squadra di Mazzarri è tra le prime tre in classifica, dietro solo al Milan e all’Inter (di un solo punto).
Bisogna guardare avanti, alle prossime 11 gare. Da ora in poi, la concentrazione sarà dedicata solo ed esclusivamente al campionato. E poi… c’è il rientro il Lavezzi (che naturalmente darà il suo insostituibile contributo).
I ragazzi devono dimostrare che la sconfitta di San Siro è stata solo una piccola parentesi negativa.
Già da domenica prossima, al San Paolo contro il Brescia, vedremo degli Azzurri più carichi, sicuramente molto motivati, e, in più, accompagnati dalla spinta del loro magnifico pubblico.
Si può ancora parlare di corsa per lo scudetto? I fatti parlano chiaro. Il Napoli, rispetto all’attuale capolista, ha davanti a sé un calendario favorevole, con 6 partite su 11 da giocare in casa (ospitando, tra le altre, Lazio,Udinese e Inter).
Legittimamente, quindi, si può ancora sognare e sperare.
Il Presidente, il Mister, e gli stessi giocatori non vogliono parlare di scudetto, preferendo dichiarare la qualificazione in Champions il loro obiettivo (che, naturalmente, sarebbe un grande traguardo per un futuro da protagonisti).
Ma chi è che non ci pensa? Sicuramente i tifosi ci credono, credono alla forza e al carattere di una squadra che quest’anno non ha fatto che stupirci. Ci credono e hanno il diritto e il bisogno di continuare a sognare grandi emozioni, e grandi risultati. Ed è proprio per questo che è VIETATO MOLLARE!
Francesca Paone
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