La quarta di campionato è un posticipo importante e vede gli azzurri impegnati a S. Siro domenica alle 20.45 contro il Milan. La sfida quest’anno si presenta con caratteri diversi da quelli delle scorse stagioni, se pensiamo che il Napoli è visto come favorito, forte dei tre successi consecutivi che l’hanno lanciato in testa alla classifica. Partenza più stentata per i rossoneri, ora a quota 4, con la stecca inaspettata della prima giornata a Verona, con l’Hellas seguita dalla vittoria in casa contro il Cagliari con Balotelli superstar il quale una settimana dopo, al 97’, sigla la rete del contestatissimo pari per 2-2 con i granata a Torino. E sarà proprio questo “Giamburrasca” della serie A e della Nazionale a guidare l’attacco domenica sera; al suo fianco, o per meglio dire adattato sulla trequarti, Robinho (o Birsa) e Matri che alla fine ha scelto di giocare all’ombra della “Madunina” piuttosto che del Vesuvio. Insigne potrà salutare in campo il suo compagno d’azzurro-nazionale in campo, mancherà invece El Shaarawy (“corteggiatissimo” nell’ultimo scampolo di calciomercato da De Laurentiis) per via di una lesione al bicipite femorale alla coscia destra causata, forse, da un movimento sbagliato alla fine dell’allenamento il giorno prima della gara di Torino. Per il Faraonino 20 giorni di stop ed è solo l’ultimo di una bella lista di assenti: Bonera, De Sciglio, Silvestre, Montolivo oltre all’ultimo arrivato Kakà, senza dimenticare Pazzini già fermo da molti mesi, e, a tal proposito, come un fulmine a ciel sereno piomba un’accusa dal Brasile: “Al Milan tanti infortunati anche quest’anno, i miei infortuni non erano colpa mia, ma dei carichi di lavoro eccessivi che dovevo sopportare per rientrare prima in campo.”. Sono le parole al veleno dell’ex Pato cui ha risposto a tono Allegri: “È poco carino fare accuse gratuite a chi svolge onestamente il proprio lavoro.”. Quest’anno il derby livornese tra il tecnico milanista e Mazzarri non si riproporrà con l’azzurro ma il nerazzurro, anche se non è il primo confronto tra Benitez e Allegri. La prima volta per i due tecnici fu il derby milanese nel novembre del 2010, deciso dal rigore di Ibrahimovic, davvero un brutto ricordo per Rafa allora alle dipendenze di Moratti che di lì a un mese lo avrebbe esonerato affidando la squadra a Leonardo.
Qualche buona notizia arriva dall’infermeria dopo la seduta d’allenamento di stamattina e Allegri può un poco rifiatare avendo recuperato Abate, Poli e Niang con il francese che ha segnato due gol in partitella, ma dovrebbe partire riserva. Sarà invece titolare a centrocampo l’ex Sampdoria che il Napoli cercò con insistenza un anno fa e che lui rifiutò preferendo Milano, sponda Inter però. In panchina andrà un napoletano, Nocerino, che rumours di mercato provenienti dallo stesso capoluogo lombardo volevano interessato e desideroso di vestire l’azzurro. E c’è un milanese, l’unico, anche tra gli uomini di Benitez, è il terzo portiere Colombo, nativo di Monza e formatosi calcisticamente proprio nella Primavera rossonera; chissà se gli farà ancora compagnia Cannavaro o sarà schierato dal primo minuto nella difesa a quattro. E dire che proprio il club di Galliani aveva provato nelle ultime battute del calciomercato a fare la corte al capitano azzurro che gode della stima di un pezzo di storia del calcio italiano oltre che dello stesso Milan: Franco Baresi. Lo storico libero della Nazionale, attualmente membro della direzione marketing del club di Milanello ha ricordato Maradona e Careca come i giocatori più forti da lui marcati in una sorta di conferenza virtuale con i tifosi per inaugurare il suo account su Twitter. Il popolare Social Network ha dato anche idealmente il via alla sfida di domenica con una serie di messaggi inviati dai protagonisti di Napoli e Milan (Reina, Albiol, Cannavaro, Callejon e De Laurentiis per gli azzurri; “solo”de Jong ed Emanuelsson per i rossoneri) subito dopo le prove positive di mercoledì contro Borussia Dortmund e Celtic. Il successo in Champions League ha sicuramente contribuito a ridare fiducia all’ambiente ma l’atteggiamento resta prudente come testimoniano emblematicamente le parole di Zaccardo: “Il Napoli è forte e verrà qui a fare la partita ma noi ce la giocheremo.”. Segno dei tempi che cambiano? Intanto proprio come ha fatto da De Laurentiis con Lorenzo Insigne poco meno di un mese fa (fino al 2018), il Milan ha blindato ieri un suo gioiello, lo sloveno Benedicic, 18 anni d’età, con un contratto fino al 2016: linfa nuova dalla Primavera arriva anche per un club che fino a due anni fa annoverava giocatori piuttosto maturi. Anche questo è un segno dei tempi che cambiano.
Maria Villani
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