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L’esperienza di Tagliavento per il big match del San Paolo

Focus sull’arbitro: Dirigerà il fischietto umbro che porta bene a Marek Hamsik!

Domenica, in novanta minuti, il Napoli si gioca tanto. La certezza, innanzitutto, di mettere un piede oltre la frontiera europea, in Champions, e la voglia di continuare a sognare un obiettivo insperato, impronunciabile. L’Udinese è lì, dietro l’angolo, alle spalle dell’Inter, che cova –in parte- le nostre stesse speranze. Siamo a vertigini più alte rispetto ai friulani, ma la fama del bel calcio espresso dalla compagine udinese si fa sentire. Mazzarri prepara gli undici, i napoletani le loro voci.

                Come ogni Giovedì, anche oggi sono state rese note le designazioni arbitrali per il prossimo turno del campionato di Serie A 2010/2011. Sarà Paolo Tagliavento (originario di Terni, Umbria) a dirigere la sfida Napoli- Udinese. Non ci resta, quindi, che dare il via alla quarta puntata della rubrica “Focus sull’arbitro”.

                Tagliavento è alla sua ottava stagione nella CAN di A e B: è stato, inoltre, insieme a Trefoloni e Guida, il più veloce ad essere promosso in questa categoria. Dopo due sole stagioni in C1, infatti, ha ottenuto la promozione in massima serie. Ed è proprio in virtù della sua fermezza, della sua bravura, che è stato designato per una sfida nella quale, in ballo, c’è davvero tanto. Nonostante gli onori di una gavetta brevissima, nel suo palmares porta l’incancellabile coinvolgimento nell’inchiesta “Calciopoli”. Fu, tuttavia, assolto dalla giustizia sportiva.

                Fin’ora il fischietto umbro ha incrociato il Napoli in 7 occasioni. Le vittorie ottenute scarseggiano, fermandosi a quota due; quattro sono i pareggi mentre la sconfitta, a conti fatti, in sue presenza, ci è toccata una sola volta.

                Le statistiche parlano chiaro: Tagliavento ha arbitrato poche volte le sfide degli azzurri: ciò non toglie che abbia, tuttavia, assistito a una delle sfide in assoluto più emozionanti della nostra storia in serie A. Una partita che rimane negli annali seppure non si sia conclusa in nostro favore. Parliamo della sfida infinita di Roma – Napoli, conclusasi per 4 a 4. Per il Napoli, a segno, andarono un giovane Ezequiel Lavezzi, un Gargano che baratteremmo volentieri con l’attuale, Zalayeta, ed un ancora in fasce Marek Hamsik. Occhio a quest’ultimo nome, a seguire spiegheremo il perché.

                Nonostante tutto, il passato con Tagliavento non è tutto rose e fiori. Basta una data per capirlo. 13 Settembre 2009: Genoa – Napoli 4-1. Una sfida che fece discutere, ed a lungo. Il fischietto umbro partì in quarta espellendo Criscito per un ‘vaffa’. Ma quella fu solo la punta dell’iceberg. Di espulsioni ce ne furono altre due: una per Campagnaro ed una per Aronica. Entrambi largamente discutibili. Così come sono discutibili i rigori scaturiti dalle due espulsioni. La partita si concluse con una sonante sconfitta, la risata incredula/innervosita di Auriemma, ed un goal di Hamsik che ad inizio gara sembrava avesse dato il via alle danze, ma che invece divenne solo un goal ‘della bandiera’.

                Altro episodio scolpito nella memoria appartiene alla storia recente: Ottobre 2010 Napoli – Roma 2-0. Gli azzurri si imposero senza concedere diritto di replica agli ospiti, che tornarono a casa tra i fischi del San Paolo. Apposero in calce, sotto quella vittoria, Hamsik e Campagnaro (coadiuvato, quest’ultimo, da un tocco di Juan che deviò un cross basso in rete).

                La seconda ed ultima delle due uniche vittorie conquistate in presenza di Tagliavento fu quella ottenuta contro la Fiorentina. Sfida conclusasi per 2 a 1 (e giocata a porte chiuse a seguito degli scontri avvenuti, contro la Roma, nella prima giornata di campionato). Ancora una volta,  a segno, andò lo slovacco ‘Marechiaro’. Arrivati a questo punto, quindi, non ci resta che svelare –nel caso non si fosse ancora capito- il perché vi sia stato chiesto di tenere ben impresso nella mente il nome di “oro colato”, oppure, a vostra discrezione “patrimonio dell’Unesco”. Marek Hamsik, in cinque eventi disputati sotto il metro di giudizio di Tagliavento, è andato in rete quattro volte; l’unica sfida che non lo ha visto nella lista dei marcatori, l’avrà di sicuro visto in quella degli assist-men: ne fornì ben due, al bacio, per Zalayeta e Denis in un Napoli – Sampdoria conclusosi con il punteggio di 2-2.

                Memori di questa fortunata coincidenza chiudiamo anche questo episodio della rubrica “Focus sull’arbitro” auspicando, scaramanticamente, che le incidenze positive che legano il nostro 17 ed il fischietto umbro non si esauriscano né Domenica, né mai.

 

Servizio a cura di Mariano Sisto

 

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