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Lecce-Napoli, per Mazzarri la priorità è non perdere

Si prospetta una partita difensiva per evitare la quarta sconfitta di fila

Il Napoli di Mazzarri si ritrova, a questo punto della stagione, in una situazione piuttosto particolare. Mancano sei partite alla conclusione della Serie A e ormai il terzo posto è realisticamente compromesso, così come l’Europa League è garantita dalla finale di Coppa Italia. Il rischio adesso è quello di alzare tutto il piede dall’acceleratore e lasciarsi andare, in mancanza di motivazioni forti e con una certa stanchezza che sembra aver preso il sopravvento. Gli Azzurri vengono da tre sconfitte consecutive, ciascuna con tre gol incassati, e dopo l’eliminazione patita dal Chelsea in Champions non è più arrivata una sola vittoria in campionato. E a Lecce non sarà facile fare risultato: la squadra di Cosmi è in gran forma ed è decisa a tentare il miracolo-salvezza. A questo punto i calciatori del Napoli dovrebbero cercare nell’orgoglio il propulsore per una spinta conclusiva.

RETROGUARDIA TROPPO PERFORABILE – Per salvare il salvabile occorre curare il curabile. Tornano i titolari in difesa, ma è in questo reparto che sembra esserci la parte maggiore di “riparazioni” da operare. Senza contare la partita di Coppa Italia, il Napoli nelle ultime sette uscite, Londra compresa, non ha mai chiuso una partita senza subire reti: anzi, ne ha prese venti. La difesa a tre sembra non riuscire più a reggere, soprattutto quando funziona male anche lo schermo di centrocampo. E il Lecce davanti ha un Di Michele tornato giovane e accanto a lui un giovane che sembra ormai aver lasciato esplodere tutto il suo talento: il colombiano Muriel. Tecnica e velocità per i due attaccanti giallorossi, e Cannavaro e compagni di reparto potrebbero trovarsi ad arrancare se non avranno il sostegno dei laterali. In particolare servirà la velocità Zuniga, anche se il pericolo n.1 Muriel si ritroverà dall’altro lato e, come non bastasse, ci sarà dalla sua parte anche il connazionale Cuadrado. Per tale ragione, dovrebbero giocare Aronica sulla fascia e Britos centrale di sinistra, a garanzia di maggiore copertura.

OGNUNO AL SUO POSTO – Mazzarri, dalla Juve fino all’Atalanta, ha perseverato in qualche scelta fin dall’inizio chiaramente improduttiva, come quella di schierare alcuni uomini assolutamente fuori posizione. La stonatura maggiore è stato Dzemaili defilato molto alto sulla fascia destra, mentre Hamsik veniva “forzato” nel posto da centrale di centrocampo lasciato sgombro proprio da Dzemaili. Entrambi spaesati, sono stati disastrosi nelle ultime uscite. Almeno, con il rientro di Zuniga e Gargano il mister può tornare ad avere le pedine al loro posto, dato che il modulo non  ha voluto cambiarlo quando mancavano i protagonisti in grado di interpretarlo.

SQUADRA COMPATTA – Ma proprio contro il Lecce, Mazzarri pare parzialmente intenzionato a cambiare: stando alle sue dichiarazioni in conferenza, sta pensando ad una formazione più compatta: forse anche per evitare i frequenti casi di “squadra lunga” capitati ultimamente per la stanchezza atletica, probabile che il mister schieri tre centrocampisti, sacrificando in panchina Cavani, apparso molto affaticato e poco in palla ultimamente. Il Lecce giocherà con il solito modulo, le probabili formazioni dovrebbero essere le seguenti:

RITROVARE IL CENTROCAMPO – A centrocampo, Gargano e Inler tornano a fare la coppia di centrali, ma oltre a costruire dovranno avere un occhio fisso su Giacomazzi, un cliente più che scomodo perché in grado di inserirsi e risultare determinante nelle azioni da gol. Dzemaili potrà dare una mano in interdizione e quando possibile agirà come incursore, se Marzzarri gli restituirà la posizione centrale. Hamsik è fra i più smarriti in questo periodo, e se il suo avanzamento favorirà una ripresa dello slovacco, ciò potrebbe giovare non poco alla manovra del Napoli nella trequarti.

TROPPA PRUDENZA? – Ma se è vero che il Lecce vorrà vincere perché ne ha bisogno, Hamsik e De Laurentiis hanno dichiarato che il terzo posto non è impossibile. Eppure, l’idea di Mazzarri sembra quella di chiudere la squadra a riccio: giocare con cinque uomini difensivi e nessun attaccante di ruolo, ovvero per il pareggio, contro la terzultima in classifica, rende difficile credere davvero che il Napoli aspiri a una rimonta, e non piuttosto ad evitare un’altra figuraccia. Ma Mazzarri è un realista e non si illude: a estremi mali estremi rimedi.

Lorenzo Licciardi

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