Hellas Verona – Napoli, non una semplice partita. Dal “Giulietta è ‘na zoccola” agli Scudetto degli anni ’80, dal Verona di Bagnoli al Napoli di Maradona, poi anni bui, le gestioni di Corbelli e Pastorello, quel biscotto del 2001 tra il Parma e la sua “succursale” veronese, la Serie C e la risalita. Prima il Napoli, ora stabilmente nella elitè del calcio italiano, adesso anche l’Hellas, sorpresa di questa prima metà di stagione. Terza contro quinta, mica male come premessa ad uno scontro sentitissimo tra le due tifoserie. L’anima del profondo Nord contro l’orgoglio meridionale. Troppa carne sul fuoco per non fare di questo un match estremamente particolare.
In tutto ciò si intrecciano anche storie di mercato, come quelle di Iturbe e Jorginho. Pezzi pregiati dell’Hellas, ma destinati ben presto la lasciare gli scaligeri. Partiamo dal classe ’93 paraguaiano, o meglio argentino. Già perché Iturbe, non ancora maggiorenne, scatenò un caso diplomatico sulla sua nazionalità. Rifiutato il rinnovo del contratto con il Cerro Porteno (clicca qui per leggere la scheda prodotta dalla rubrica “Talent scout” del 25 Luglio 2010), lasciò la squadra per andarsene in Argentina, dove, dopo aver addirittura esordito con la maglia del Paraguay, comincia ad allenarsi con l’Under 20 argentina. Un complicato meccanismo di naturalizzazione che crea un incidente tra le due federazioni, per la convocazione di quello che in Sudamerica cominciava ad essere considerato come uno dei migliori talenti del ’93. Su questo sfondo arrivavano anche i primi interessamenti dall’estero, tra cui anche quello del Napoli. La sua situazione contrattuale non è però semplice, anche per una mezza promessa agli argentini del Velez. Tra i grandi club a sorpresa sembra spuntarla il Gallipoli, ma la società pugliese fallisce poco prima di tesserarlo. Alla fine si trova una specie di accordo. Iturbe va in prestito al Quilmes per poi tornare al Cerro Porteno. Questo gli consente di cominciare, con la maglia dei paraguaiani, la sua carriera ad alti livelli. Oramai l’interesse su di lui è altissimo. Oltre al Napoli anche Manchester Utd, Barcellona e Real si interessano a lui. La spunterà il Porto, grazie ad un’offerta di 4 milioni. Con i lusitani trova però poco spazio, e viene mandato in prestito prima al River e poi al Verona. In Italia la definitiva esplosione. In questa prima metà di stagione sono già 5 i gol segnati, oltre ad una quantità di giocate di pregevolissima fattura. Quasi impossibile la sua permanenza a Verona anche la prossima stagione, con la Roma fortemente interessata a lui. Il treno per Iturbe a Napoli è passato. Estremamente difficile che gli azzurri si reinseriscano per lui.
Per certi versi opposta è la storia di Jorginho, al secolo Jorge Luiz Frello Filho, nato a Imbituba in Brasile, ma naturalizzato italiano per via di un bisnonno veneto. La sua carriera è all’insegna del Verona. Comincia nelle giovanili dell’Hellas, per poi passare in prestito alla Sambonifacese. A neanche 20 anni diventa subito un punto di riferimento per il centrocampo della squadra, tanto da collezionare 31 presenze. Il suo ritorno a Verona è d’obbligo. Come è d’obbligo un’altra stagione da titolare. Il primo anno di B, nonostante una grandissima rosa, il Verona fallisce la promozione. Per lui 31 presenze e 2 gol. L’anno dopo invece la Serie A si concretizza. Jorginho nel frattempo è diventato un centrocampista duttile, in grado di ricoprire diversi ruoli. Sempre 2 reti, ma stavolta le gioca tutte tranne una. Con la promozione non cambia il suo ruolo in squadra, anzi. Mandorlini lo coinvolge sempre più nel gioco offensivo degli scaligeri e, accanto a 16 presenze, arrivano anche 7 gol, di cui 4 però su calcio di rigore. Una media pazzesca, da attaccante. Assieme alle gioie di questi primi mesi in massima serie, anche le proposte di mercato. Tutte le big italiane ci fanno un pensierino. Un centrocampista giovane, completo, col fiuto del gol. Ed il Napoli non si tira indietro. Gli azzurri si sono ormai fiondati su di lui. È, assieme ad altri nomi, in cima alla lista di Bigon, e Benitez sembra aver dato il suo assenso. Vedremo come finirà. Iturbe sfumò, Jorginho invece potrebbe essere del Napoli. e chi sa se proprio durante Verona – Napoli, mentre in campo sarà battaglia agonistica, i dirigenti di Napoli ed Hellas non si stringeranno la mano per concretizzare il passaggio del brasiliano “made in Italy” al club di De Laurentiis.
Servizio a cura di Giancarlo Di Stadio
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