Nella storia del calcio italiano si ricorda la Corea per la brutta esperienza del 66′, alle magie di Pak Do Ik potremmo aggiungere il tracollo del 2002 con Trapattoni. Se la Corea è una, i fallimenti nelle amichevoli sono molteplici, indimenticabile il 2-0 subito dall’Islanda nel 2004. L’immagine dei tifosi statunitensi festosi al “Ferraris” dimostra che oggi il ruolo di Davide che batte Golia lo recita una Nazionale che, in altri contesti, non è solita indossare i panni dei più deboli.
L’Italia è riuscita a chiudere la nazionale di Klinsmann nella propria metà campo solo nell’ultimo quarto d’ora, per il resto la partita si è mantenuta su ritmi blandi e l’attacco con Giovinco dietro Matri non ha mai inciso abbastanza. Lo juventino è stato spesso beccato in fuorigioco, molto più pericoloso Borini nel finale. La freschezza del giallorosso, in una serata in cui tutti hanno tirato un po’ la gamba pensando agli impegni con i club, dimostra che bisognerebbe affidarsi di più all'”incoscienza” dei giovani. Il napoletano Maggio ha ben figurato nella prima frazione di gioco, quando ha ben contrastato in fase difensiva la spinta di Fabian Johnson, terzino dell’Hoffenheim, e Shea, astro nascente classe ’90 del calcio statunitense, che milita nel Dallas Fc. L’esterno del Napoli si fa vedere spesso anche in fase di spinta, non riuscendo però a produrre azioni offensive degne di nota, a causa delle chiusure della retroguardia statunitense sull’evanescente reparto offensivo della Nazionale di Prandelli. Nella ripresa l’Italia abbassa i ritmi, mostra il suo classico volto da “amichevole”, ed anche Maggio cala alla distanza. Al 54′ gli statunitensi passano con Dempsey che batte Buffon su assist di Altidore; l’azione nasce proprio sulla fascia occupata da Maggio. Al 71′ Prandelli inserisce Abate al suo posto, il milanista mette al servizio della squadra la sua freschezza ed è tra i protagonisti del vano assalto finale. Nella Nazionale Italiana spicca Ogbonna, che ha giganteggiato in mezzo alla difesa; qualche rimpianto in casa Napoli per l’affare sfumato in passato?
A cura di Ciro Troise
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