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Higuain è l’uomo-guida di questa squadra, Hamsik al rientro prenda esempio da lui

La star della domenica è un ragazzo del Sud: Domenico Berardi dalla provincia di Cosenza

La Lotteria Italia ha celebrato i suoi fasti, campanilistici e……..milionari, attraverso la Prova del Cuoco di Antonella Clerici. A Lecco il primo premio: 5 milioni di euro e una gran fetta del suo successo. Casoria, giunta al secondo posto,  ha prevalso grazie ad una ricevitoria di via Diaz. Il Sindaco Carfora ha elevato a suo personale paradigma il Napoli.

Nella stessa giornata, riempita dalle garrule grida dei bimbi felici, allo Holiday Inn di Castelvolturno, le truppe napoletane preparavano lo sbarco al Bentegodi, in casa di Giulietta, il derby tra la Lega Veneta con la Capitale del Regno delle due Sicilie. Le vicende della vita e dello sport s’intersecano e riempiono l’ultima fredda giornata festiva napoletana.

Al nord giocano. Il gelo inceppa in questi mesi il campionato. Abete e Beretta ancora non concordano sulla sospensione invernale, come da anni suggerisce Zeman. L’industria del calcio non ammette ritardi. Sorprende come Mario Draghi ancora non abbia affrontato l’argomento che ormai compete anche lui. L’euro.

I nostri meridionali vengono rimpiccioliti fino a essere ritenuti trascurabili, come più non sono; condizionati da questi complessi si insiste in un autolesionismo che almeno le generazioni più moderne respingono.

Questo portale, almeno, ha però il dovere di chiarire ed esaltare la prova di un ragazzo del Sud. Strepitosa a Reggio Emilia la prestazione di Domenico Berardi, classe 94, nato e vissuto in un paesino della provincia di Cosenza; è passato alla storia come il più giovane ad aver realizzato una tripletta prima e quattro gol poi in tutta la storia della serie A.

Comunque il Napoli è meravigliosamente in sella. Domenica scorsa a Verona ha ottenuto quel che iamnaples.it  si augurava. Tre punti. E i campionati spesso si vincono non concedendo niente allo spettacolo, qualche volta non giocando palla, sempre tenendo presente le marcature, mossa fondamentale del calcio.

L’estetica non è prerogativa maschile ma femminile. Questo vorrei ricordare a Inler e ai suoi. Tra i quali è certamente Marek Hamsik. Qualcuno lo ha paragonato a Kakà. Altri di abatino. Ricordiamo a Hamsik l’importanza del nerbo e della grinta. Ricordiamo ad Hamsik l’esempio di Higuain, il vero uomo – guida di questo Napoli.

Guardiamo al futuro. Come sempre è denso di imprevisti. Questo campionato è senza respiro. La Juventus, trionfatore grazie al suo Llorente, sul Cagliari, potrebbe, senza soverchio sforzo, essere fermata dalla Sampdoria.  La Roma, sarà impegnata allo stremo dal Livorno, passato da Nicola ad Attilio Perotti.  Spinelli e i suoi collaboratori (Signorelli, Vincenti, Capozucca)  continuano a sostenersi a furor di Paulinho, Luci, Siligardi e Biagianti. Loro, i calciatori in maglia amaranto, si sostengono a furor di Spinelli.

In realtà si tratta di una forza che scaturisce da due autentiche debolezze. E a Napoli arriva, in Coppa Italia, mercoledì 15 alle ore 21, l’Atalanta mentre in campionato, domenica 19 alle ore 15 a  Bologna.

Il Bologna sta tentando disperatamente di trovare un suo equilibrio, sul piano economico e societario e su quello tecnico. I Menarini hanno lasciato sia la gloriosa società felsinea che il progetto “Cittadella del Benessere – Ovulo Commerciale” di fianco all’Aeroporto di Capodichino.

Il suo allenatore Ballardini si è fatto preannunziare a Napoli da due dichiarazioni: la prima riguarda la impostazione della partita. “Mi auguro che il Napoli ci aggredisca”. La seconda è politica: “Mi farebbe piacere che il Napoli vincesse lo scudetto”.

Ballardini è un allenatore compito. La sua squadra si regge sulla vena di Diamanti e sulle parate di Curci. Certo non sta deludendo. Pareggiando con la Lazio ha dimostrato di essere al meglio e mettendo in evidenza un ottimo calciatore come Konè e due ex  napoletani come Pazienza e Garics.

Queste due partite serviranno a De Laurentiis, Benitez e Bigon per continuare le trattative alla ricerca, in questo mese di gennaio, di due mediani e di un attaccante vice Higuain. Il Napoli non ha problemi di formazione: con l’Atalanta attuerà al massimo il turn over mentre con il Bologna giocherà con la sua formazione migliore, al gran completo. Dovrebbe anche ritornare Hamsik che sembra morso da una tarantola.

Augurabile, visto i tempi che corrono, che altre botte non se ne debbano ascoltare mercoledì al San Paolo. Tosel sembra avere ingaggiato una battaglia personale contro i tric trac, che sono merce natalizia, vecchio amico. Quindi da considerare.

Fratelli, siamo, già in ritardo in classifica e dobbiamo recuperare. Capodanno è passato. Pure le feste. Sia l’applauso affettuoso e riconoscente al goleador della giornata il solo boato di Napoli – Atalanta.

Nando Troise

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