Il successo maturato qualche settimana fa in quel di Brescia ad opera degli azzurrini della Berretti non è ancora sfumato. Lo scudetto resta tuttora impresso nelle menti degli artefici di questa impresa e difficilmente le abbandonerà. Ma il tempo passa, si va avanti e si attendono sviluppi dalle altre categorie: se per gli Allievi il “sogno” è definitivamente sfumato nella giornata di domenica scorsa, i Giovanissimi di Nicola Liguori continuano a sperare in un altro trionfo dopo quello ottenuto a Viareggio. La vittoria schiacciante contro il Monza maturata ieri sera, ha garantito l’accesso alla finalissima agli azzurrini che affronteranno la Fiorentina. Alla luce di questo importante traguardo che è la finale del campionato Giovanissimi ottenuta sul campo, il Napoli spera in una grande impresa: la società partenopea, infatti, è l’unica compagine italiana che potrebbe conseguire l’agognato “Double”, cioè il doppio successo in ambito giovanile dopo lo scudetto vinto dai ragazzi di Felice Mollo.
E’ proprio qui che prende forma il grande paradosso: il Napoli, la società che investe di meno in ambito giovanile (soltanto 300 mila euro l’anno), potrebbe ottenere questo singolare primato, a dispetto di compagini come Inter, Milan, Roma, Juventus che curano maggiormente il settore giovanile dal punto di vista economico e che possono fare affidamento su strutture decisamente più avanzate.
Il merito di questo successo va a Caffarelli, a Santoro ma anche e soprattutto ai “lavoratori oscuri” che grazie alla loro professionalità hanno seguito gli azzurrini nell’arco di stagioni lunghissime. Questi signori, alimentati, più che dal lavoro in sè per sè, da una passione senza confini, hanno guidato verso il successo la SSC Napoli a livello giovanile mostrando disponibilità, impegno e volontà.
Questo è il trionfo della passione, dell’amore per il calcio; ma dovrà arrivare ben presto la vittoria del “lavoro”. Per il Napoli questo risultato dovrebbe essere, infatti, un punto di partenza e non d’arrivo. Gli Allievi di Ciro Muro e i Giovanissimi di Liguori potrebbero rappresentare davvero la straordinaria base per costruire un vivaio invidiato in tutta Italia. Insigne R., Palma, Scielzo, Amico, ma anche Romano, Mangiapia, Supino, Tutino, Palmiero, De Iorio, Gaetano, Gagliardi, per non parlare dei ’98 Giacco, Ferrara, Lattuga, tutti questi ragazzi sono il futuro di questo Napoli che la società di De Laurentiis deve proporsi di far crescere nel migliore dei modi, garantendo strutture adeguate e, nello stesso tempo, di investire di più dal punto di vista economico.
A cura di Stefano D’Angelo
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro