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Giannoccaro, talismano negativo del Napoli

Con l’arbitro di Lecce gli azzurri non hanno mai vinto in Serie A

Per la sfida di lunedì sera tra Cagliari e Napoli, valida per la quattordicesima giornata del campionato di Serie A, è stato designato come arbitro del match Antonio Giannoccaro della sezione di Lecce.

Giannoccaro, imprenditore agricolo di 41 anni, ha fatto il suo esordio nella massima serie il 16 maggio 2004 in Milan-Brescia 4-2, totalizzando 85 presenze con una media di circa quattro ammonizioni a partita, un’espulsione ogni due gare ed un rigore ogni cinque. Al suo decimo anno di permanenza nel CAN A-B, sembra aver dimenticato la scorsa stagione dove ha avuto un rendimento tutt’altro che esaltante, gestendo in modo impeccabile le cinque gare dirette in questo campionato.

Giannoccaro ha sei precedenti con gli azzurri per un bilancio di una vittoria, due pareggi e tre sconfitte. L’arbitro pugliese incontra i partenopei per la prima volta nel marzo 2007 in Napoli-Spezia 3-1, guadagnandosi un voto positivo al suo esordio con gli azzurri. Non altrettanto positivo l’esordio in Serie A, in Sampdoria-Napoli 2-0 del febbraio 2008 l’arbitro convalida il secondo gol blu-cerchiato di Franceschini , viziato da una evidente posizione di fuorigioco del calciatore doriano. Napoli-Siena 0-0 dell’aprile 2008 registra una buona prestazione del fischietto pugliese in una partita però dal basso coefficiente di difficoltà. Il Napoli incontra nuovamente Giannoccaro sulla sua strada due anni dopo, ancora con il Siena e la partita termina ancora una volta a reti bianche, ma questa volta l’arbitro di Lecce non guadagna la sufficienza, al 15′ del primo tempo mostra solo un giallo a Ghezzal per un’entrataccia su Campagnaro, ma il fallo merita il rosso diretto. Napoli-Chievo 1-3 del settembre 2010 registra una delle più brutte prestazioni con il Napoli di Paolo Cannavaro. Nonostante fosse l’autore del gol del vantaggio partenopeo, il capitano soffre tremendamente la velocità di Pellissier al quale regala clamorosamente la palla del 3-1. Ma Cannavaro non fu il solo a non offrire il meglio di sé, l’arbitro sul 2-1 per i clivensi negò il rigore del possibile pareggio al Pocho Lavezzi. L’ultimo precedente dell’arbitro leccese con gli azzurri è dell’aprile scorso, Napoli-Atalanta 1-3 con Giannoccaro che espelle giustamente Pandev per un intervento da tergo ai danni di Moralez, episodio emblema di una partita persa meritatamente dai ragazzi di Mazzarri, che con tre sconfitte consecutive videro sfumare il sogno Champions.

Indipendentemente dalle prestazioni dell’arbitro pugliese, il Napoli ha una pessima tradizione con Giannoccaro, infatti con lui in Serie A gli azzurri non hanno mai vinto. Anche se la sua media espulsioni è molto alta, il fischietto leccese lascia correre molto il gioco in campo, eccedendo in passato nell’applicare la norma del vantaggio. Ma quest’anno sembra aver trovato il giusto equilibrio, che lo porta ad essere tra i migliori di questo scorcio di stagione.

Raffaele Di Guida

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