E’ un avvocato civilista, attento alle dinamiche moderne. Ha iniziato a frequentare il calcio curando la pratica di cittadinanza di un calciatore extracomunitario molto importante di serie A; dopdiché ha continuato ad interessarsi ed a specializzarsi nel diritto sportivo finendo per assistere managerialmente diversi calciatori. Stiamo parlando di Tiziana Schipani, procuratrice che segue giovani talenti, ma anche calciatori già affermati. Eccola ai nostri microfoni:
Innanzitutto, ci spieghi di cosa si occupa nel dettaglio.
Mi occupo di tutte le problematiche che possono riguardare il diritto sportivo per società e curo i trasferimenti e le eventuali sponsorizzazioni commerciali che riguardano sia i miei assistiti che altri calciatori professionisti.
Capitolo albo Fifa, cosa ne pensa della possibile, quanto imminente, abolizione di quest’ultimo proprio da parte della Fifa?
Penso che non sia una cosa giusta, anche perchè parliamo di un mondo particolare esteso ad ogni latitudine del globo. Per arrivare dove noi agenti siamo arrivati, abbiamo attraversato periodi di impegno e di lotte per la nascita dell’albo con conseguente codice deontologico. In precedenza, questo contesto era terra di nessuno, con tutte le problematiche che questo comportava.
Secondo il suo parere perché si è arrivati a questo punto?
Questo non lo so, ma c’è una tendenza in tutto il mondo ad abolire gli albi professionali. Sicuramente questo è uno dei motivi; penso inoltre che chi fa i regolamenti non abbia mai frequentato un campo di calcio, sia da calciatore che da dirigente.
Cambiando completamente discorso, tra i tanti calciatori che assiste o ha assistito, ce n’è uno che ricorda con più affetto?
Li ricordo tutti con affetto, ma in particolar modo Massimo Zappino, che ad agosto 2010 era uno dei tanti svincolati e che oggi si trova ad essere il titolare della porta del Varese Calcio, squadra rivelazione di questo campionato.
Grazie alla sua attività, che le permette sempre di assistere a diverse partite, ha avuto modo di monitorare tanti giovani. Può farci il nome di un talento che potrà fare strada?
Certo, Antonino Di Leva (clicca qui per leggere la sua storia raccontata da Iamnaples lo scorso Agosto), ex Sorrento, ex Sampdoria, mezzapunta, attualmente tesserato con il Bari, dove gioca nella squadra primavera. Si tratta di un talento autentico, giovane calciatore destinato sicuramente ad una carriera che lo porterà fino alla serie A.
Abbiamo saputo che lei assiste un giovane argentino: Federico Re. Può raccontarci la sua storia e cosa si aspetta da lui?
Parliamo di un classe ‘90, esterno alto destro e/o sinistro, di proprietà del Siena Calcio. Proprio in questa finestra di mercato ho assistito nel trasferimento da Fano al Chieti del giovane argentino. Federico appartiene ad una famiglia di calciatori di una certa importanza. Insieme al fratello Maximiliano, hanno fatto parte delle giovanili del Rosario Central, grande squadra Argentina con un vivaio molto importante, ed è stato spesso convocato nella nazionale di categoria. Il destino li ha portati entrambi in Italia, a Siena ,dove io ho avuto il piacere di conoscerli e, successivamente, di assisterli.
Capitolo Napoli. Da qualche tempo assiste El Pampa Sosa. Che rapporto ha con l’argentino? Parlate del Napoli? Cosa rappresenta per lui la società azzurra?
Per quanto riguarda El Pampa, ho proposto a Roberto un possibile trasferimento all’estero ,operazione che è ancora in atto. Ho, con il Pampa, un rapporto professionale, parliamo spesso del suo periodo al Napoli e posso solo dire che quando parla della maglia azzurra gli occhi gli sorridono.
Ha mai avuto qualche contatto con il Napoli per un suo assistito?
Certo. Ultimamente ho proposto al responsabile del settore giovanile (Gigi Caffarelli, ndr) tre ’95 nazionali belgi (un portiere, un centrale difensivo, un centrocampista) operazioni che sono tuttora in corso.
Nei giorni scorsi, Gianluca Di Marzio ha dichiarato che il Napoli segue due calciatori belgi: Witsel e Chadli. Ci può dire di più riguardo quest’indiscrezione?
Posso solo dire che parliamo di due ottimi calciatori di belle speranze. Mi risulta, inoltre, che a seguire i due, soprattutto Witsel, è mezza Italia. Consulenti di mercato di alcune società seguono con attenzione le partite di questi ragazzi.
Un consiglio per gli acquisti al Ds azzurro Riccardo Bigon?
Non mi permetto di consigliare, non saprei come farlo ad un professionista così tanto preparato e perbene. Bigon conosce tutto il mercato internazionale, lo testimoniano i risultati del Napoli.
In un mondo come quello del calcio, dove prevale la figura maschile, ha mai trovato delle difficoltà nell’affermarsi?
Non mi sono mai trovata male in questo mondo spudoratamente maschilista,riconoscendo che all’ultimo mercato trasferimenti all’Ata Hotel, tutti i colleghi mi hanno agevolato nell’adempimento del mio lavoro. Ogni volta che mi trovo a discutere per i miei assistiti, con i dirigenti delle squadre dalla serie A alla C,ho sempre trovato professionisti che mi hanno sempre trattato con il dovuto rispetto e professionalità. Certo è che mi piacerebbe che ci fossero più donne in questo ambiente,in un periodo sociale e politico particolare,senza dover arrivare anche nel calcio alle quote rosa.
Per concludere, ci può svelare i suoi sogni nel cassetto? Come donna, sogno una famiglia felice; come professionista, il mio sogno è quello di essere sempre soddisfatta del lavoro svolto, sperando un giorno di assistere il numero uno al mondo.
Intervista a cura di Stefano D’Angelo
