Quest’anno il campionato non è cosa del Napoli, o almeno così è sembrato fino a questo momento. Tanto vale concentrarsi unicamente sulle coppe, a partire dalla Coppa Italia e dalla semifinale contro il Siena. Domani la partita di andata al Franchi, anche se resta ancora da capire a quale ora ci sarà il fischio d’inizio. Per parlare di questo e del match più in generale, la redazione di IamNaples.it ha contattato in esclusiva Luciano Sardone, collega di SienaTV e di Radio Siena.
Sarebbe giusto, a tuo modo di vedere, anticipare il fischio d’inizio?
“Secondo me sì. Le 15 sarebbe l’orario giusto, ma la semifinale di Coppa Italia merita la prima serata sulla Rai per cui il calcio anche questa volta si piega alle logiche della televisione. Se questo è un problema, non è certo un problema di oggi“.
Lasciando l’orario di inizio alle 20.45, quali sarebbero i principali rischi al Franchi?
“Non vedo nessun rischio particolare, se non quello che gli spettatori della conca del Rastrello si potrebbero congelare. Speriamo che le due squadre sappiano scaldare il cuore dei propri tifosi…“.
Quanto ci tiene il Siena a questa partita?
“Molto, la squadra è abituata a lottare e si è guadagnata con merito la semifinale, traguardo storico che potrebbe accreditare ancor di più Sannino e la sua squadra, non solo nel calcio che conta, ma anche nella leggenda della Robur. Pensare ad una finale all’Olimpico per una città di 50 mila abitanti è qualcosa di veramente incredibile ma tremendamente a portata di mano: credo che il Siena ci proverà intensamente”.
Che atteggiamento dobbiamo aspettarci da parte dei bianconeri?
“L’atteggiamento di una squadra che avrà voglia di giocare alla pari, cosa che ha già fatto in campionato non solo con il Napoli ma anche con la Juventus e con l’Inter. Il Siena al Franchi ha strapazzto la Lazio, il Chievo, il Lecce, il Cesena e ha messo sotto sul piano del gioco Fiorentina e Atalanta. Insomma, in casa quello bianconero è un complesso temibilissimo”.
In città la finale è vista solamente come un sogno o come qualcosa di più?
“Il grande Paolo De Luca, presidente indimenticato e indimenticabile del Siena, diceva che quando si sogna in tanti poi i sogni diventano realtà. Siccome il governo non ha ancora tassato i sogni, perché non pensare a gloria e felicità?”.
Quale sarà l’undici di partenza schierato da Sannino?
“Questa è la domanda a cui si risponde poco facilmente, posso solo dire che che in campo andranno uomini fortemente motivati. Normalmente in questa competizione Sannino ha sempre mandato in campo le cosiddette seconde linee, ma credo che stavolta contro il Napoli andranno a giocarsela i cosiddetti titolari”.
Da ‘avversario’ che Napoli ti aspetti di vedere?
“Una squadra avversaria che non snobberà la partita. Il Napoli è in grado di dare delle accelerate improvvise al match che giocherà contando anche sulla gara di ritorno. Gli azzurri hanno molto più da perdere del Siena, anche se l’esperienza della Champions League e il livello di certi giocatori non lasciano alcun dubbio sul pronostico. Ma Mazzarri, che è toscano di scoglio, sa benissimo che al Rastrello di Siena c’è da batterci la bocca, come si dice da queste parti”.
A cura di Luca Iannone
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