Continua il viaggio di Iamnaples.it nelle scuole calcio e in generale nel mondo del pallone giovanile. La formazione di giovani calciatori, lo scouting dei grandi club pronti ad assicurarsi l’investimento per il futuro, la fuga dei talenti dalla Campania Felix ed il lavoro del vivaio partenopeo: queste sono le tematiche affrontate nell’intervista ad Antonio Peluso, presidente dell’Asd Peluso Academy, “cantera” che lavora in stretta con l’agenzia Ro. An. Football Management dei due uomini scouting Pasquale De Rosa e Gianluca Anatriello e del capo osservatori Massimo Tanzillo, nonché direttore del sito amico generazioneditalenti.com, una vera e propria enciclopedia sul calcio giovanile.
Antonio, ci racconti com’è organizzata la vostra “cantera”?
“Noi lavoriamo sui campi di Sperone (nella foto) e Mugnano del Cardinale, in provincia di Avellino. Siamo il fulcro del calcio giovanile della zona che racchiude sette-otto comuni, che aggregano circa quarantamila abitanti. Ci siamo avvalsi della collaborazione con la scuola calcio Canonico, che ci ha aiutato molto ai fini della nostra affermazione. La nostra associazione calcistica è nata da circa dieci mesi e siamo sicuramente soddisfatti del lavoro compiuto. Nel campionato Miniallievi Regionali siamo giunti al terzo posto, con i Minigiovanissimi Regionali abbiamo vinto il nostro girone ed abbiamo poi perso agli ottavi di finale contro il Club Napoli. Abbiamo vinto il campionato con gli esordienti (classe ’98) e con i Giovanissimi Provinciali oggi alle 19 disputeremo la finale al “Roca” di San Tommaso contro il Fontanarosa. In questa compagine sono emerse le qualità di due ragazzi su tutti: Candela e Comune (classe ’96) Siamo affiliati con la Roma, abbiamo un filo diretto con Bruno Conti, abbiamo ceduto ai giallorossi il centrocampista centrale classe ’95 Musto, che attualmente è al Napoli, l’attaccante Ferrone, classe ’96 e titolare dei Giovanissimi Nazionali della Roma. Da poche settimane abbiamo chiuso poi il passaggio alla Roma di Carmine Sgambati, centrocampista centrale classe ’98 alto 1,80 mt; rappresenta il nostro fiore all’occhiello. Domenica scorsa abbiamo anche disputato con i ‘2000 a Trigoria. Abbiamo anche un buon lavoro avviato con Pulcini e Primi Calci. Siamo nati da poco e speriamo di allargarci sempre di più, anche con la collaborazione di Pasquale De Rosa e Gianluca Anatriello”
Lei è anche il mister dell’Asd Polvica, che con il nome “Nola” ha vinto il torneo “Costa Gaia” di Alcamo. Ci racconti l’emozione di battere compagini di Serie A come per esempio il Palermo?
“Il mio gruppo classe ’96 è composto veramente da ottimi elementi. E’ stato emozionante battere ad Alcamo compagini professionistiche come il Città di Trapani, sconfitto con il risultato di 3-0. Abbiamo subito un solo gol e sconfitto il Palermo in finale ai calci di rigore. Sono emerse le qualità di tanti giovani elementi, come Calamaio e Gallo, rispettivamente attaccante e centrocampista centrale che hanno partecipato con Lazio alla Viareggio Junior Cup vinta dal Napoli. Calamaio ha segnato l’unica rete dei biancocelesti nella nota competizione di scena in Toscana contro la Fiorentina, laureatasi poi campione d’Italia. Gallo è seguito da Lazio, Catania e Reggina. Al “Costa Gaia” abbiamo ben figurato anche con i ’98, perdendo agli ottavi di finale 1-0 contro l’Inter”
L’estate è il periodo delle competizioni giovanili. Che torneo state disputando in questo momento?
“Siamo stati al Torneo di Corigliano, in Calabria, dal 2 al 5 Giugno. Abbiamo ben figurato con tutte le categorie; siamo usciti ai quarti di finale con i ’96, ’97 e ’98. Anche in questi gruppi abbiamo tanti elementi interessanti; il terzino sinistro De Santis, l’attaccante Carpenito ed il difensore centrale Panico (classe ’97). I primi due hanno già provato con il Torino, mentre il terzo è stato recentemente convocato nella rappresentativa regionale.
Che rapporti avete con la Società Sportiva Calcio Napoli?
“Abbiamo un buon rapporto con Caffarelli e Santoro, hanno richiesto Sgambati, ma noi ci eravamo già accordati con la Roma. Il nostro centrocampista classe ’98 era seguito anche da Inter e Juventus”
La “Campania Felix” fa spesso le fortune di club del Nord o esteri. Come può il Napoli combattere la fuga di talenti?
“Il Napoli ha bisogno di strutture adeguate, poi deve potenziare il lavoro di scouting a livello giovanile. Quest’anno c’erano due ottime squadre: gli Allievi ed i Giovanissimi Nazionali. Bisogna, però, credere di più nei giovani; nessun elemento del vivaio finora si è inserito in prima squadra. La Roma su questo campo rappresenta un esempio completamente diverso. Ci sono dirigenti competenti e con esperienza come Santoro, c’è bisogno però d’investire di più. Noi ci auguriamo che la situazione del vivaio partenopeo sia sempre più florida e che ci siano costanti miglioramenti”
A cura di Ciro Troise
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