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ESCLUSIVA – Mosca (Add. stampa Piacenza): “Il Napoli può puntare al terzo posto”

“Io, uomo immagine del Piacenza. Scrittura, che passione! Ameri il mio modello

 

Un napoletano che lavora al Nord. Potrebbe essere questo il sunto, molto breve, dell’intervista al personaggio di questa settimana. Lui è un giornalista e di strada ne ha fatta: da giovane inizia a scrivere per alcune testate locali, poi si dedica alla radio (Radio Club 91, Radio Antenna Capri, Rds) e nel ’93 diventa giornalista professionista. Da 7 anni è Capo Ufficio Stampa al Piacenza Calcio. Stiamo parlando di Sandro Mosca che gentilmente si è concesso ad una piacevole chiacchierata. Eccolo ai nostri microfoni:

Sandro Mosca, innanzitutto può spiegarci nel dettaglio il suo lavoro a Piacenza, in cosa consiste?

Diciamo che a Piacenza sono una specie di factotum: curo il sito ufficiale della società biancorossa, faccio interviste, coordino le conferenze stampa e rappresento la società in Lega. Un vero e proprio uomo immagine della compagine emiliana [ride, ndr]

Quando e come nasce la passione per il suo lavoro?

Innanzitutto nasce grazie alla grande passione per lo sport, legata al piacere della scrittura. Inoltre, mi ha sempre affascinato il ruolo del radiocronista, quindi raccontare partite. Questa passione è un qualcosa di innato, la coltivo sin da piccolo.

Nella sua carriera ha mai avuto un modello al quale ispirarsi?

Enrico Ameri, prima voce della trasmissione della RAI Tutto il calcio minuto per minuto dal 1974 al 1991. Sono cresciuto, giornalisticamente parlando, inseguendo il suo mito e cercando di seguire le sue orme.

Tra i tanti, c’è un/una collega che apprezza di più?

Bella domanda. Forse si sarà capito che ammiro tantissimo la redazione di Tutto il calcio minuto per minuto. Per questo considero Riccardo Cucchi e Francesco Repice, colonne portanti della trasmissione, giornalisti di assoluto livello, anche perché è difficile raccontare una partita dal punto di vista oggettivo, senza parteggiare per una determinata società. Gli altri giornalisti del palcoscenico italiano spesso hanno conflitti di interessi.

L’intervista, l’articolo o l’inchiesta che ricorda con più piacere?

Ricordo con molto affetto i miei esordi nella mia città natale, quando, per Il Giornale di Napoli, raccontavo le vicende dell’A.C. Casoria, società seguita con tanta passione da migliaia di persone. Inoltre ho avuto il piacere di intervistare due grandi campioni del calcio di tutti i tempi: Maradona e Platini, motivi d’orgoglio per la mia persona.

Preferisce il giornalismo cartaceo o quello radiofonico?

Non saprei. La passione per la scrittura mi ha fatto arrivare fino a qui. La radio, però, dal canto suo, conserva sempre un certo fascino.

Secondo il suo parere, con l’avvento di internet potrebbe tramontare definitivamente il giornalismo cartaceo?

Non definitivamente. Bisogna ammettere, però, che la carta stampata sta subendo una grossa batosta dai web-journal. A mio avviso bisognerebbe cambiare forma e sostanza, per rendere il vecchio “giornale” più accattivante.

Un consiglio che daresti ai giovani che intraprendono la difficile strada del giornalismo

Bisogna, innanzitutto, tener presente che siamo in un momento tremendo in Italia. In Campania, in particolare, diventare giornalista con un contratto di lavoro sembrerebbe un’ardua impresa. Un consiglio? Trovarsi una raccomandazione! [ride, ndr]

Spostiamoci al calcio giocato, il Napoli è in un momento difficile, un suo parere sulla situazione in casa azzurra

Fino ad oggi il Napoli ha fatto un campionato assurdo, stratosferico. Ha azzeccato il colpo Cavani. Tenendo, però, presente l’organico a disposizione di Mazzari, bisogna ammettere che ha fatto molto di più di ciò che si prevedeva alla vigilia del campionato. Io credo che questa squadra, considerando anche il calendario amico, può riprendersi e confermare la terza posizione in classifica e quindi un posto in Champions.

Per quanto riguarda la sua società d’appartenenza, il Piacenza, cosa ci dice?

Dico che siamo una società che vive alla giornata. Abbiamo un organico giovane poiché, con i palesi problemi economici, facciamo di necessità virtù. Tuttavia abbiamo una politica forte che ci permette di lottare sempre per salvarci e conservare la nostra posizione in Serie B.

Per concludere, il suo sogno nel cassetto?

Ne dico due: riuscire un giorno a coprire il ruolo di Capo Ufficio Stampa di una grossa società e lavorare per Tutto il Calcio Minuto per Minuto.

Intervista a cura di Stefano D’Angelo

 

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