Il giornalismo ha da sempre rappresentato qualcosa di importante nella sua vita. Lo vediamo spesso sulle frequenze di Canale 21, nella trasmissione Campania Sport. Stiamo parlando di Peppe Iannicelli, famosa firma campana e presentatore televisivo. Lo abbiamo portato ai nostri microfoni per scoprire il personaggio che lo caratterizza, grazie alla sua gentilezza e disponibilità.
Peppe Iannicelli, come si è avvicinato al giornalismo?
Bhè, era ed è una delle mie più grandi passioni fin da bambino. In età adolescenziale redigevo un piccolo giornalino scolastico. Ricordo che non avevamo tantissimo materiale a nostra disposizione e per questo ritagliavamo articoli da altre riviste. Poi ho intrapreso la strada del pubblicismo iniziando con testate locali cercando sempre di affermarmi in questa professione.
Nella sua carriera ha mai avuto un modello al quale ispirarsi?
Diciamo che ho sempre cercato di prendere il meglio da ogni potenziale collega o altro, non emulandoli. E questo penso sia il processo ideale per ogni giornalista alle prime armi.
Il bello e il brutto del giornalismo?
Il bello è che una professione che ti permette di svariare tra le molteplici tematiche: la mattina puoi trattare di cronaca, mentre la sera ti ritrovi a parlare di sport.
Il brutto, invece, è la generale cattiva retribuzione.
Ha mai avvertito condizionamenti o pressioni nel suo lavoro?
No. Anche perché ho cercato sempre di rispettare le regole di ogni testata con la quale ho collaborato. Non ho mai avuto particolari pressioni, l’importante è seguire una determinata linea editoriale.
Lei ha un’esperienza vasta in ambito giornalistico. Ma cosa preferisce, la carta stampata o la televisione?
Non credo di avere una particolare preferenza. A me affascina la comunicazione in generale. Ogni modalità di giornalismo possiede il proprio fascino.
Secondo il suo parere, con l’avvento di internet potrebbe tramontare definitivamente il giornalismo cartaceo?
Ultimamente il web sta ottenendo numerosi consensi, soprattutto da parte dei giovani. E’ anche vero, però, che l’avvento dell’energia nucleare non ha eliminato il vapore. Io credo che il web e la carta stampata non siano destinati a calpestarsi i piedi, bensì a coesistere poiché, l’uno dà l’immediatezza della notizia, l’altra, invece, l’approfondisce.
Come sta vivendo, da giornalista e cittadino campano, la grave emergenza rifiuti che ha colpito la regione?
Sono profondamente indignato. Credo che questa emergenza sia lo specchio di una classe politica non adeguata, non all’altezza. I cittadini non meritano una così poca serietà da parte loro.
Passando allo sport, che negli ultimi tempi ci distoglie da una cruda realtà: un suo parere sul Napoli attuale.
Ecco, io penso che il Napoli sia la faccia bella della Campania. La società di De Laurentiis è la prova che con la serietà, la lungimiranza e la tenacia, si possono raggiungere preziosi traguardi. Dal punto di vista tecnico, è sotto gli occhi di tutti lo straordinario campionato che sta svolgendo. La speranza è che a gennaio la dirigenza possa completare la rosa con un paio di innesti di valore.
Oltre al giornalismo ha altre passioni?
Certo. Viaggiare è una mia grandissima passione, coltivata negli anni. Inoltre sono un appassionato di musica, cinema, teatro. Poi, come può testimoniare chi mi segue in televisione, ho la passione per la buona tavola. [Ride]
Il tuo sogno nel cassetto
Girare il mondo via mare, a bordo di una crociera. Sono un assetato di conoscenza! …
Intervista a cura di Stefano D’Angelo
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