Ecco le dichiarazioni che il consigliere comunale Emilio Di Marzio ha concesso in esclusiva ad iamnaples.it.
1) Lo Stadio San Paolo mostra ancora gravi carenze strutturali, nonostante il restyling operato in occasione della partecipazione del Napoli all’Intertoto. La tribuna stampa della “casa del Napoli” è ancora a rischio allagamento in caso di pioggia, non ha un bagno autonomo rispetto alla Tribuna Posillipo, con ripercussioni anche sulle condizioni igieniche, ed in tutti i settori è difficile riuscire ad applicare le ultime normative riguardo ai biglietti nominali ed ai posti assegnati. Da una parte abbiamo la direzione intrapresa in altre città italiane, prendendo spunto dall’esempio inglese, degli stadi di proprietà delle società calcistiche, dall’altra il presidente De Laurentiis non mantiene spesso i suoi impegni, come l’allestimento del tabellone e l’amministrazione comunale si trova in difficoltà nella risoluzione delle storiche problematiche dell’impianto di Fuorigrotta. Come procede il lavoro dell’amministrazione comunale su questa tematica così importante per i tifosi partenopei?
“Sono molto franco su questo punto e non intendo nascondermi dietro un dito. Il comune di Napoli non ha i mezzi necessari a fronteggiare spese ingenti e l’amministrazione cittadina ha più volte chiesto al Presidente De Laurentis di riformulare insieme una convenzione, un accordo in base al quale la società può ‘prendersi’ lo stadio senza pagare canone e per un tempo lunghissimo, accollandosi però i lavori di riammodernamento dell’impianto aprendolo a strutture recettive per il tempo libero…bar, ristoranti, negozi e così via…e ovviamente lasciando al comune prerogative di controllo e utilizzo dello stadio per grandi manifestazioni pubbliche. E’ una sorta di project financing e le trattative con la società sono tuttora aperte. Fino ad esito speriamo positivo c’è poco da fare…il comune potrà fare degli interventi pure significativi ma non di ammodernamento complessivo della struttura.”
2) Il 19 Agosto comincia l’avventura del Napoli in Europa League. Che interventi si compieranno in vista di quest’appuntamento, dopo il sopralluogo degli uomini dell’Uefa? Come intende operare l’amministrazione comunale in termini di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e di coordinamento delle istituzioni, riguardo all’ordine pubblico, che potrebbe essere una grave iattura per gli azzurri in campo europeo?
“Sull’ordine pubblico, severità nei controlli preventivi e campagne di sensibilizzazione sono due ricette sempre utile per un approccio non punitivo ed efficace. La repressione successiva spesso risulta vana. Devo però constatare come col tempo gli stadi siano diventati per una parte pure un contenitore di malessere sociale che talvolta si esprime in forme non ortodosse e fortemente deprecabili. Io una proposta ce l’ho e che forse non piacerà ai più. Aumentiamo i posti per abbonati (con controllo a monte e a prezzi accessibili) soprattutto per famiglie, donne e ragazzi. Potrebbe essere un atidoto efficace. Sull’Europa League aspettiamo la relazione degli uomini Uefa per avere un quadro più compiuto.”
3) Lei ha proposto una nobile iniziativa: dedicare i vari settori del San Paolo a grandi campioni della storia del Napoli. Lei ha dichiarato che il suo intento è sensibilizzare le persone sulla memoria storica della nostra città, attraverso il Calcio Napoli. A che punto sono i lavori per realizzare quest’idea?
“Da pochi giorni ho inviato all’assessore comunale allo sport una prima griglia di nomi. La Tribuna Posillipo sarà probabilmente assegnata ad Attila Sallustro; la Tribuna Laterale ricorderà Arnaldo Sentimenti; i Distinti saranno dedicati ad Antonio Vojak; la Curva A sarà il settore Egidio Sentimenti, mentre la Curva B “andrà” ad Omar Sivori. Confido possa esserci una delibera di giunta di assegnazione quanto prima così che dalla prossima stagione possano essere integrati i tradizionali nomi dei settori con quelli dei campioni del glorioso passato del Napoli. Questo perchè non ci si interroghi, mi riferisco soprattutto ai più giovani, solo sulle biografie sportive dei singoli campioni ma anche si possa indirettamente rivivere epoche, pezzi della storia della nostra città che si intrecciano con le vicende sportive. Ed è una operazione recupero della memoria collettica a cui ha contribuito su mia sollecitazione l’intero Consiglio comunale di Napoli, maggioranza ed opposizione .”
4) Lei è un membro di una famiglia illustre del calcio italiano: suo zio, Gianni Di Marzio, è stato uno dei primi allenatori meridionali a lavorare al Nord ed oggi è un valido scopritore di talenti ed un competente opinionista, suo cugino, Gianluca Di Marzio, è uno dei migliori giornalisti italiani. Lei è un appassionato tifoso del Napoli; secondo lei, come si muoverà sul mercato la società di De Laurentiis? Ci comunichi qualche “bomba” che avrà ascoltato nelle vostre discussioni familiari.
“Sono molto tifoso e ogni domenica è una sofferenza…di certo il condizionamento familiare ha un peso. Buon sangue non mente! Del resto sono assai felice che mio zio Gianni sia ancora così amato a Napoli e che mio cugino Gianluca si approssimi a diventare il maggiore esperto di calciomercato tra i giornalisti televisivi. Sul mercato di quest’anno…guardi, non voglio andare contro corrente…nè deludere le attese…ma ho l’impressione che De Laurentis voglia essere particolarmente parsimonioso e al momento l’esordio sul mercato non mi pare dei più brillanti. La verità è che sarebbe necessario affiancare a Bigon un uomo mercato che conosca i paese emergenti e non mi pare che ci sia. Comunque sono sempre ottimista si tiri fuori dal cilindro qualche sorpresa.”
intervista a cura di Ciro Troise
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