L’emigrazione in Germania ha rappresentato il destino di tanti italiani e napoletani negli anni ’60. Si diceva addio agli affetti della propria terra e si volava con la speranza di un futuro più radioso rispetto a quello che si prospettava in Italia. E’ la storia anche della famiglia Gaudino. Maurizio, avversario del Napoli con lo Stoccarda nella finale di Coppa Uefa del 1989, è figlio di genitori napoletani, precisamente di Frattamaggiore ed Orta di Atella, l’unico della dinastia ad essere nato in Germania. Maurizio Gaudino oggi è un procuratore, un addetto ai lavori del calcio tedesco che lavora a stretto contatto anche con l’Italia, dove collabora con l’avvocato Gianluca Anatriello ed il talent-scout Pasquale De Rosa.
Maurizio, il primo pensiero va alla finale di Stoccarda, un ricordo magico per i tifosi napoletani. Tu l’hai vissuta da avversario, che ricordo hai di quella sfida?
“Sono momenti che non dimenticherò mai, il giorno della partita d’andata al San Paolo era anche il compleanno di mia mamma, c’era tutta la mia famiglia in tribuna. Nonostante la sconfitta, è stato un onore giocare contro quella squadra di fenomeni. Ho scambiato la maglia con Maradona, una sensazione unica che nessuno mi può togliere, sono ricordi che non si possono acquistare. E’ stato uno dei momenti più belli della mia carriera, in cui ci sono state anche altre soddisfazioni. Ho vinto un campionato tedesco ed una Supercoppa di Germania nel 1992 con lo Stoccarda ed ho partecipato con la Germania al mondiale del 1994 tenutosi negli Stati Uniti d’America”
Il Napoli è ai sedicesimi d’Europa League, dove affronterà il Viktoria Plzen. Potrebbe essere questo l’anno buono per bissare quell’impresa del 1989?
“Speriamo, me lo auguro soprattutto per i tanti napoletani all’estero, oltre che naturalmente per la città. Il presidente De Laurentiis ed il direttore sportivo Bigon stanno compiendo un bel lavoro e penso che il Napoli può raggiungere risultati importanti sia in campionato che in Europa. Si può cominciare dall’Europa League, raggiungendo, però, l’obiettivo di arrivare nei primi tre posti della serie A per ritornare in Champions”
Il club di De Laurentiis è attivo in vista della sessione invernale del mercato. Si parla anche di un esterno sinistro, dovrebbe arrivare Armero nel caso in cui partisse Dossena. Tra i tuoi assistiti c’è Molinaro, potrebbe essere un’idea per gli azzurri? C’è mai stato qualche contatto?
“Non c’è mai stato nessun contatto serio. Vista la penuria di esterni sinistri nel mercato italiano, soprattutto in Germania ci sono state molte voci in tal senso. Christian ha un contratto con lo Stoccarda fino al 2014, sta bene qui e non pensa ad un ritorno in Italia”
Al Napoli in passato è stato accostato anche Boris Vukcevic, centrocampista offensivo dell’Hoffenheim vittima di un brutto incidente. Come sta adesso? Quando potrebbe tornare in campo?
“Boris è uscito dal coma lo scorso Novembre, sta abbastanza bene, sta lavorando in ospedale per riprendere il contatto con il suo corpo. Nessuno può sapere quando tornerà in campo, ci affidiamo a Dio”
Il mercato di Gennaio del Napoli coinvolge anche delle operazioni in uscita. Si è parlato molto dell’ipotesi di trasferimento di Fernandez in Germania. Cosa c’è di vero e quante possibilità ci sono?
“Il 15 Agosto scorso l’Argentina ha disputato un’amichevole a Francoforte contro la Germania, vincendo 3-1. Fernandez giocò molto bene, mettendosi in mostra come un ottimo elemento che ha anche la giovane età dalla sua parte. Dopo quella gara molte voci si sono rincorse in Germania. Non sono a conoscenza, però, di offerte concrete di Stoccarda ed Hoffenheim. Lo Stoccarda sul mercato cerca un centravanti viste le precarie condizioni fisiche di Cacau; non può affidarsi al solo Ibisevic. L’Hoffenheim potrebbe essere più interessato al difensore argentino anche se le priorità sul mercato sono un centrocampista ed un esterno d’attacco. Non credo poi che il Napoli, vista la squalifica di Cannavaro e la cessione di Aronica al Palermo, venda Fernandez”
Il calcio italiano sta puntando molto sui giovani come i vari Insigne, Florenzi, De Sciglio, El Shaarawy. La Germania ha anticipato questo percorso dopo l’Europeo del 2000. Ripartire dai giovani in Italia è la strada giusta?
“Vista la crisi economica europea, penso si tratti di una strada obbligata oltre che giusta. La Germania si è mossa in anticipo, dopo l’Europeo del 2000 ma si è intensificato questo cammino soprattutto a cavallo del mondiale del 2006. Quest’approccio non è stato ancora premiato con la vittoria di un titolo ma penso che sia stato importante per il calcio tedesco”
C’è qualche giocatore della Bundesliga che consiglieresti al calcio italiano e magari proprio al Napoli?
“Da procuratore non posso dare consigli, altrimenti rischio che mi soffino i giocatori (ride, ndr). Portare dei giocatori dalla Germania in Italia oggi è molto difficile perché il livello medio degli ingaggi è molto più alto. Il motivo principale di questa differenza economica è a mio avviso nella diversa affluenza degli stadi, nelle gare della Bundesliga sono sempre pieni, rappresentando anche uno stimolo importante per i calciatori”
A cura di Ciro Troise
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