Un testacoda ricco di spunti quello tra il Napoli Primavera e i pari categoria della Ternana. Gli azzurri, primi del girone, ma reduci dal ko contro il Palermo, affrontano il fanalino di coda della Ternana, squadra però in crescita, reduce da alcune buone, quanto sfortunate prestazioni. Per approfondire i temi di questo match la redazione di IamNaples.it ha contattato in esclusiva il tecnico degli umbri Alberto Favilla:
Salve Mister, purtroppo i risultati non stanno sorridendo alla sua Ternana e, come se non bastasse, il prossimo match vi mette di fronte al Napoli, capolista del girone. Come valuta l’undici di mister Saurini?
“E’ una squadra importante, con giocatori bravissimi. Un attacco veramente forte, basti pensare ai nomi di Insigne o Tutino. Anche centrocampo e difesa sono di assoluto valore”
Voi comunque non avete assolutamente intenzione di fare le vittimi sacrificali, soprattutto considerando il fatto che siete una squadra in crescita, coma dimostra l’ultimo pari contro la Reggina?
“Si, il pareggio con la Reggina, ma anche l’immeritata sconfitta contro il Bari, a dimostrazione che siamo in crescita. Purtroppo la classifica non ci sorride, ma non dimentichiamo che questo è il nostro primo anno in Primavera. L’anno scorso abbiamo fatto molto bene nella categoria Berretti. Purtroppo la Primavera è un campionato molto difficile, ma noi stiamo migliorando partita dopo partita. Considerate inoltre che la maggior parte dei ragazzi viene dal nostro settore giovanile, abbiamo preso pochissimi ragazzi da fuori”
Uno di questi è Amico, ex attaccante delle giovanili del Napoli. Lei come lo valuta anche in prospettiva prima squadra?
“Quando si è presentata l’occasione di ingaggiarlo non ce la siamo fatta sfuggire. È il nostro fiore all’occhiello. Purtroppo in questo inizio di stagione ha sofferto alcuni problemi, tra cui quello della lontananza da casa. Cerco di aiutarlo molto, di parlargli. Se riesce a risolvere questo problema sono sicuro che sarà un ottimo giocatore. Dipende molto da lui”
Amico, come lei ha detto, rappresenta una delle poche eccezioni in un settore giovanile essenzialmente autoctono. Ci può illustrare meglio come e su quali basi si sta sviluppando il settore giovanile rossoverde, anche alla luce del momento del calcio italiano?
“Io stesso provengo da questo settore giovanile. Abbiamo alle spalle una storia gloriosa, con molti giocatori lanciati in passato. Purtroppo c’era stata un’involuzione, e il nostro settore giovanile era finito un po’ nel dimenticatoio, ma ultimamente le cose sono cambiate in meglio”
Più precisamente in che direzione, e come questo cambio di rotta ha influito sulla Primavera?
“Il nostro ds sta facendo un ottimo lavoro. Adesso si sta puntando molto sul settore giovanile. In particolare l’anno scorso è stato fatto un grande lavoro con la Berretti, mentre quest’anno stiamo cercando di lavorare per sviluppare al meglio la Primavera. Purtroppo la primavera è una categoria che non la puoi improvvisare, anzi. Considerate questo come un’anno cuscinetto, in cui fare esperienza. Se continuiamo a lavorare qualcosa di buono emergerà senz’altro”
Servizio a cura di Giancarlo Di Stadio
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