C’è chi ha deluso e non sarà riconfermato, c’è chi ha rotto il rapporto con la società per i più svariati motivi e c’è chi invece dopo delle grandi stagioni ha l’ambizione di fare lo step decisivo della propria vita. Questo crocevia di sentimenti ispira il grande giro di panchine della Serie A, che dalle grandi alle piccole costituirà il leitmotiv all’insegna del cambiamento del campionato di massima serie 2011-2012.
Cominciamo dalla Juventus; non c’è più nessun tentennamento, Antonio Conte sarà l’allenatore della compagine bianconera. Si attenderà la fine del campionato per dare l’annuncio ufficiale. A Siena l’ex capitano della Vecchia Signora ha già salutato la proprietà, la dirigenza ed i giocatori che lo hanno ringraziato per quanto compiuto in Toscana e gli hanno fatto gli auguri per la sua prossima avventura.
Andata in soffitta la tentazione piemontese, Walter Mazzarri non dovrebbe muoversi da Napoli. Il tecnico toscano ha perso la partita a poker con il presidente De Laurentiis; da tempo sosteniamo che la sua strategia era fallimentare anche dal punto di vista dei propri interessi.
Il rinvio dell’incontro di ieri non è un segnale negativo, ma è una scelta strategica del presidente del Napoli. Infatti, De Laurentiis, avendo capito che Mazzarri si presenterà al suo cospetto con più miti consigli rispetto a qualche mese fa, ha preferito risolvere la grana Cavani, in partenza per l’Uruguay, oltre che ai suoi impegni cinematografici. Il presidente ha voluto anche aspettare la cena con la squadra, sapendo che “resta cu ‘mme” cantato dai calciatori al tecnico a Villa D’Angelo avrebbe alimentato anche l’entusiasmo di Mazzarri dopo una cena in compagnia degli azzurri.
L’accordo dovrebbe trovarsi perché Mazzarri ha abbassato le sue pretese ed il presidente esplode di entusiasmo per la Champions e, quindi, detterà le regole con la volontà di trattenere il “migliore degli allenatori possibili” (sono le sue parole per il Napoli). Il giro di panchine non si ferma a Juventus e Napoli. Il merito è anche dell’opera di mediazione di Bigon e soprattutto Fassone e della capacità di De Laurentiis di imporre il rispetto per il Napoli agli altri club, che hanno evitato di continuare a corteggiare Mazzarri. L’incontro previsto tra il weekend e la settimana prossima toccherà gli argomenti del mercato, dell’aumento dell’ingaggio e del rinnovo del contratto dei collaboratori, questioni su cui Mazzarri sarà costretto ad abbassare un po’ le sue pretese, ma troverà un De Laurentiis entusiasta e che può trovare le parole giuste per fare la pace.
Nel malaugurato caso in cui l’accordo non dovesse trovarsi, De Laurentiis, grazie all’amicizia con Zamparini, ha bloccato Gasperini, che però vuole ricomporre l’asse con il ds Ceravolo. Infatti, i due hanno già trovato l’accordo per sbarcare a Palermo; a quel punto clamorosamente De Laurentiis dovrebbe rinunciare anche a Bigon.
Infatti, la neopromossa Siena lavora per il suo sostituto. Il primo nome è quello di De Canio, che ha lasciato il Lecce. Le alternative sono Pasquale Marino e Ficcadenti, che proprio oggi ha lasciato il Cesena. Con De Canio al Siena, Marino potrebbe andare proprio a Cesena. Il Lecce sta valutando seriamente l’ipotesi Moriero, mentre il Genoa ha già pronto il biennale per Malesani.
Del Neri, dopo il fallimento con la Juventus, dovrebbe approdare alla guida della neopromossa Atalanta, con Colantuono che andrà a comporre con il ds Pasquale Sensibile l’accoppiata per riportare la Sampdoria in Serie A.
C’è ancora confusione in casa Roma; nelle ultime ore l’uomo-mercato Sabatini ha rilanciato l’ipotesi Delio Rossi. Nell’epoca dei tandem vincenti, la coppia del Palermo dei sogni potrebbe ricostruirsi un tetto nell’atmosfera della Capitale… Che giro di panchine, ma finalmente si vede la luce del tunnel, con le società pronte a programmare.
Ciro Troise
