“La mia scelta è palese: aspettare Napoli”. Parola di capitano. Continua la carrellata di interviste a cura della nostra redazione ai giocatori del Nuovo Napoli Basket. IamNaples.it ha contattato in esclusiva il capitano Juan Marcos Casini. Tanti gli argomenti trattati con la guardia nativa di Còrdoba. Ecco l’intervista:
Marcos, innanzitutto, cosa hai pensato una volta venuto a conoscenza dell’esclusione dalla Legadue di Napoli?
Beh, siamo rimasti tutti un po’ sorpresi. Noi giocatori, ovviamente, pensavamo a far bene in campo e non conoscevamo quelle che erano le questioni amministrative della società. E’ stato tutto un po’ strano perchè da un giorno all’altro ci siamo trovati a non giocare più. Per un giocatore di basket questo è molto brutto, anche perchè è quasi un mese che non si scende sul parquet. Non auguro a nessun giocatore di pallacanestro di ritrovarsi senza questo sport improvvisamente.
Però, grazie all’azione della dirigenza non si sono perse le speranze: la fiammella rimane ancora viva e non vuole spegnersi. Da questo punto di vista come reputi il loro operato improntato sul continuo prodigarsi per trovare nuove forze necessarie a mantenere in vita la società?
Liguori, Ambrosino e Mirenghi ci hanno sempre sostenuto. Nei momenti difficili ci sono stati vicini. Ci hanno fatto sentire sempre a casa. Ovviamente, noi giocatori abbiamo appoggiato la loro azione alla ricerca di nuovo forze imprenditoriali. A mio avviso il loro lavoro deve essere ripagato. Loro, più di tutti, meritano la riammissione per gli sforzi profusi.
Sono stati proprio i tre dirigenti a coinvolgere Maurizio Balbi in questo progetto. L’imprenditore napoletano, nella sua conferenza stampa, dichiarò di essere rimasto colpito dalla tua professionalità. Ieri, insieme a Marco Allegretti, sei stato a pranzo proprio con Balbi. Di cosa avete parlato?
Innanzitutto, quest’incontro è stato funzionale per conoscerci meglio e da vicino. Prima di ieri abbiamo avuto modo di sentirci solo telefonicamente. Balbi ci ha parlato del suo progetto e delle sue idee. Io e Marco, dalle sue parole, abbiamo capito che alla base c’è un piano molto serio, ma soprattutto studiato. E’ un progetto che ci coinvolge e che ci fa sentire ancora più azzurri. Speriamo che il Tnas gli dia ragione, perchè credo che Balbi sia una persona molto seria in grado di dare tanto per il basket a Napoli.
A questo incontro hanno preso parte anche le vostre rispettive consorti. Abbiamo saputo che loro stanno spingendo molto per ritornare a Napoli.
E’ vero. Prima di approdare a Napoli ho avuto modo di giocare con Scafati, quindi già conoscevo bene l’ambiente campano. Ci siamo trovati benissimo e mia moglie vorrebbe tornarci. A Napoli si è creato un gruppo splendido che ha mostrato le sue qualità nelle poche partite disputate. Non è giusto che per qualche piccolo problema si mandi all’aria quanto di buono creato nell’arco di due/tre mesi. Non mi sento di puntare il dito contro nessuno per questa situazione, spero solo si possa risolvere tutto per il verso giusto tra lunedì e martedì.
Ci parlavi dello splendido gruppo formatosi a Napoli. Ovviamente i meriti vanno anche a Bartocci, che però ha subito abbandonato la squadra accasandosi a Scafati. Come avete preso il suo addio insieme a quello del vostro compagno Clemente?
Maurizio è stato bravissimo a creare la giusta chimica all’interno dello spogliatoio. Ci è dispiaciuto che sia andato via, ma in certe situazione bisogna valutare tanti aspetti. Dal punto di vista personale abbiamo augurato loro un grosso in bocca al lupo per il futuro. Abbiamo capito la loro decisione e di certo non possiamo condannarli.
Qualche settimana fa giravano voci che ti volevano lontano da Napoli. Jesi sembrava intenzionata a riportarti in terra marchigiana. Erano solo voci o qualcosa di concreto c’è stato?
Non posso nascondere che ad una settimana dall’esclusione dalla Legadue, ci siamo guardati tutti un po’ intorno. Sinceramente ho letto anche io di questo interessamento di Jesi, ma non ci sono state offerte ufficiali. Ho solo avuto modo di sentire i miei ex compagni di squadra, che mi hanno chiesto se era possibile che io vestissi nuovamente la maglia di Jesi. Ma io ho deciso di aspettare Napoli…
Marcos, per concludere, un pensiero per i tifosi. Stanno soffrendo tanto per questa situazione e sono sulle spine da circa un mese.
I tifosi sono stati straordinari. Dopo l’esclusione, noi giocatori siamo rimasti a Napoli per circa una settimana, continuandoci ad allenare. Tutte le sere erano fuori al PalaBarbuto a sostenerci dopo le nostre sedute. Hanno fatto anche una piccola raccolta fondi che ha mostrato la loro sconfinata passione. Nelle partite disputate a Fuorigrotta ci hanno sempre sostenuto mostrando tanto calore. Spero con tutto il cuore che potranno tornare a perdere la voce per sostenerci e spingerci a grandi successi.
Servizio a cura di Stefano D’Angelo
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