Il redattore Gilberto D’Alessio oggi ha dedicato la nostra rubrica “talent scout” a Francesco Acerbi, difensore della Reggina al centro di varie voci nell’ultimo mercato di Gennaio, che hanno riguardato anche il Napoli, con il ds Bigon che ha ammesso l’interesse per il giocatore. Alla fine l’ha spuntata il Genoa, che ha investito 4,5 milioni di euro per portarlo in Liguria dalla prossima stagione, lasciandolo a Reggio Calabria in prestito fino a Giugno.
Per capirne di più, abbiamo intervistato in esclusiva l’agente di Francesco Acerbi, Andrea Cattoli:
– Acerbi ha dimostrato già ottime qualità. Per compiere la definitiva crescita dovrebbe migliorare su tecnica e velocità. Credi che al Genoa possa compiere questo processo?
“Il ragazzo è al primo anno di B, quindi, è normale che debba migliorare su tanti aspetti, non solo quello tecnico; per questo motivo abbiamo scelto insieme alle due società di completare la stagione in serie B a Reggio Calabria.”
– Il direttore Bigon ha dichiarato che era interessato ad Acerbi, ma la Reggina ha preferito darlo al Genoa. Ci puoi raccontare la verità sui contatti tra il ds del club partenopeo, il presidente Foti e te in qualità d’agente del calciatore?
“Credo che Bigon o Mazzarri non fossero pienamente convinti di puntare su Acerbi ed hanno scelto Ruiz. Con me non hanno mai parlato i dirigenti del Napoli, anche perchè se non raggiungevano un accordo con la Reggina non aveva senso trattare col sottoscritto”.
– La storia di Francesco Acerbi è un racconto all’insegna della gavetta compiuta in tutte le categorie giovanili e sui campi della vecchia serie C con il Pavia e poi della B con la Reggina. Pensi che possa essere un esempio per portare i dirigenti del calcio italiano a monitorare di più sia i vivai che le categorie inferiori, dove spesso si trovano grandi talenti inespressi?
“Penso che sui campi della Lega Pro ci siano parecchi ragazzi giovani e di valore che ancora non hanno espresso il loro massimo potenziale, Francesco era uno di questi”.
Intervista a cura di Ciro Troise
