Il giovanissimo Alessandro Porfido, sostituto di Leonardo Mariani, è arrivato all’ombra del Vesuvio con tante speranze e con la consapevolezza di essere approdato in una piazza blasonata e vogliosa di tornare nel basket che conta. Il giovane casertano, arrivato alla corte di Maurizio Bartocci da già due mesi, non è però riuscito a far vedere di che pasta è fatto a causa di un paio di infortuni che ne hanno limitato l’utilizzo e, di conseguenza, l’ingresso nei collaudatissimi meccanismi azzurri. Con l’infortunio ormai alle spalle Alex Porfido ha tutta la seconda fase del campionato per dimostrare il suo valore e per contribuire alla realizzazione di un qualcosa che fino ad un anno fa sembrava pura utopia.
Alex, innanzitutto come stai? Recuperato dall’infortunio? “Adesso ho finalmente recuperato, il dottore mi ha dato l’ok e non mi resta che buttarmi completamente nel lavoro di gruppo per dare il mio contributo”
Che tipo di gruppo hai trovato? E’ stato difficile entrare nei meccanismi della squadra dopo l’infortunio? “Non è stato molto difficile perché è un gruppo molto unito sia dentro che fuori dal campo. Mi hanno dato una grossa mano e adesso spero solo di poter fare bene con loro”
C’è qualche giocatore in particolare che ti ha preso sotto la sua ala protettiva? “Ma diciamo un po’ tutti, non credo ci sia qualcuno in particolare. Essendo giovane e da poco arrivato si sono messi tutti a completa disposizione per farmi sentire a mio agio e li ringrazio molto”
A breve inizierà, per Napoli, la post-season vi aspettate un seguito di pubblico importante? “Certo! Napoli è una grande piazza e contiamo di vedere molta gente al PalaBarbuto per darci una mano. I playoff sono un campionato completamente staccato dalla regular season e ci sarà da soffrire”
Trento sarà il vostro prossimo avversario, che tipo di partita vi aspettate? “Molto difficile, da non sottovalutare assolutamente. Abbiamo visto come si è battuta contro Casalpusterlengo e ci ha dimostrato ancor di più che sarà dura. I playoff sono così, tutti gli equilibri vengono alterati ed è impossibile fare un pronostico. Basta vedere l’eliminazione di una squadra forte come Torino”
Quanto può incidere il fatto di essere stati fermi così a lungo? “Credo e spero poco. Dobbiamo essere noi bravi a non perdere il filo della concentrazione e per non farlo abbiamo fatto un’amichevole a Chieti la settimana scorsa e ne faremo un’altra sabato prossimo in casa nostra”.
Servizio a cura di Enrico De Pompeis
