Edinson Cavani ha rilasciato un’intervista al quotidiano sportivo uruguaiano Ovación. Il Matador ha detto la sua sul momento poco brillante della sua Nazionale ed ha anche analizzato il match perso contro l’Argentina dei compagni in azzurro Fernandez e Campagnaro . Ecco quanto evidenziato dalla redazione di IamNaples.it:
In questo momento, due giorni dopo la partita contro l’Argentina e due prima quella di La Paz contro la Bolivia, come state?
Bene, credo bene. Le forze perse nel match contro l’Argentina dobbiamo recuperarle in fretta.
Fisicamente, psicologicamente o entrambe?
Entrambe sicuramente. Psicologicamente è stato un colpo molto duro, ma questo gruppo ne ha già passate di tutti i colori. La Celeste è passata per momenti peggiori e questo è il momento giusto per ripartire e lasciarsi tutto alle spalle, come è giusto fare nei momenti complicati.
Pensate ancora alla partita contro l’Argentina o si pensa solo alla sfida di domani?
No, assolutamente. Pensiamo solo al rivale che affronteremo. Siamo concentrati sul match contro la Bolivia, senza però perdere di vista ciò che di buono avevamo fatto contro l’Argentina sino al momento del loro primo goal. Sono passati in vantaggio dopo l’infortunio di Diego Lugano e sia il goal sia l’uscita dal campo di Diego ci hanno colpito dal punto di vista mentale.
Tra voi giocatori parlate del match?
Si, certo, ci confrontiamo sempre. Siamo tutti d’accordo sul fatto che si era fatto abbastanza bene sino al loro primo goal, non è tutto da buttare via. Loro attaccavano di più, ma per tutto il rpimo tempo ed una parte del secondo abbiamo controllato bene
Chi vede la selezione dall’esterno pensa che qualche meccanismo si sia inceppato, che qualcosa non funzioni più come prima come, per esempio, nell’intesa tra lei, Forlan e Suarez. Cosa succede?
In verità non saprei cosa rispondere, non c’è un motivo reale. Tutti ci siamo accorti di questa situazione ma tutti riteniamo che si tratti di un momento negativo, tutto qui.
Come uscire da questa situazione?
Bisogna restare uniti, confrontarci tra di noi senza badare a ciò che giunge dall’esterno, fare un po’di autocritica e capire dov’è che stiamo sbagliando. In questo momento dobbiamo stare uniti ed andare avanti.
Ha visto la Bolivia?
Si, nel match contro il Perù. Ma c’è la storia che parla e da qui vediamo che affrontarla in casa, a più di 3000 metri d’altezza è sempre molto difficile.
Si può battere questa squadra? Non sembra essere forte come le altre volte.
Si può, ma non sarà affatto facile.
Cosa fare per vincere domani?
Non dobbiamo aspettarli ma attaccare con concentrazione. Dobbiamo fare pressing e lasciare poco spazio per ripartire in contropiede perché è la nostra arma in più.
Ha già giocato a La Paz?
No, c’ero però sono rimasto in panchina.
Fonte: ovaciondigital.com
Traduzione e adattamento di Luigi De Magistris
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