Devis Mangia, il ct dell’Under 21, è preoccupato. «C’è un ranking europeo per club che non regala sorrisi al calcio italiano. Troppe Nazioni ci stanno superando. Non è un elemento da continuare a prendere sotto gamba. Per questo spero che il Napoli e le altre stasera vincano in Europa League».
Mangia, basteranno le motivazioni, la rabbia, la voglia di rivincita dopo gli ultimi flop?
«Saranno eccezionali moltiplicatori di energia. La fase a gironi entra nel vivo, non credo che gli azzurri, l’Inter, la Lazio e l’Udinese alla fine abbiano voglia di uscire fuori dalla coppe così presto».
Il Napoli di Mazzarri sembra vivere una piccola crisi?
«Non sono mica d’accordo. Io ho visto la gara con l’Atalanta e nella ripresa ho ammirato una grande squadra giocare con personalità e grinta, sconfitta solo da un episodio. Certo, nel primo tempo non è stato proprio un bellissimo Napoli».
Ha visto, all’opera Insigne. Si aspettava che Mazzarri lo facesse giocare di più?
«Penso che Lorenzo non si possa lamentare per quanto è impiegato con il Napoli. Sa di avere un ruolo importante nel gioco degli azzurri».
Il Dnipro, squadra semi-sconosciuta dell’Ucraina, rischia di far fuori una big. Chi l’avrebbe mai detto?
«Gli equilibri calcistici di un tempo sono superati. Ovvio che molti club di alcuni Paesi in crescita possono mettere in difficoltà squadre con maggiori tradizioni come il Napoli. Però credo che si tratti di un momento di passaggio. E non vedo il Napoli così sfavorito stasera».
Non rischiamo di perdere la faccia?
«Le selezioni nazionali vanno a gonfie vele, noi con l’Under 21 abbiamo conquistato il pass per la fase finale dell’Europeo in Israele. Ma non basta: occorre vincere con i club».
Perché il giovedì si fa tanto turnover?
«Non posso certo dare consigli ai miei colleghi. Però, francamente, non lo comprendo: l’Inter nel 2010 ha vinto in Italia e la Champions più o meno facendo giocare sempre gli stessi».
A proposito di Inter. Le piace Stramaccioni?
«È riuscito a far tornare i nerazzurri in alto, ha dei meriti enormi. Ma se devo dire chi mi ha impressionato di più in termini di gioco rispondo la Juve di Conte e la Fiorentina di Montella».
La lotta per il titolo?
«Non sarà un duello tra Juve e Inter, ne sono certo. Credo che il Napoli ha le risorse caratteriali per rimanere in scia a lungo. E credo anche che i viola possano inserirsi».
Perché all’estero riescono a lanciare i giovani e in Italia è difficile?
«Perché la differenza tra il campionato Primavera e la serie A è notevole. Manca la seconda squadra che sarebbe una specie di trait d’union con la prima».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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