Interviene a “Marte Sport Live” il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis sul momento della sua squadra. Ecco quanto sottolineato da Iamnaples.it.:
“I giornalisti mi fanno sorridere, perchè spesso si schierano dalla parte dei vincitori, in questi ultimi dieci anni il Napoli non era più forte come un tempo, molta gente si era allontanata dai colori azzurri e questo fa capire che in questo Paese ci si schiera solo con chi ottiene i successi. Mazzarri non ha colpe sul match dell’Olimpico, ha schierato la migliore formazione possibile, la squadra era decimata dalle tante assenze e con un po’ di fortuna potevamo uscire con un buon risultato. Il rigore non dato a Pandev, sul quale c’era un netto fallo di Cana, il laser che ha colpito De Sanctis non sono una giustificazione ma dati di fatto, senza dimenticare il fuorigioco inesistente di Cavani sul gol annullato ad Hamsik. Britos non va processato, non gioca con continuità da un anno e se ogni tanto commette degli errori ci può stare, sul rigore poi non ha colpe. Platinì finalmente ha capito che l’Europa League deve essere eliminata, ci vuole una Champions a 64 squadre: fossi in lui lo anticiperei il tutto al 2016. I calciatori non possono decidere se andare via o meno, chi prende l’ultima parola è chi detiene i contratti. Nel calcio può capitare di tutto, dalla prossima domenica avremo la rosa al completo, consiglio ai calciatori di non considerare i media, non sono scarichi fisicamente e dipende tutto da loro. Abbiamo degli ottimi preparatori atletici e non credo che questa squadra sia messa male dal punto di vista fisico. I tifosi sono stati geniali, seguono sempre con grande entusiasmo la squadra, sono ormai maturati tantissimo e per la finale di Coppa Italia mi aspetto una bellissima festa. Mi fa piacere sentire da Abete che siamo un esempio per tutti, visto che ogni giorno veniamo demonizzati. Io voglio sempre esaudire i desideri dei tifosi, ma la tessera rischia di scontentare gli altri appassionati. La finale del 20 maggio dovrà essere una serata di festa come ha detto l’altro giorno Agnelli. Con la Juventus c’è sempre stata una sana rivalità, ma anche amicizia e questo non può che essere un segnale positivo per tutti. L’Atalanta è una squadra complicata da affrontare, con la penalizzazione si sono fatti forza e poi ci sono delle identità come Cigarini e Denis che danno sempre il massimo contro il Napoli , come se volessero far ricredere qualcuno….Il bomber argentino non avrebbe trovato spazio con continuità se fosse rimasto all’ombra del Vesuvi. Non ho mai avuto divergenze con Mazzarri, sul discorso dei giovani ho solo detto che qualsiasi ragazzo potrebbe giocare nella massima serie, senza sminuire le idee del mister. La Primavera ha fatto il suo tempo, bisognerebbe creare delle seconde squadre nelle altre categorie, così come avviene in Spagna. Con il sistema odierno se nell’organico si infortuna Donadel o Maggio allora non è facile schierare la migliore formazione. Non c’entra nulla la stanchezza sono pensieri che non condivido, smettiamola di distruggere tutto, è una forma di autolesionismo assurdo. Facciamo sentire ai nostri calciatori il senso di appartennenza alla maglia e non critichiamoli. Sappiamo di aver sbagliato qualcosina dal punto di vista degli investimenti, mica siamo infallibili, solo a fine stagione ci prenderemo le nostre responsabilità, ora dobbiamo essere tutti uniti per il raggiungimento degli obiettivi”.
La Redazione
A.S.
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