Anche il patron azzurro Aurelio De Laurentiis ha parlato alla vigilia del match tra Chelsea e Napoli all’emittente inglese Sky Sports. Ecco quanto riportato da Iamnaples.it:
“La nostra speranza è quella di poter raggiungere la qualificazione, anche se non sarà certo un’impresa facile: siamo comunque contenti del cammino fatto in Champions League. Gli inglesi saranno motivati al massimo, soprattuto dopo l’arrivo di Di Matteo, il che non ci favorisce. Ci auguriamo che la squalifica di Mazzarri possa essere congelata ma nel caso in cui ciò non avvenisse in panchina ci sarà il suo vice Frustalupi, che non ha mai perso. Essendo noi napoletani scaramantici, meglio che non ci sia…I tifosi azzurri? Sono la nostra forza e rappresentano il dodicesimo uomo in campo. È stato un vero peccato non avere dei biglietti in più per la partita di domani. I tre tenori? Non sono sul mercato, se ci fossero dei club interessati, dovrebbero fare delle proposte concrete. Per acquistare i nostri talenti servono tanti soldi e solo se li mettessero sul tavolo ne potremmo discutere. Cavani? A Palermo non aveva questo rendimento, con noi è creciuto tanto. Si parla di tanti club interessati a Cavani e Lavezzi, ma al momento nessuno mai ha fatto delle offerte. Quando ho acquistato il Napoli mi è stato dato solo un foglio di carta e nulla in più, abbiamo ricominciato dalla Serie C e adesso siamo qui a giocarci questa partita sono molto orgoglioso di tutto ciò. La partita di domani si giocherà molto sul piano psicologico, sia i nostri giocatori che quelli del Chelsea sono dei professionisti e riusciranno a non sentire la pressione. Sarà fondamentale rimanere concentrati per tutta la durata del match. Cambiamneti nel calcio? Il problema è Platini. Noi come club potremmo sfondare in tanti paesi, come l’India e la Cina, che hanno dei grossi bacini di utenza. La differenza tra il cinema e il calcio è che tu in un film conosci la fine perché la scrivi. Nel calcio, e nello sport in generale, non sai mai come va a finire questo lo rende molto eccitante”.
La Redazione
A.F.
