Fine dell’avventura. Già all’alba di stamattina, dopo i sette giorni trascorsi in Cina, il Napoli si è lasciato alle spalle la beffarda notte della Supercoppa e il caldo afoso di Pechino, per intraprendere il lunghissimo viaggio di ritorno verso casa. Non è stata una passeggiata nemmeno il rientro in Italia, dopo i 120’ di rabbia e passione al Nido d’Uccello.
La squadra, prelevata da un pullman e con la scorta della polizia, si è mossa dal Park Hyatt Hotel alle 6.30 e subito dopo ha raggiunto lo sterminato scalo internazionale di Beijing, dove la comitiva si è poi divisa i due gruppi per imbarcarsi rispettivamente su un aereo diretto ad Amsterdam e un altro per Francoforte.
Il volo è durato una decina di ore e all’arrivo Cavani e i suoi compagni sono saliti subito su una coincidenza che li ha riportati a Capdochino. I giocatori sono attesi da 48 ore di vacanza e non vedevano l’ora di rompere le righe. Ma per una decina di reduci dalla trasferta orientale non ci sarà riposo: Behrami, Inler, Gargano, Hamsik, Campagnaro, Fernandez, Pandev, Zuniga e Behrami sono stati infatti convocati dalle rispettive nazionali per le amichevoli di Ferragosto, mentre Insigne è stato inserito nella prima lista di convocati del nuovo allenatore Davis Mangia, per la partita contro l’Olanda.
Mazzarri, invece, darà appuntamento alla sua squadra per il 15 agosto, dando così anche il tempo ai giocatori di recuperare lo stress da fatica e fuso orario. Ma non c’è molto tempo da perdere. Incombe già la prossima amichevole al San Paolo, il 19 agosto contro l’Olympiakos (biglietti in vendita, prezzi da 38 a 8 euro).
E dietro l’angolo c’è pure il campionato, con il debutto in programma a Palermo il 26 agosto. Il Napoli, beffato a Pechino, non può fermarsi.
De Laurentiis ha dato la carica alla squadra già in Cina, premiando comunque la prestazione di Cavani e compagni. “Avete fatto il massimo”. Anche il presidente è tornato a casa, con un volo diretto per Roma di Air China. Era sereno, nonostante la Supercoppa perduta. Però si farà sentire con la Lega e per l’arbitraggio di Mazzoleni, Il numero uno teme una stangata dopo le espulsioni di Mazzarri, Pandev e Zuniga, che dovranno scontare in campionato le eventuali squalifiche. Rischia soprattutto l’attaccante macedone: due o tre giornate. L’ora del giovane Insisgne sembra destinata a scattare prima del previsto.
Fonte: RepubblicaNapoli.it
La Redazione
M.V.
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