Tirate le somme dopo la partita contro l’Udinese, si comincia a capire quali sogni e quali obiettivi sono ancora a portata della nostra mano, delle nostre possibilità. Mazzarri ri-dispone sulla scacchiera tutte le pedine, facendo tuttavia fronte ad assenze importanti, pesanti. Si è detto, nel corso della settimana, dell’ultima partita disputata. Ci si è chiesti il perché dello scivolone, si è passati ad analizzare la prossima sfida. Come ogni Giovedì, la redazione di iamnaples.it, invece, analizza la designazione arbitrale prevista per il prossimo turno di campionato.
Torna ad incrociare il Napoli Antonio Damato, protagonista dei capitoli più bui di questa squadra; ma facciamo un passo indietro. Riproponiamo, per episodi, le occasioni più discusse che hanno visto l’arbitro di Barletta e gli azzurri pestare il manto erboso di uno stesso campo.
Bisogna fare un vertiginoso tuffo nel passato per rievocare alla memoria una discussissima sfida di serie C. Parliamo di Sambenedettese – Napoli 1-1. Agli azzurri fu letteralmente negata una vittoria a seguito della mancata convalidazione di un goal siglato dal Pampa Sosa. La palla oltrepassò la linea di porta ma né il direttore di gara né i suoi assistenti videro nulla. Errore, quello che costò a Damato la promozione in Serie B.
Esattamente un anno dopo, Damato torna a far discutere di sé, e di sicuro non in bene. La vittima sacrificale dei suoi svarioni è, ancora una volta, il Napoli. In Chieti – Napoli il fischietto di Barletta assegna un rigore dubbio per un presunto fallo di Montervino su Virdis. Col senno di poi ci si accorse che l’ex azzurro colpì il pallone e non le gambe del calciatore allora in forza al Chieti. Fortunatamente l’episodio non condizionò il risultato finale della partita, che fu comunque vinta dagli azzurri per 2 a 1.
Damato ed il Napoli si incontrarono di nuovo in serie B, nella notte in cui Hamsik, allora talentino del Brescia, fece innamorare i tifosi del Napoli. Nel primo anno di Serie A, invece, Damato arbitrerà Reggina – Napoli 1-1, classica gara di fine stagione, senza particolari episodi incriminati. Napoli – Siena 2-0 e Napoli – Torino 1-2, appartengono alla stagione 2008/2009 in cui il Napoli fu protagonista in positivo nel girone d’andata, in negativo nel girone di ritorno.
Fortunatamente la storia che ci lega all’arbitro di Barletta non è solo grigia. Nella memoria, scolpita, c’è e ci sarà sempre la rimonta contro la Juventus, l’espugnazione dell’Olimpico di Torino, la disfatta della Vecchia Signora.
Nell’epoca Mazzarri Damato ha inoltre diretto Udinese – Napoli 3-1. Match infausto anche quello. Alla compagine partenopea fu nettamente negato un rigore ed un uomo. Fu infatti espulso, secondo contestabili motivazioni, Maggio. Gli fu attribuita una presunta simulazione. Fallo che rimase, in effetti, molto ‘presunto’ più che effettivo.
Nel girone d’andata di questo campionato, Damato ha diretto Cesena – Napoli 1-4. Stavolta si lamenta la squadra avversaria per un rigore dubbio su Zuniga: probabilmente l’infrazione dalla quale scaturisce il presunto rigore avviene appena fuori dall’area di rigore.
È storia recente, invece, la sfida contro il Cagliari, disputata in casa, al San Paolo, e vinta per 2 a 1. L’1 a 0 scaturisce proprio da un rigore che il fischietto di Barletta ci assegna a seguito di una trattenuta in area di Ariaudo nei confronti di Lavezzi.
Ora sarà Palermo – Napoli. Gli azzurri si giocano la certezza di tenere un piede saldo e fisso in Champions contro un Palermo rinato, che ha dimostrato di saper mettere alle strette anche le squadre più forti. Noi, ci auguriamo che Damato, nell’adempimento dei suoi doveri, non scrivi in nero l’ennesima pagina della storia di questa squadra.
Servizio a cura di Mariano Sisto
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