Lo avevamo detto che da oggi si cominciava a fare sul serio. Non si sono visti tantissimi botti, ma l’atmosfera si è riscaldata; purtroppo, però, il Napoli non è uscito ancora allo scoperto.
La situazione sembra ormai chiara: il Napoli farà pochi movimenti a Gennaio che miglioreranno la rosa, ma il salto di qualità arriverà a Giugno. Per la prossima stagione il Napoli ha in canna grandi colpi; dopo l’acquisto di Fernandez, il club partenopeo è intenzionato a mantenere il vantaggio sull’Inter per portare a casa Inler a Giugno e poi si cominciano a definire le strategie anche per l’attacco: con Mascara che potrebbe fungere da vice-Lavezzi e uno tra Traorè e Matavz come alternativa a Cavani nel ruolo di prima punta, con l’ivoriano favorito perché la trattativa col Cluj è facilitata dalla posizione di Bagni come intermediario. Il club di De Laurentiis, se dovessero essere riscattati tutti i giocatori ceduti, dovrebbe guadagnare 34,5 milioni di euro; a questi vanno sottratti i 2,8 milioni di euro per l’acquisto di Fernandez e le rate da pagare per l’acquisto di Cavani. Inoltre bisognerà vedere se calciatori come Rinaudo e Cigarini, che per motivi diversi, non sono impiegati abbastanza nelle compagini in cui stanno militando.
Al Napoli tocca capire che consistenza dare al mercato di Gennaio, in cui il club di De Laurentiis vuole semplicemente migliorare l’organico, gestendo le entrate e le uscite. In difesa l’infortunio di Grava ha cambiato le strategie; da domani sera, con Santacroce in campo contro il Bologna, Mazzarri sarà costretto a considerare di più l’italo-brasiliano, con il quale non ha mai avuto un buon rapporto, soprattutto a causa delle vicissitudini intercorse tra il giocatore e la società. Si cercherà una tregua, con la mediazione anche del suo agente D’Amico, perché il Napoli non può fare a meno di un giocatore brevilineo, bravo nella marcatura degli attaccanti veloci e capaci nell’uno contro uno. Toccherà, però, a Santacroce riconquistare la fiducia dell’ambiente; il giocatore è dotato di grande talento, deve solo tenere alta la concentrazione e l’applicazione e trovare la continuità. Il Napoli è alla ricerca del difensore mancino; ieri si è tenuto un summit di mercato tra De Laurentiis, Bigon, Fassone e Mazzarri. La società dovrà scegliere tra le piste straniere, che portano a Victor Ruiz e Cedric Mongongu, e quelle italiane. Riguardo all’estero, quella spagnola è stata più battuta dal Napoli, che può sfruttare il cartellino di Datolo nella trattativa. Quella francese è più difficile perché il Monaco, quart’ultimo in classifica, ha cambiato allenatore, passando dalla guida tecnica di Lacombe a quella di Baride, ed è difficile che inizi il suo rilancio cedendo uno dei suoi pezzi più pregiati. Come terza strada, c’è sempre Pieters del Psv Eindhoven, ma la trattativa non è ancora iniziata seriamente. Il cartellino del classe ’89 Mongongu non costa poco; infatti, si parla di una cifra che aggira intorno ai dieci milioni. Sembra che De Laurentiis non voglia però effettuare a Gennaio un investimento su un giocatore che milita in un campionato straniero, più oneroso, ma soprattutto il patron è spaventato dai tempi d’ambientamento nella realtà della Serie A.
Sono quindi più probabili le piste italiane che portano ad Ogbonna del Torino e Mantovani del Chievo. Per il primo oggi non si sono registrate novità: restano i tre milioni di differenza tra la proposta del Napoli e la richiesta del Torino, mentre per Mantovani, dopo la base trovata per la trattativa: 5 milioni più i prestiti di Maiello e Donnarumma (notizia data in esclusiva da Iamnaples), non ci sono state novità. Sartori è impegnato nel rinforzare l’attacco del Chievo; domani dovrebbe chiudere per l’acquisto di Schechter dall’Hapoel Tel Aviv e mantiene sempre aperta la pista che porta a Paolucci dal Siena. La trattativa tra il Napoli ed il Bologna per Britos dovrebbe essere ormai tramontata, salvo clamorose sorprese che potrebbero animare il post-partita del San Paolo domani sera. Il ds Bigon deve superare la difficile prova del nove del mercato di Gennaio, dove tutti tentano di prendere per la gola una società, che ha comunicato con largo anticipo il suo obiettivo. Dopo le cessioni di Bucchi al Pescara e Rullo al Modena, il ds era vicino a piazzare un altro tassello per lo sfoltimento della rosa, ma Blasi ha rifiutato il Brescia. Oggi, per altre società è stata una giornata importante, caratterizzata dalla svolta data a trattative importanti. Floro Flores ha preferito il Genoa alla Juventus, che ha dimostrato maggiore determinazione nella chiusura della trattativa per Floro Flores, accettando la richiesta dell’Udinese per il prestito con diritto di riscatto fissato a dieci milioni di euro. Domani arriverà l’ufficialità; non è l’unica, infatti, domani Sculli, dopo le visite mediche, firmerà con la Lazio. L’ormai ex genoano, così, rappresenterà un’alternativa nel ruolo di seconda punta nella compagine di Reja. Non dovrebbe andare via Kozak, che dopo il gol decisivo di ieri per i biancocelesti, ha legittimato il suo spazio. Se il Genoa ha preso Floro Flores, la Sampdoria ha puntato su Cacia del Piacenza. Il Genoa offriva al club emiliano 2,5 milioni di euro, che vorrebbe dalla società di Garrone la stessa cifra. La Sampdoria non vuole superare i due milioni; la distanza non è incolmabile. Nella girandola degli attaccanti, il nome più importante è quello di Maccarone, messo sul mercato dal Palermo. Se la Juventus fallirà gli assalti a Forlan e Luis Fabiano, potrebbe ripiegare sull’attaccante della compagine rosanero. Ci sono poi Cesena e Bologna, che però dovrebbe acquistare l’uruguagio Federico Rodriguez.
Se Lucarelli non dovesse dare certezze circa il suo recupero domani sera, Bigon potrebbe battere tutti ed assicurarsi proprio l’usato garantito di Maccarone. L’attacco non è la priorità del momento, ma il vero test è la prova di Lucarelli; da domani sera si capirà se Bigon sfrutterà gli ultimi dieci-dodici giorni di Gennaio per piazzare anche un colpo per il reparto offensivo.
Dall’Hilton: Ciro Troise
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