Grimaldi Forum di Montecarlo, 25 agosto: Bayern Monaco, Villareal, Manchester City e Napoli nel gruppo A. Il girone della morte, qualcuno lo ha soprannominato addirittura così ed effettivamente poteva proprio sembrarlo. In pochi, anzi in pochissimi, credevano in una qualificazione al turno successivo, la squadra di Mazzarri avrebbe potuto tutt’al più arrivare al terzo posto. Quella disputatasi al Madrigal è stata la partita delle smentite: Napoli qualificato agli ottavi di Champions League. Ora la data da segnare sul calendario è quella del 16 dicembre, quando gli azzurri conosceranno i loro prossimi avversari. Cosa ci riserverà l’urna di Nyon? La compagine partenopea affronterà una delle squadre che si è classificata prima nel proprio girone, ad eccezione dell’Inter perché il regolamento vieta che due squadre della stessa nazione si incontrino agli ottavi. Ecco quindi tutte le possibilità (in rigoroso ordine alfabetico).
APOEL Nicosia. “Avversario agli ottavi? Sarebbe meglio incontrare l’APOEL ma non temiamo nessuno“. Viva la sincerità del Pocho Lavezzi, interpellato sull’argomento dopo il successo contro il Villareal. Quella cipriota è la squadra che è riuscita a piazzarsi al primo posto del proprio girone con il minor numero di punti (9 a pari con lo Zenit che però ha una peggior differenza reti). Vera e propria sorpresa di questa edizione della Champions, ma tutti i tifosi partenopei si auspicano di incontrarla a febbraio.
Arsenal. I Gunners non sono più quelli degli anni passati e lo si è visto già ad agosto quando si trovò di fronte un Udinese capace di mettere in discussione il passaggio alla fase a gironi. Il pass per il turno successivo era stato ottenuto con una giornata di anticipo e martedì sera sul campo dell’Olympiacos è arrivata la prima sconfitta in Champions League. Facendo attenzione ai suoi uomini più pericolosi, van Persie in primis, battere questo Arsenal non sembra essere un’impresa ardua.
Barcellona. Da Puyol a Xavi, da Iniesta a Messi, poi parlano i numeri. Una squadra che non ha bisogno di presentazione, è l’undici più forte degli ultimi dieci anni. Il Napoli ha avuto modo di saggiarne la forza lo scorso 22 agosto in occasione del trofeo Gamper: al Camp Nou finì 5-0 per i blaugrana. Dal 2006 ad oggi si sono aggiudicati ben tre edizioni della Champions su sei e vorranno riconfermarsi campioni anche in questa stagione. “Speriamo di incontrarli in finale!“, avrà pensato qualcuno.
Benfica. Corsi e ricorsi storici. Bisogna tornare indietro fino al 2008 quando i partenopei, dopo aver superato il secondo turno di Intertoto, incontrano il Benfica nel primo turno dell’allora Coppa UEFA. Tra gara di andata e di ritorno termina 4-3 in favore dei lusitani. Un boccone amaro per la squadra allora guidata da Reja. Ora però in panchina c’è Mazzarri, ma alcuni dei giocatori di quel Napoli indossano ancora la stessa maglia. Affrontare il team portoghese significherebbe avere l’occasione di “vendicarsi”. E, se vogliamo dirla tutta, l’avversario non è di quelli imbattibili.
Chelsea. Il tecnico portoghese Villas-Boas ha tradito le attese di tifosi e addetti ai lavori, almeno fino a questo momento. Se in campionato i Blues stanno comunque dicendo la loro e si trovano fra le prime quattro in classifica, lo stesso non si può dire per quanto fatto in Champions. Il Chelsea, infatti, è riuscita a qualificarsi agli ottavi soltanto all’ultima giornata rischiando fino all’ultimo di doversi accontentare del secondo posto nel gruppo E. In ogni caso quella londinese rimane una formazione di primissimo livello, ma il Napoli ha fin qui dimostrato di potersela giocatore anche con squadre ben più blasonate.
Real Madrid. Nella scorsa stagione Josè Mourinho e i suoi dovettero accontentarsi di uscire di scena dopo la semifinale con il Barça. Quest’anno, però, la musica sembra essere cambiata in casa Real Madrid. Non solo la difesa si è dimostrata finora la migliore di tutta la Champions League (appena due reti subite), ma i Blancos sono stati gli unici capaci di vincere in tutte le giornate della fase a gironi. Inutile dire che si tratta di una squadra piena zeppa di campioni dalla difesa all’attacco. Se l’accoppiamento fosse Napoli-Real, in quanti scommetterebbero sulla qualificazione degli azzurri?
Servizio a cura di Luca Iannone
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