Sorride quando gli chiedono cosa gli ha ispirato l’Old Trafford. «La voglia di tornare al più presto in Champions». Cavani lancia la sfida per la prossima stagione uscendo da un prefabbricato-spogliatoio nel garage dello stadio del Manchester United. L’Uruguay ha vinto soffrendo al debutto olimpico e le bandiere della Celeste sventolano anche nella zona interviste. Edinson parla prima di abbracciare la signora Liliam Kechichian, bionda e corpulenta ministro dello sport di Montevideo che scatta foto ai suoi idoli.
In campo due giorni dopo la rapina a sua moglie Soledad a Napoli, sono stati giorni difficili.
«Sono cose che succedono dappertutto, adesso dobbiamo reagire e recuperare la tranquillità. Io sono tranquillo anche se è stata una giornata difficile: ero lontano, in ritiro qui a Manchester, mi sentivo impotente. Poi sono passate le ore e adesso la famiglia deve cercare di avere fiducia nel futuro».
Ha pensato di lasciare Napoli?
«Se fosse stato un tifoso del Napoli a fare quella rapina, non ci avrei pensato un secondo e sarei andato via. Ma quello non è non un tifoso, non è uno di quei napoletani che in questi anni mi hanno dimostrato grande affetto».
Ha letto le parole di De Laurentiis?
«Qualche titolo di giornale».
Il presidente ha posto un ultimatum su una eventuale richiesta di aumento di stipendio, minacciando di mandarla in panchina.
«De Laurentiis sa cosa dice. Io non rispondo a parole, ma sul campo. Credo che quanto ho fatto finora rappresenti qualcosa di importante per il Napoli».
Sessantasei gol tra campionato e coppe in due stagioni.
«Una buona percentuale, mi sembra».
Che effetto le ha fatto tornare a Manchester, dove ha segnato il primo gol in Champions?
«Belle sensazioni. C’è la voglia di tornare presto in Champions League».
Il Manchester United è uno dei club inglesi che si sono interessati a Cavani, come il Chelsea.
«Rispondo forza Napoli».
Le piacerebbe giocare in Premier League?
«Sicuramente. Si dice che il calcio inglese sia all’avanguardia, perché non pensarci un giorno se ci fosse questa possibilità?».
Per ora si è presentato a Manchester con l’Uruguay: non è stata una grande partita.
«Abbiamo sofferto contro gli Emirati Arabi, un match difficile specie nel primo tempo. Meglio nella ripresa, quando Tabarez ha cambiato modulo. Non bisogna farsi illusioni: è difficile giocare contro l’Uruguay, ma è difficile giocare anche per noi, gli avversari sono tutti di qualità ormai».
Cavani sotto tono, perché?
«Abbiamo sofferto un po’ tutti. Io ho giocato lontano dall’area, perché c’era la necessità di rientrare. Ma l’ho fatto volentieri, come anche nel Napoli. Siamo un gruppo, dobbiamo aiutarci e cercare di arrivare più avanti possibile».
Qual è l’obiettivo dell’Uruguay?
«Partita dopo partita, vorremmo arrivare in finale. Abbiamo sempre puntato al massimo e così siamo riusciti ad arrivare quarti ai Mondiali e a vincere la Coppa America».
Ha saputo? La prima di campionato sarà Palermo-Napoli.
«Ma guarda…».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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