Corriamo il rischio di ripeterci, ma all’inizio era impensabile chiedersi quanto avrebbe sorpreso tutti noi questa Coppa America. Ora ci troviamo con la Colombia di Zuniga qualificata come prima alla fase finale, nello stesso girone dei padroni di casa dell’Argentina, dati all’inizio largamente per favoriti. Ora invece dopo due incontri rischiamo già di perdere una delle pretendenti alla vittoria finale.
Batista ha deciso di rivoluzionare la propria formazione. Stanco forse di una squadra inconcludente, che poteva e avrebbe dovuto far vedere molto di più, il Commissario Tecnico ha rivoluzionato quasi tutto il reparto offensivo, togliendo Lavezzi, al quale è arrivato qualche critica, e Tevez, per inserire l’unico realizzatore dell’Albiceleste in questa competizione, Sergio “kun” Aguero, e la punta del Real Madrid di Mourinho, Gonzalo Higuain. La decisione cambia tutto, dai movimenti allo stile: a differenza dell’attacco che vede il Pocho e la punta del Manchester City in coppia con il confermato Lionel Messi, i due nuovi innesti garantiranno un gioco diverso, dove avranno la possibilità di suggerire una punta centrale, rapace nell’aria di rigore e molto efficiente nel gioco aereo, dove il numero 22 del Napoli e il suo collega scarseggiano un po’. Il 4-3-3 che verrà schierato vanterà un Di Maria arretrato sulla linea di centrocampo, ma pronto a trasformare il contingente, su comando di Batista, in 4-2-4, spostandosi sulla corsia sinistra davanti, con Messi a destra e Aguero e Higuain centrali. A centrocampo si vedranno Mascherano e Gago, che sostituisce Ever Banega, oltre al già citato esterno ex Benfica. Il reparto difensivo verrà composto da Zabaleta e Zanetti sulle corsie, con Gabi Milito e Burdisso centrali. In porta ci sarà Sergio Romero.
Il Costa Rica si gioca il secondo posto contro un’Argentina che dovrebbe essere quanto mai agguerrita. La squadra che ha coronato una grande prestazione contro la Bolivia con due gol, ha messo in vetrina un giovanotto di diciotto anni su tutta la squadra, la cui media dovrebbe aggirarsi attorno ai ventuno anni: Joel Campbell, da molti tenuto oramai sotto osservazione, stasera scenderà in campo al fianco di Martinez per difendere il secondo posto nel Girone A. Dietro di loro si vedranno cinque centrocampisti, anche se è da calcolare che la disposizione in campo potrebbe variare a seconda dello schema di gioco degli avversari. Seguendo questa logica, il 3-5-2 con Salvatierra, Leal, Guzman, Mora e Madrigal potrebbe trasformarsi per rimpinguare il numero di giocatori in una difesa formata inizialmente da Acosta, Duarte e Calvo. A uno di questi ultimi due l’ingrato compito di seguire come un’ombra la “pulce” Messi, due volte vincitore del Pallone d’Oro. I pali saranno difesi da Moreira.
Rischia l’Argentina, insomma: l’allenatore dell’Albiceleste ha rivoluzionato la squadra puntando ad una partita che oltre a far vedere qualcosa di buono possa dare sicurezza ai tifosi, magari con parecchi gol di scarto. La formazione dovrebbe mirare proprio a questo, c’è chi già teme, nella tifoseria, la beffa di vedere una fase finale della Coppa America senza la squadra fino ad un anno fa guidata dal Pibe de oro, Diego Armando Maradona, il cui nome è stato acclamato nell’ultima partita da parte dello stadio, insoddisfatto della resa dei propri beniamini. Vero è però che Messi e compagni potrebbero farsi bastare anche l’ennesimo pareggio, puntando alla terza posizione nel gruppo. Questo però potrebbe portare ad un Quarto di Finale Argentina-Brasile che, per quanto affascinante, rovinerebbe un match che potrebbe accadere più in là. L’Argentina cerca una prestazione convincente, la prima di questo torneo, che possa far dimenticare le semi-figuracce rimediate fino ad ora. Ma davanti avrà un Costa Rica pronto a battersi con le unghie e con i denti per il secondo posto. Batista rincorre Lavolpe: la acciufferà?
Emanuele Romolo Criscuolo
