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BpMed Napoli, San Severo viola il PalaBarbuto: azzurri appagati e poco concentrati

Dopo le tre vittorie consecutive, arrivate dopo la sconfitta di Latina, contro Ferentino, Matera ed Anagni, la BpMed Napoli cade tra le mura amiche del PalaBarbuto, rimasto inviolato dal Novembre scorso. E’ la Enoagrimm San Severo ad espugnare l’impianto di Fuorigrotta, grazie ad un’ottima prestazione che non ha fatto demeritare i pugliesi.

Nei primi 10′ di gioco Napoli ha trovato in Gatti e Lenardon due ottimi traghettatori in grado di tenere a galla Napoli e non farla soccombere sotto i colpi di Scarponi (serata di grazia per il numero 16 ospite: 35 punti, con il 67% da 2 e l’88% da 3). La prima frazione di gioco si chiude con il punteggio di 17-23. Nel secondo quarto si risveglia Musso che piazza i suoi canestri importanti, ma quasi infallibile risulta essere Nelson Rizzitiello che insieme al già citato Gatti tiene Napoli attaccata agli avversari.

Bartocci dà la scossa negli spogliatoi e la BpMed piazza un parziale mortifero di 17-0 che, paradossalmente, non giova agli azzurri. Probabilmente questo lungo break, ha lasciato adagiare sugli allori i napoletani che hanno subito il ritorno di San Severo ed hanno chiuso la terza frazione sotto di due punti dopo essere stati in vantaggio anche di 8 lunghezze. Nel quarto quarto Gatti mantiene Napoli a contatto con le sue triple, ma negli ultimi minuti si assiste all’inspiegabile nervosismo da parte degli uomini di Bartocci, troppo frenetici e testardi nel voler rimontare lo svantaggio. Scarponi chiude la partita con la tripla del +5 a mendo di due minuti dal termine. Il finale recita: Napoli 71 San Severo 82.

BPMED NAPOLI-ENOAGRIMM SAN SEVERO 71-82 (17-23, 35-39, 55-57)

NAPOLI: Sabbatino 2, Musso 13, Bastone 3, Gatti 23, Iannilli ne, Rotondo 7, Rizzitiello 13, Porfido, Guastaferro, Lenardon 10. All. Bartocci.

SAN SEVERO: Mirando ne, Poluzzi 3, Lovatti ne, Marzoli 9, Rugolo 15, Fattori 6, Amoroso 9, Scarponi 35, Conte ne, Candido 5. All. Millina

ARBITRI: La Rocca e D’Amato di Roma.

Stefano D’Angelo

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