Napoli-Palermo non è solo la sfida tra le due città più importanti del sud Italia ma anche il confrnto tra le due società cui sono legate le speranze di rivedere squadre meridionali battersi per la conquista dello scudetto.
La storia calcistica recente delle due formazioni palesa importanti analogie e ci aiuta ad analizzare e capire qual è la strada da seguire per tornare, nel caso del Napoli, o per arrivare, in quello del Palermo, al vertice del calcio italiano.
La rinascita delle due squadre arriva quasi contestualmente nei primi anni del 2000 ed è legata, in primo luogo, all’acquisizione delle due società da parte di importanti imprenditori come Zamparini e De Laurentiis. Due persone apparentemente lontane dal mondo del calcio ma che alla guida delle proprie società hanno già mostrato di avere passione ed hanno profuso un notevole sforzo economico.
Proprio la maggiore capacità economica delle due proprietà ha rotto il primo dei numerosi ostacoli per l’ascesa all’ élite calcistica nazionale ed europea.
Un impegno economico inquadrato, a differenza di quanto accaduto in passato, in una moderna gestione societaria ed imprenditoriale ed a riparo da improvvisate e maldestre aspirazioni di sedicenti presidenti.
Con il passare degli anni personalità esuberanti come De Laurentis e Zamparini hanno capito che ai loro interessi è più utile far sentire la propria voce in Lega Calcio più che ai microfoni di radio e televisioni, trasformandosi poco alla volta da personaggi folkloristici a uomini di potere nel mondo del calcio.
I successi sportivi delle due squadre, però, non sono solo il frutto di questa diversa gestione societaria ma di precise strategie di mercato. La fitta rete di osservatori internazionali che le due società stanno costruendo (e le intuizioni di competenti direttori sportivi come Sabatini e Marino) e l’individuazione dei mercati sudamericani ed est europei come principali riserve da cui attingere futuri campioni hanno portato alla scoperta di talenti come (Hamsik, Lavezzi e Gargano per il Napoli ed Hernandez, Pastore e Cavani ( passato proprio al Napoli), fino ad arrivare agli ultimi Bacinovic ed Ilicic, per il Palermo.
Assicurarsi le prestazioni di giovani campioni e/o future plusvalenze milionarie costituisce un ulteriore mattone per la costruzione dei successi a venire.
La maggiore professionalità nella gestione societaria riverbera i suoi effetti positivi anche sul piano sportivo, garantendo la tranquillità necessaria perchè allenatori preparati come Mazzarri e Rossi possano lavorare al meglio per mettere a frutto le grandi potenzialità delle rispettive rose. Un maggiore investimento e coinvolgimento in prima squadra del settore giovanile è il prossimo passo che Napoli e Palermo devono compiere sulla strada per la grandezza.
Il nostro augurio è che il calcio sia solo la prima e simbolica occasione per il riscatto economico e sociale per il meridione.
Per aiutarvi a ricordare quando le due squadre hanno intrapreso questo arduo cammino, e come monito per il futuro, vi proponiamo il video della sfida del campionato di serie B del 2003/2004, anno della promozione del Palermo in serie A e del fallimento, con conseguente retrocessione in serie C, del Napoli.
Pompilio Salerno
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