Con Francia-Romania in programma questa sera alle ore 21:00 avrà inizio la quindicesima edizione dei campionati europei di calcio. Una sostanziale novità quest’anno reintrodotta nel torneo è rappresentata dall’aumento del numero delle nazionali partecipanti (da 16 a 24), tornando alla modalità già adottata nell’86’ e nel 94′. La Spagna di Del Bosque è la detentrice del trofeo avendolo vinto nelle due ultime edizioni disputate. Come spesso accade tale manifestazione sarà senz’altro un’importante vetrina per tanti giovani talenti in rampa di lancio per mettersi in mostra: evidenziamoli girone per girone:
GRUPPO A
Partiamo col Girone A, raggruppamento dove troviamo la padrona di casa Francia. La nazionale guidata dal ct Deschamps è senza dubbio una delle maggiori favorite del torneo, che può vantare su un organico di tutto rispetto impreziosito da alcune giovani promesse diventate oramai giocatori di fama internazionale come Griezmann (91’) dell’Atletico Madrid o Pogba (93’) della Juventus, oltre a diversi giocatori passati alla ribalta in quest’ultima stagione come Martial (95’) dello United, l’ex conoscenza del calcio italiano Coman (96’) adesso al Bayer Monaco oppure Digne (93’) della Roma e Umtiti (93’) del Lione. C’è da ricordare anche Kante, centrocampista venticinquenne rivelazione quest’anno col Leicester campione d’Inghilterra di Claudio Ranieri. Il grande assente è il blancos Varane (93’), fuori per infortunio. L’Albania “all’italiana” di Gianni De Biasi si è resa protagonista di un vero e proprio miracolo sportivo approdando alle fasi finali della competizione europea. Il terzino ventenne del Napoli Elseid Hysaj sarà senza dubbio l’uomo simbolo di questa giovane nazionale composta da altri giovani talenti come il dinamico centrocampista centrale dai piedi buoni Ergys Kaçe (93’) in forza ai greci del Paok, oppure il terzino sinistro Naser Aliji, giocatore ancora grezzo dal punto di vista difensivo ma forte di discrete doti di spinta oltre a godere di un’ottima mira sui calci piazzati. La Svizzera durante questi ultimi anni ci ha abituato ad esibire tante promesse del calibro di Schär (91’) dell’Hoffenheim, Ricardo Rodriguez (92’) del Wolfsburg o Xherdan Shaqiri (91’) dello Stoke City. Oltre a quest’ultimi, la selezione biancorossa allenata dall’ex laziale Petkovic potrà vantare su di un vero e proprio astro nascente nativo del Camerun: l’attaccante classe 97’ Breel Donald Embolo, autore quest’anno di dodici reti con la maglia del Basilea. Infine c’è la Romania del ct Iordănescu, arrivata alla fase finale attraverso un girone tutt’altro che difficile, nel cui organico presenziano prevalentemente giocatori d’esperienza ad eccezion fatta del difensore ventiduenne della Dinamo Bucarest Steliano Filip, difensore esterno sinistro bravo ad adattarsi anche sul fronte sinistro del centrocampo esploso principalmente durante le ultime due stagioni nel club dei Cani Rossi. Inoltre occhio all’attaccante classe 93’ Florin Ardone, autore di 21 gol in 21 gol in 36 presenze in Seconda Divisione spagnola con il Cordoba, ed il più conosciuto Nicolae Claudiu Stanciu, centrocampista classe 1993 dalle ottime qualità tecniche, già presente sul taccuino di diversi club (anche italiani), pilastro della Steaua Bucarest (12 gol in 28 partite di campionato quest’anno) che può vantare già 28 presenze tra Champions League ed Europa League con il suo club.
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GRUPPO B
Nel Girone B va sottolineata la prima partecipazione in assoluto agli Europei del Galles, che si è qualificato al secondo posto nel gruppo B, dietro al Belgio: tralasciando due calciatori famosi alquanto esperti come Bale e Ramsey, il Galles presenta in rosa un giovane terzino sinistro davvero interessante, Ben Davies: classe ’93, prodotto del vivaio del Tottenham – squadra in cui è esploso, non a caso, anche Gareth Bale –, Davies ha già acquisito molta esperienza nonostante la giovane età, giocando più di 100 partite da professionista e collezionando già 19 presenze in nazionale. Come il Galles, la Slovacchia del capitano del Napoli Marek Hamsik partecipa quest’anno agli Europei per la prima volta: tra i prospetti interessanti, spiccano il difensore centrale Milan Škriniar (classe ’95) della Sampdoria e soprattutto Ondrej Duda, trequartista classe ’94 del Legia Varsavia dotato di un ottimo dribbling, che in patria viene paragonato proprio ad Hamsik. Tra i convocati dal ct dell’Inghilterra, Roy Hodgson, Dele Alli del Tottenahm e Marcus Rashford del Manchester United potrebbero essere delle vere e proprie rivelazioni del torneo: il primo, classe ’96, è un centrocampista moderno e viene considerato uno dei migliori talenti del calcio inglese; per quanto riguarda il secondo, la giovane età (parliamo addirittura di un classe ’97) e le statistiche della sua prima stagione tra i professionisti sono eloquenti e fanno capire che si tratta di un autentico predestinato. La Russia di quest’anno è caratterizzata da un’età media non propriamente bassa, ma potrà affidarsi alla voglia di riscatto di Aleksandr Kokorin (classe ’91), che proverà a mettersi in mostra dopo una stagione caratterizzata da alti e bassi (soprattutto in seguito al trasferimento allo Zenit S. Pietroburgo); inoltre, l’attuale ct Sluckij ha deciso di convocare Aleksandr Golovin, centrocampista classe ’96, che è riuscito a ritagliarsi il suo spazio nel CSKA Mosca e che ha esordito in nazionale già da un anno.
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GRUPPO C
La Germania rimane la candidata numero uno per la vittoria finale del torneo. Nel Girone C i tedeschi, sulla falsa riga della vittoria del mondiale di due anni fa, vogliono continuare a prolungare la loro striscia vincente spodestando la dinastia spagnola di questa manifestazione europea. Oltre ai soliti volti noti che oramai fanno da traino nel gruppo del ct Low figurano giovani giocatori che si affacciano per la prima volta alla Nazionale come Jonathan Tah, difensore centrale di colore nato ad Hamburgo classe 96’, ragazzo che si è conquistato fin da subito luna maglia da titolare al Bayer Leverkusen nella sua prima stagione, ben figurando in campionato e nelle coppe europee (Champions ed Europa League). A centrocampo c’è il tuttofare Emre Caen, ragazzo nato in Germania ma di palesi origini turche, evidenziatosi quest’anno al Liverpool come un prezioso tuttofare grazie alla sua duttilità grazie al suo impiego sia in mediana che da esterno difensivo. Di un anno più grande è il gioiello del Wolfsburg Julian Draxler, accostato più volte alla Juventus durante l’ultima finestra di calciomercato estiva, giocatore dal gran potenziale tecnico che riserva ancora tanti margini di crescita dal punto di vista tattico. Infine i due ventenni Julian Weigl e Leroy Sanè, rispettivamente del Borussia Dortmund e dello Schalke 04, rappresentano i maggiori talenti dal punto di vista prospettico nella Nazionale tedesca: il primo è un giocatore dinamico, che può vantare di una gran capacità di corsa e di inserimento, l’altro fa dell’invettiva e dell’imprevedibilità le sue armi migliori. A provare a contendere il primato alla Germania in questo girone c’è la Polonia. Le due nazionali, infatti, risultano conoscersi molto bene in virtù di esser state nello stesso girone eliminatorio essendosi distanziati solo di un punto al termine della fase preliminare. Nella compagine polacca, oltre al venticinquenne Bartosz Salamon, c’è anche Piotr Zielinski, centrocampista classe 94’ trattato dal Napoli. Nel gruppo del ct Nawalka compare anche il ventunenne Karol Linetty, ragazzo trequartista del Lech Poznan dalle buone potenzialità tecniche. In avanti c’è Arek Milik dell’Ajax, centravanti di razza dall’ottimo fiuto del gol (31 centri in 21 partite in Eredivisie). L’Ucraina è arrivata alla competizione europea dopo aver avuto la meglio sulla Slovenia nello spareggio. La forza degli ucraini del ct Fomenko risiede fondamentalmente nella compattezza difensiva visti i soli quattro gol subiti durante le qualificazioni. I ragazzi più giovani del gruppo di Tymoshchuk e compagni sono Viktor Kovalenko dello Shakhtar Donetsk, classe 1996, nato e cresciuto nell’ex club di Mircea Lucescu. Infine c’è l’Irlanda del Nord di Martin McNeil che si è qualificata prima nel proprio girone, e desiderano meravigliare anche in queste fasi finali della manifestazione europea. Senza dubbio nel gruppo dei britannici il talento con più prospettive di crescita è Paddy McNair, difensore classe 1995, svezzato da Van Gaal al Manchester United, avendolo fatto debuttare in Premier League durante la passata stagione.
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GRUPPO D
All’interno di questo gruppo la favorita non può che essere la Spagna campione d’Europa in carica di Vicente Del Bosque: la Nazionale iberica ha la “spina dorsale” dei campioni di Barcellona e Real in squadra che mantiene l’indiscussa titolarità, ma tra i giovani attenzione a Lucas Vazquez, giovane talento del Real Madrid, classe 1991 che è diventato pian piano il primo rincalzo alla BBC. Nutre della grande stima del tecnico spagnolo. Tra i rincalzi potrebbe avere qualche chance Marc Bartra, anch’esso classe 1991, neoacquisto del Borussia Dortmund ed ex obiettivo del Napoli. Subito dietro c’è la Croazia allenata da Ante Cacic, considerata tra le possibili rivelazioni del torneo. Oltre ai leader indiscussi Modric e Rakitic, attenzione a Marko Pjaca, giovane trequartista della Dinamo Zagabria. Sul classe 1995 ci sono gli occhi di tanti club europei e davanti a buone prestazioni (parte titolare) le sirene di mercato potrebbero accendersi. Non dovrebbe trovare spazio, almeno in partenza, Ante Coric, trequartista classe 1997, considerato tra i migliori alla sua giovane età. In difesa attenzione al giovane del Bayer Leverkusen Tin Jedvaj (classe 1995) che reclama spazio per la massima competizione continentale. Nella Turchia dei gioielli Calhanoglu e Arda Turan attenzione al giovane trequartista del Besiktas Ozyakup, classe 1992, che potrebbe arretrare il suo raggio d’azione in mezzo al campo e trovare più spazio alla corte di Terim. Desta curiosità il terzino Erkin, non più giovanissimo (classe 1988), ma che ritroveremo l’anno prossimo in Serie A nell’Inter. Parte sulla carta sfavorita la Repubblica Ceca, che ha un’età media molto alta ed è reduce da risultati altalenanti: da tenere d’occhio il centrocampista dell’Hoffenheim Pavel Kaderabek, classe 1992, che si contende un posto nella formazione titolare.
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GRUPPO E
Parlando di giovani talenti, nel girone E non si può fare a meno di elogiare il lavoro portato avanti dal Belgio in termini di valorizzazione dei propri calciatori: i Diavoli Rossi si presentano in Francia, ad esempio, con Michy Batshuayi, attaccante classe ’93 forte fisicamente del Marsiglia, ed il più noto Divock Origi, classe ’95 del Liverpool, che agisce da esterno d’attacco, ma che può giocare anche da prima punta; inoltre, la schiera di talenti del Belgio agli Europei può annoverare anche Yannick Ferreira Carrasco, esterno offensivo classe ’93 dell’Atletico Madrid, che è dotato di buona tecnica e discreta velocità. Pur non essendo farcita di giovani talenti, l’Italia di Antonio Conte ha il classe ‘94 Federico Bernardeschi della Fiorentina come giovane promessa più interessante mentre il napoletano Lorenzo Insigne è ormai una realtà del calcio europeo. La Svezia, nazionale di sua maestà Zlatan Ibrahimovic, porta in Francia due calciatori di belle speranze come Ludwig Augustinsson, terzino sinistro classe ’94 del Copenaghen, ed il più noto Oscar Hiljemark, centrocampista classe ’92 del Palermo. Infine, l’Irlanda di Robbie Keane, ex calciatore dell’Inter, giunge agli Europei senza un vero e proprio ricambio generazionale e dunque con un gruppo di calciatori piuttosto esperti: tra i calciatori più promettenti, va ricordato soprattutto Jeffrey Hendrick, dinamico centrocampista classe ’92 del Derby Country.
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GRUPPO F
Questo girone sembra avere gerarchie ben definite con il Portogallo di Cristiano Ronaldo che cerca di affermarsi anche in Nazionale: i lusitani godono di un centrocampo giovane e di qualità con Andrè Gomes del Valencia (classe 1993) che è pronto a cogliere l’occasione per affermarsi. Da tenere d’occhio anche Renato Sanches, giovane 1997, tra i più giovani del torneo e primo colpo del Bayern di Ancelotti e Danilo Pereira (classe 1991), centrocampista difensivo del Porto. Dietro cerca l’accesso agli ottavi l’Austria della stella Alaba (classe 1992) , che dopo una buona fase di qualificazione, vuole continuare a stupire. In difesa il leader è Aleksandar Dragovic (classe 1991), calciatore dello Shakhtar Donetsk, in passato richiesto da Napoli e Inter. L’ex nerazzurro Marko Arnautovic, classe 1989, vuole togliersi l’etichetta di eterna promessa e aiutare la squadra al passaggio del turno. Con la sua spinta sulla fascia d’attacco, la nazionale austriaca crea tante occasioni da gol. Le altre due squadre di questo girone rappresentano autentiche cenerentole del torneo: l’Ungheria si affida all’esperienza di Kiraly, Dzsudzak e Szalai mentre cercano spazio in difesa i talenti Bese e Lang, calciatori rispettivamente classe 1994 e classe 1993, provenienti dal campionato ungherese e pronti ad attirare su di sé l’attenzione di club europei più blasonati. Situazione simile per l’Islanda dell’eterno Gudjohnsen e degli “italiani” Halffredsson e Bjarnason: squadra ricca di esperienza dove potrebbero però trovare spazio i giovani Ingason in difesa (classe 1993) e sopratutto Traustason a centrocampo: il classe 1993 è un centrocampista offensivo che milita nella Serie A svedese nel Norrkoping e potrebbe essere tra le rivelazioni del torneo.
A cura di Gilberto D’Alessio, Mariano Menna e Mario Tramo.
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