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VIDEO – Parte la Copa America 2015, ecco le possibili rivelazioni della rassegna sudamericana

Tutto sui possibili talenti della competizione che prenderà il via in Cile

Il Cile è il Paese ospitante di questa attesissima Copa America 2015. La “Roja” si prepara a vivere questa competizione tra mille responsabilità e con la consapevolezza che questa sia una tra le migliori selezioni mai viste prime tra Santiago e dintorni. Jorge Sampaoli sembra essere intenzionato a portare avanti il progetto tecnico del “Loco” Bielsa, affidandosi all’ormai collaudato 3-4-3 tendente al 3-3-1-3 tutto pressing e estro. Tanti talenti affermati guidati dalle star Claudio Bravo, Arturo Vidal, Jorge Valdivia e Alexis Sanchez e poche scommesse. L’unica degna di nota sembra essere rappresentata da Ángelo Henríquez. Attaccante classe ’94 di proprietà del Manchester United, quest’ anno ha ben figurato nel corso del prestito alla Dinamo Zagabria. Ventidue centri in tutte le competizioni disputate in Croazia per el “Nene” che ne sottolineano l’ottimo momento di forma e la costante crescita. Si tratta di una prima punta di movimento, ma Angelo può ricoprire tutti i ruoli del reparto offensivo, preferendo la fascia sinistra nell’intento di convergere e cercare la conclusione grazie ad un tiro potente e preciso.

Diverso il discorso dell’Ecuador, che sarà impegnata nella gara d’esordio proprio contro i più quotati padroni di casa. Il c.t. Gustavo Quinteros dovrà fare a meno di pedine fondamentali come Felipe Caicedo e Antonio Valencia, ma in avanti potrà contare sulla rivelazione del mondiale brasiliano Enner Valencia. Insieme alla punta del West Ham potrebbero conquistare ammiratori l’estroso Miller Bolaños e l’esplosivo Renato Ibarra. Il primo è un trequartista poliedrico, capace di saltare l’uomo con facilità e servire l’ultimo passaggio alla punta di ruolo. Ibarra rappresenta la continuità della scuola tricolor. Ala fisicamente robusta, ma velocissima e dotata di un cross preciso. Quest’anno ha ben figurato in Olanda con la maglia del Vitesse e pare che molti club europei si siano interessati a lui.

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In pochi scommetteranno sul Messico, che per questa quarantaquattresima edizione della trafila sudamericana si presenta con una rosa di secondo piano per dare priorità alla Gold Cup in partenza il sette luglio. Herrera ha preferito fare a meno delle stelle Ochoa, Hernandez, Vela e Dos Santos, preferendo una selezione prevalentemente “autoctona”. Potrebbe meritare applausi il funambolico Marco Fabian, che nel Cruz Azul è una vera e propria autorità. Brevilineo e dal dribbling facile, Marco non ha mai giocato oltre i confini patri a causa di un temperamento a dir poco fumantino, ma questa potrebbe essere l’occasione di una vita e difficilmente la lascerà scappare via. Altro prospetto interessante è Eduardo Herrera. “El Tanque” del Pumas è una prima punta fisica e dall’alto dei suoi centottantanove centimetri fa del gioco aereo la sua specialità. Difficile che tra questi colossi possa affermarsi la Bolivia, ma sarà comunque un’occasione utile per mettere in mostra il giovane Sebastian Gamarra Ruiz di proprietà del Milan. Grandi fondamentali di base e un’intelligenza tattica fuori dal comune per il boliviano più interessante della selezione guidata da Mauricio Soria.

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Il girone più affascinante sembra essere il B con i campioni in carica dell’Uruguay, i vice-campioni del mondo dell’Argentina, il Paraguay finalista della scorsa edizione e l’esordiente Jamaica. Tabarez dovrà fare a meno del fresco campione d’Europa Suarez, squalificato per il famoso morso a Chiellini, ma oltre ai soliti Cavani e Hernandez occhio ai due giovani Giorgian De Arrascaeta e Diego Rolan. De Arrascaeta è un talento cristallino dal sicuro avvenire: tipico numero dieci dall’infinito estro e dal temperamento da leader. Dopo aver incantato nella selezione Under 20, il classe ’94 è entrato a far parte della nazionale maggiore da settembre e pare aver conquistato i favori dei senatori della Celeste. Ha festeggiato con il suo procuratore Daniel Fonseca l’approdo al Cruzeiro per quattro milioni di euro, ma dovesse avere le giuste opportunità, siamo certi che il suo cartellino salirà a cifre esorbitanti.

Diego Rolan si è, invece, affermato nel calcio europeo dopo una buonissima stagione in Ligue 1 con il Bordeaux. Tredici marcature al primo anno in Francia e tante buone cose mostrate. Rolan è un attaccante molto mobile e dotato di un affinato senso del gol. Ama fraseggiare con i compagni di squadra, ma l’ultimo tocco deve rigorosamente essere il suo.

diegoRolan

 

L’Argentina del “Tata” Martino non ha alcuna intenzione di affidarsi a sorprese. La corazzata della Tierra del Sol è imbottita di talenti noti ai più. L’unico a suscitare curiosità sarà sicuramente il terzino Milton Oscar Casco. Il mancino del Newell’s non ha mai giocato oltre i confini d’Argentina e proprio per questo potrebbe suscitare l’interesse di qualche direttore sportivo. Dotato di buona corsa e un piede educato, trova la sua migliore collocazione in un 4-4-2 tipico. In passato è stato provato come esterno di centrocampo, senza però impressionare. Per Ramon Diaz la sfida contro l’Argentina sarà sicuramente difficile, ma siamo certi che il suo Paraguay venderà cara la pelle. L’ex tecnico millonario ha optato per una rosa imbottita d’esperienza con veterani del calibro di Lucas Barrios, Nelson Haedo Valdez e Roque Santa Cruz, ma attenti al temibilissimo Derlis Gonzalez. In patria parlano di questo ventunenne come di un vero campione e le ottime cose fatte vedere con gli svizzeri del Basilea suffragano tali convinzioni. Attaccante brevilineo, ma grintoso come pochi. Difende ottimamente palla, si destreggia molto bene dal punto di vista tecnico e ha un gran senso del gol.

Molto interessante anche il ventiduenne Oscar Romero Villamayor, centrocampista mancino del Racing Avellaneda. Oscar nasce mezz’ala sinistra, ma col tempo si è trasformato in un trequartista effettivo. Mancino delizioso e intelligente può essere molto pericoloso da calcio da fermo.

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Difficile che tra questi mostri sacri del calcio sudamericano riescano ad affermarsi i meno blasonati jamaicani, ma mister Winfried Schäfer non ha alcuna intenzione di tirare i remi in barca. Tra i suoi “Reggae Boyz” potrebbero farsi apprezzare il difensore centrale Kemar Lawrence dei New York Red Bulls e l’attaccante del Vancouver, Darren Mattocks. Lawrence è un centrale molto dinamico e dagli ottimi fondamentali. Ha grande personalità e spesso cerca di impostare l’azione dalle retrovie, mentre Mattocks è una prima punta molto fisica abile sulle palle alte e con un  discreto senso del gol.

Chiude i raggruppamenti il Girone C con Brasile, Colombia, Perù e Venezuela. Dunga ha letteralmente rivoluzionato la compagine che partecipò all’ultimo mondiale. Solo sei, infatti, i reduci dalla magra figura in terra amica. L’attenzione per i “nuovi” verdeoro sarà tutta per il centrocampista Éverton Ribeiro e per Roberto Firmino. Everton è un po’ avanti con l’età, ma ha corsa, dribbling e guizzi made in samba. Nato nel 1989, ha sempre giocato in patria prima di accettare l’aurea offerta dell’Al Ahli Dubai. In passato era stato accostato al Milan, ma il fascino dell’emiro ha stregato l’ex esterno del Cruzeiro a suon di milioni. Vedremo se la vetrina sudamericana offrirà occasione di ripensamenti.

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Diverso il discorso per Firmino, che in Europa è arrivato da un pezzo. Ben cinque anni all’ Hoffenheim dove con il suo estro è riuscito a conquistare la convocazione in nazionale. Firmino è un trequartista dinamico e molto tecnico.  Altruista e intelligente è spesso protagonista come suggeritore per la prima punta, ma all’occorrenza non disdegna le responsabilità. Può essere impiegato come seconda punta e come esterno destro.

L’ultimo successo del Perù in Copa America risale al 1975. Difficile che Ricardo Gareca possa invertire il nefasto trend, ma dovesse compattare il gruppo come in passato riuscì a fare con il glorioso Velez Sarsfield dei miracoli, allora ci sarebbe da divertirsi. Certo è che tutto dipenderà dalla lena offensiva di Pablo Guerrero, bomber del Corinthians con un nobile passato nel vecchio continente. Da tenere d’occhio tra le fila del Perù il difensore del Ponte Preta, Luis Advincula e l’attaccante Yordy Reina del Lipsia. Advincula è un terzino destro dal gran fisico. Dotato di una corsa prepotente, può essere impiegato anche a centrocampo grazie a buoni fondamentali. Reina è un classe ’93 molto interessante: fisico asciutto e dal baricentro basso(168cm) risulta infermabile una volta saltato il diretto marcatore.

Se il Venezuela del “granata” Martinez non sembra offrire grandi spunti in chiave di mercato, José Pékerman e la sua Colombia promettono emozioni forti. Inutile sprecare parole per talenti del calibro di Bacca, Cuadrato, Rodriguez e Falcao. Tanta curiosità per il neo-interista Murillo e qualche attenzione in più per il mediano dell’Aston Villa, Carlos Sanchez. Quest’ultimo non è più un ragazzino, ma i rapporti non certo idilliaci con la dirigenza de Villans potrebbero spingere il colosso caffettero a guardarsi intorno nel prossimo mercato.

 

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